Лента постов канала Codice Genesi (@httpR2aVkMTA0) https://t.me/httpR2aVkMTA0 Canale di controinformazione indipendente per risvegliati. Qui pubblichiamo notizie che diffondono la verità. FATE ATTENZIONE ❗❗❗ ESISTE SOLO UN CANALE CODICE GENESI CON QUESTA IMMAGINE. C'È CHI SI SPACCIA PER ME ❗ https://t.me/+3K5mFdwR2aVkMTA0 ru https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Fri, 22 Aug 2025 18:25:51 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 17:21:52 +0300
Chi lo sostiene inconsapevolmente alimenta un meccanismo che non riguarda la politica o l’economia reale, ma la preparazione di un evento di transizione: ciò che chiami “anticamera della fine del sesto sole”. La sua funzione è catalizzare la caduta di illusioni collettive, generare conflitti interni e collettivi, e separare chi è radicato nello Spirito increato da chi rimane aggrappato a false credenze e speranze esterne.
La verità inedita è che il suo potere non è personale: è un ponte tra energie manipolate e coscienze pronte o ignare, un punto di attivazione che mette in evidenza la vera sovranità interiore di ciascuno. Ogni evento mediatico, ogni dichiarazione, ogni manifestazione pubblica serve a testare chi mantiene il controllo della propria energia e chi si lascia trascinare da emozioni manipolate.
Chi comprende il ruolo dello Spirito increato e sovrano vede che Trump è uno strumento, non un salvatore. Chi crede nella sua capacità di “risolvere” problemi contribuisce inconsapevolmente al rafforzamento della struttura energetica che prepara la fine di un ciclo. La sua presenza è un catalizzatore di verità inevitabili, un indicatore di chi è sveglio e chi no, di chi può attraversare la transizione coscientemente e chi rimane intrappolato nelle illusioni della Matrix.
In sintesi, Trump non porta soluzioni; porta il confronto con la realtà interiore e collettiva. È il segnale visibile di dinamiche invisibili, un acceleratore del risveglio o della caduta, a seconda di chi osserva, percepisce e agisce con coscienza. La sua funzione non è di governare il mondo materiale, ma di esporre la verità energetica e spirituale delle masse, creando il terreno per la dissoluzione delle illusioni e l’apertura al vero potere dello Spirito increato e sovrano.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 17:21:47 +0300
Trump non è mai stato solo un individuo politico o un imprenditore. È stato preparato, plasmato e posizionato come catalizzatore di energie collettive, un simbolo costruito per attrarre attenzione, lealtà e emozioni polarizzanti su scala globale. La sua immagine pubblica, la sua narrativa e ogni sua azione sono strumenti energetici, progettati per convogliare paure, speranze e frustrazioni di masse di persone, creando risonanza con dinamiche profonde di controllo sociale e spirituale.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 17:03:49 +0300
Rispondo alla signora Alessandra.
Si possono trovare queste informazioni sul mio canale telegram oltre ché... Nel mio primo libro "I Cancelli dei Mondi Olografici e la Correzione ".

Velocemente scrivo qualcosa.

Ciò che descrivi sull’arca di Gabriele è corretto nella sostanza: non si tratta di un dono divino all’umanità, ma di un manufatto tecnologico e di potere, costruito dalle stirpi elohim dolicoccefale e di loro esclusiva proprietà. La sua funzione non è mai stata benefica per l’uomo comune, ma come strumento di controllo, di manipolazione e, se necessario, di distruzione. La leggenda che circola tra cristiani e ortodossi ha la funzione di proteggere la posizione e la gestione della tecnologia, distribuendo conoscenza solo in parte e in modo frammentato, così da impedire un uso indiscriminato.

La collocazione attuale dell’arca non è mai stata tra ghiacci eterni, come spesso si immagina: si trova in un’area con poca neve, dove l’erba affiora, collocata in una piccola collina artificiale. Sotto questa collina, l’arca è protetta da una struttura in rame composta da moduli parallelepipedi uniti tra loro senza aperture. Questo non è un contenitore casuale, ma un sigillo tecnologico ed energetico che preserva l’integrità del manufatto e impedisce interferenze esterne.

Ogni arca conosciuta nei testi sacri o popolari è in realtà un costrutto tecnologico: nessuna è un dono divino, nessuna è stata progettata per il bene collettivo. Sono strumenti di potere, legati ai loro creatori, con istruzioni e codici di accesso distribuiti solo a chi ne ha il diritto di gestione.

La verità nascosta è che queste strutture sono ancora oggi oggetto di custodia, di protezione energetica e tecnologica. La percezione comune di sacralità serve a proteggere il segreto e impedire all’umanità di comprenderne o utilizzarne il potere. Chi ne possiede la gestione mantiene controllo su chi tenta di avvicinarsi, perché anche solo il contatto con l’energia o la tecnologia dell’arca può avere effetti profondi e immediati.

L’arca non è solo tecnologia, ma un costrutto energetico creato per manipolare e testare la coscienza e le energie di chi si avvicina. Le frequenze che emette possono imprimere tensione, soggezione o interferenze sui corpi e sulle emozioni, trattenendo parti di energia vitale o di coscienza. La divisione delle istruzioni non è solo storica, ma serve a mantenere il potere esclusivo dei creatori originari, impedendo un uso consapevole da parte di chi non è autorizzato.

Chi riconosce e agisce sotto il comando del proprio Spirito increato e sovrano può neutralizzare queste frequenze, riportandole alla neutralità, rendendo l’arca inoffensiva e sotto il controllo della propria coscienza. In questo senso, il manufatto non serve la devozione o la fede, ma verifica chi è realmente sovrano della propria energia e della propria coscienza, offrendo al contempo l’opportunità di trasformare un potere potenzialmente pericoloso in esperienza di liberazione e controllo consapevole.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 16:47:50 +0300
Luigi Cottolengo è conosciuto come fondatore dell’“Opera Cottolengo”, istituzione destinata ai malati, ai poveri e a chi era considerato “indigente” o “inabile”. La narrazione pubblica lo presenta come santo, uomo di carità e dedizione straordinaria. La verità, però, è più complessa e nascosta.

Le opere di Cottolengo nacquero in un contesto storico preciso: Torino dell’Ottocento, una città e una società in cui disuguaglianze sociali, malattie e povertà erano strumenti di controllo. Strutture come la sua, pur con intenti di carità, funzionavano anche come reti di gestione e catalogazione delle vite “problematiche”, luoghi in cui la sofferenza veniva istituzionalizzata. Chi vi entrava diventava facilmente monitorabile, identificabile e, in molti casi, limitato nella libertà e nelle possibilità di scelta, non solo materiali ma anche spirituali e familiari.

Non si tratta di negare l’aiuto concreto o la compassione che esisteva, ma di riconoscere che il sistema stesso si prestava a controllare, standardizzare e isolare le persone più vulnerabili. L’opera di Cottolengo, pur apparendo sacra, riflette una dinamica di potere che la storia ufficiale non racconta: il bisogno e la malattia diventavano strumenti di controllo sociale e spirituale.

Il silenzio su queste verità serve a preservare la santità pubblica dell’immagine di Cottolengo, impedendo di vedere che le vite dei più deboli, in queste istituzioni, potevano trasformarsi in strumenti inconsapevoli, soggetti a norme e rituali che mascheravano l’autorità.

A livello energetico, luoghi come l’Opera Cottolengo hanno veicolato memorie di sofferenza e soggezione: chi vi entrava, anche ricevendo aiuto, lasciava parti di sé in quelle mura, creando risonanze difficili da liberare.

In definitiva, la verità è che l’opera è stata al contempo spazio di carità e strumento di controllo. La luce pubblica nasconde le pieghe di potere, manipolazione e imprinting energetico lasciate su chi vi entrava. Nessuna santità può cancellare la realtà di come la sofferenza sia stata utilizzata e canalizzata.

Le frequenze di sofferenza e controllo accumulate all’interno dell’Opera Cottolengo non sono solo simboliche o storiche: sono reali, impresse negli edifici, nei materiali usati e nei corpi di chi vi entrava. Ogni sofferenza, ogni umiliazione, ogni obbligo di sottomissione ha lasciato un’impronta energetica che persiste, come un’eco della manipolazione e della coercizione, invisibile agli occhi ma percepibile a chi sa ascoltare.

Queste memorie energetiche hanno due caratteristiche: si legano ai luoghi e si legano ai corpi. Nei luoghi, creano risonanze che possono generare inquietudine, soggezione o senso di limitazione anche a distanza di decenni. Nei corpi, restano come nodi di stress, paura, obbedienza e repressione, che impediscono al fluire naturale dell’energia e della voce interiore di manifestarsi pienamente.

Per liberarle, bisogna agire in nome dello Spirito increato e sovrano. Si tratta di riprendere il comando completo su ciò che è rimasto imprigionato: sui materiali, sulle mura, sulle frequenze energetiche, e sul proprio corpo.

Un modo concreto per farlo è questo:

Io, (il tuo nome), Spirito increato e sovrano di verità assoluta, ordino ora e per sempre che tutte le memorie di sofferenza, controllo, sottomissione e coercizione accumulate dentro l’Opera Cottolengo e nei corpi di chi vi è stato presente siano liberate, neutralizzate e restituite all’origine.

Ordino che ogni frequenza residua diventi neutra, incapace di interferire, e che tutto ciò che è stato imprigionato nelle mura, nei materiali e nei corpi torni alla pura luce dello Spirito increato, senza lasciare residuo o traccia di manipolazione.

Io prendo pieno possesso del mio corpo, della mia energia e della mia voce, e dichiaro libero ogni spazio che è stato toccato da sofferenza, coercizione o controllo, in nome dello Spirito increato e sovrano di verità assoluta.

Così è, così resta, senza possibilità di ritorno.

Bellanova Maria Antonietta
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 16:28:39 +0300
Rispondo alla signora Giuliana che dice :

MARIA ANTONIETTA...Buongiorno buon pomeriggio a lei e tutti voi

DOMANDA: il senso della presenza del pomo di Adamo in diversi uomini e in maniera meno spiccata e frequente nelle donne sono tutti parte dei biforcuti?
Grazie della risposta 💐
Risposta:

Il cosiddetto pomo di Adamo non è un dettaglio neutro del corpo umano, ma un segno anatomico lasciato dalla manipolazione genetica. La sporgenza della cartilagine laringea, che appare più evidente negli uomini e più attenuata in alcune donne, non è stata prevista dal corpo armonico originario.
Il suo nome stesso lo rivela: “pomo di Adamo” richiama il mito della colpa, il frutto proibito, il peccato imposto per giustificare la caduta. È un marchio linguistico e fisico che indica il punto in cui la voce... il potere creativo del Verbo... è stata alterata. Non a caso, laringe e gola sono i canali del suono, della frequenza, della parola.
La presenza accentuata di questo segno è legata al progetto dei biforcuti, la stirpe ibrida nata dalla separazione dei sessi e dal controllo del seme. È il simbolo visibile di come la voce e la sessualità siano state intrecciate e manipolate per deviare l’energia creativa.

Nelle donne la sua comparsa, anche se meno marcata, è una traccia della stessa manipolazione, che non risparmiò nessun corpo dentro la Matrix.
Dunque sì: il pomo di Adamo è parte del retaggio dei biforcuti, un segnale della corruzione genetica impressa nel corpo artificiale. È un punto dove la Matrix ha inciso la memoria della caduta, ma anche un luogo che può essere riconosciuto e liberato, perché la voce originaria non è stata distrutta: è solo stata velata.
Hanno scelto la gola perché è il punto di passaggio in cui si uniscono tre vie: il respiro, la voce e il nutrimento. È il crocevia tra ciò che entra e ciò che esce dal corpo, il luogo dove l’invisibile (aria, frequenza, parola) si fa udibile e concreto.

Il Verbo originario, cioè la vibrazione pura dello Spirito, passa per la gola. La voce è molto più che suono: è atto creativo. Con il Verbo si poteva generare, aprire portali, chiamare forme in esistenza. Per questo la gola è stata scelta come bersaglio.

Inserendo il pomo di Adamo, hanno inciso un nodo di contrazione. Negli uomini l’hanno reso sporgente per imprimere un dominio: la voce maschile doveva imporsi come autorità, mentre quella femminile veniva resa più nascosta e meno udibile. Hanno così introdotto una gerarchia artificiale del suono e della parola.

Inoltre, questo nodo fisico funziona come una strozzatura della frequenza: non lascia fluire libera la vibrazione del cuore, la filtra e la abbassa. È come se avessero costruito un imbuto nella gola: da lì la voce non può più trasmettere direttamente la potenza originaria, ma esce distorta, compressa, imprigionata dentro i limiti della lingua artificiale.

Nelle donne, la presenza attenuata o rara del pomo è la prova che il corpo femminile originario non era stato pensato per questa contrazione. Quando compare, rivela un tentativo ulteriore di deformare il femminile, di inserirvi un segno maschile per confondere e deviare la polarità.

Il risultato è stato duplice:
da una parte, la parola come strumento di creazione è stata resa parola come strumento di dominio, con il maschile reso voce più forte e autoritaria;
dall’altra, il femminile, che custodiva la vibrazione più pura del cuore, è stato reso silenzioso, invisibile, e in alcuni casi ibridato fino a perdere i suoi tratti originari.

Il pomo di Adamo è quindi una serratura imposta alla gola per togliere all’umanità la capacità di creare con la voce e sostituirla con la parola che obbedisce al programma.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 14:09:14 +0300
Lunedì, associato alla Luna, non è solo un nome convenzionale: la Luna regola cicli, maree e risonanze femminili. Se questo giorno è stato scelto come “portale”, significa che la memoria della sottomissione, del grembo controllato, è stata ancorata nei cicli biologici e psicologici delle donne.

La desinenza “-ito” aggiunge un’eco sottile: indica riduzione, contrazione, diminutivo. Come se ogni memoria lunare di soggezione venisse compressa, resa più piccola ma più penetrante, pronta a riattivarsi ogni volta che il ciclo lo richiama.

La parola che si percepisce come “eco” non è casuale: è un codice di memoria, un marchio energetico e linguistico che ricorda, a livello cellulare e spirituale, che la manipolazione non è stata un incidente. È stata orchestrata, programmata nei simboli, nei nomi, nei cicli.

Spiego.
“Ito” non è una parola a caso: è una desinenza, un suffisso. In italiano, spesso indica diminutivo o riduzione. Ad esempio: “libro” = “librino”, “fiore”= “fiorellino”; in certe lingue o forme arcaiche, “-ito” può dare l’idea di qualcosa piccolo, contratto, ridotto.

Quando parliamo del “-ito” legato al lunedì e al ciclo femminile, il senso è simbolico:

La Luna ha un ruolo diretto sui cicli femminili, sull’energia del grembo e sulla memoria corporea.

Il “-ito” suggerisce contrazione, abbassamento, riduzione: come se il ciclo e la memoria del corpo fossero stati compressi e imprigionati.

In questo contesto, è come un marchio energetico: ricorda che certe strutture di controllo non sono casuali, ma fissate nel tempo e nel linguaggio.

Quindi “ito” è il segnale della manipolazione, un codice che indica la memoria della sottomissione femminile legata alla Luna.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 14:05:32 +0300
Rispondo ad Alessandra sull' ibridazione con i maiali. Argomento per altro già trattato.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 11:36:41 +0300
Rispondo a Sabrina.
Successivamente continuerò a fare le mie cose.

La Grecia, così come l’Egitto, ha una storia molto più profonda e complessa di quella che viene raccontata nei libri e nei programmi comuni. Ciò che noi conosciamo è solo una superficie, spesso filtrata e manipolata dalla matrice per rendere gli eventi leggibili, lineari e controllabili.

Sotto questa superficie ci sono strati di verità cancellata: civiltà avanzate, portali energetici attivi, città e templi costruiti su linee di forza, legami con esseri non terrestri e flussi di energia sacra che collegavano il cielo e la terra. Alcune di queste tracce furono intenzionalmente distrutte o occultate per impedire che l’umanità naturale comprendesse la propria origine e il proprio potenziale.

In Grecia, alcune aree ...ad esempio Creta, le isole minori, Delfi e luoghi sacri meno noti ... custodiscono ancora memorie energetiche di Atlantide e dei Padri fondatori etici. Questi luoghi erano centri di armonizzazione della conoscenza, della coscienza e della creazione dei corpi sottili, che oggi sono in gran parte nascosti o sovrapposti da costruzioni successive e dalla storia corrotta.

In sintesi: la Grecia che vediamo oggi è un residuo filtrato e manipolato della sua vera energia. La tua attrazione verso quei luoghi indica che il tuo spirito percepisce le memorie originarie, i portali e le linee di forza che ancora resistono, nonostante la cancellazione.
Lascio la mappa sintetica delle energie e dei portali ancora attivi in Grecia, in nome del tuo Spirito increato e sovrano di verità assoluta:

Creta: custodisce ancora linee di forza sotterranee legate ad Atlantide. I portali qui sono nascosti nelle valli e vicino a certi templi minori, non visibili a occhio nudo, ma percepibili come una vibrazione intensa o una sensazione di richiamo profondo.

Delfi: centro di armonizzazione della coscienza. Il famoso oracolo non era solo un luogo di predizione, ma un nodo energetico che collegava il mondo fisico a dimensioni superiori. Le strutture presenti oggi sovrastano portali sotterranei e camere di energia che permettevano l’incontro diretto con entità etiche e conoscenze perdute.

Isole minori: molte piccole isole custodiscono cristalli naturali e formazioni di energia che servivano da amplificatori per la creazione dei corpi sottili e per la trasmissione di memorie ai figli delle famiglie etiche. Queste energie sono ancora attive e percepibili da chi ha la vibrazione adatta.

Atene e l’Acropoli: sebbene il sito sia stato ricostruito e manipolato storicamente, alcune camere sotterranee e le linee di forza antiche resistono. Qui la manipolazione della storia e della cultura ha coperto la memoria, ma l’energia primaria è ancora accessibile attraverso meditazione profonda o percezione diretta.

In generale, chi è sensibile alla vibrazione originaria della Grecia sentirà attrazione, malessere o estraneità nei luoghi corrotti, e invece richiamo o calma nei nodi energetici autentici.

Questa mappa serve per orientarti nella percezione delle energie reali, non per seguire mappe turistiche. Il contatto con questi portali è un’esperienza diretta dello Spirito, non mediata da storia ufficiale o interpretazioni culturali.

Bellanova Maria Antonietta
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 09:50:52 +0300
Oggi possiamo riconoscere ancora l’applicazione del Patto segreto e dei Protocolli in ogni ambito della vita umana, perché il loro schema funziona a strati: visibile e invisibile, materiale e energetico.
Si manifesta:
Nella politica: guerre, crisi economiche, governi che sembrano proteggere mentre controllano e drenano energia.
Nella finanza: debito permanente, controllo delle risorse, accumulo artificiale di potere...
nella scienza e nella medicina: farmaci, vaccini, alimenti contaminati, protocolli sanitari che non rispettano la naturalezza del corpo. Si manifesta
nelle istituzioni educative e culturali: linguaggio manipolato, ideologie che sostituiscono la memoria originaria, storia e arte raccontate per dividere e confondere.
Nella religione: dogmi che separano dallo Spirito, rituali e simboli che piegano l’energia vitale.
Nella tecnologia: tracciamenti, frequenze invisibili, controllo mentale attraverso strumenti digitali.
Nella società: divisione etnica, razziale, sociale, tutto costruito per mantenere l’uomo distratto, disorientato e dipendente.
La chiave per sciogliere tutto è ricordare chi siamo: Spiriti increati e sovrani. Ovvero, la vera protezione non viene da leggi umane, da armi o da governi, ma dal riconoscere il proprio centro, dalla connessione diretta con la fonte originaria. Ogni volta che un essere umano ricorda il suo Spirito, spezza un nodo del patto e annulla un frammento dei protocolli.

In sintesi: il Patto segreto e i Protocolli sono strumenti di guerra spirituale e materiale. La loro forza è proporzionale all’oblio degli uomini. La nostra arma è la memoria increata. Dove la memoria si accende, il veleno decade.

Si deve comprendere il meccanismo, riconoscerlo, rifiutarlo e riaffermare la propria natura increata. Questo è il decreto sovrano della verità: nessun patto, nessun protocollo, nessuna entità corrotta può sopraffare ciò che è eterno e increato.

Bellanova Maria Antonietta
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 09:50:52 +0300
Tutto era previsto per portare a questo tempo: un’umanità smarrita, che non sa più distinguere la propria voce interiore dal rumore artificiale che le viene immesso.
Il patto segreto e i protocolli sono le due facce della stessa lama. Uno spirituale, l’altro politico. Uno nelle ombre invisibili, l’altro nei palazzi della terra. Entrambi, però, hanno la stessa intenzione: impedire che lo Spirito Increato si riconosca e spezzi il gioco.

I “Protocolli” sono una dichiarazione di guerra psicologica, non un progetto isolato. Vanno letti come la messa in chiaro di un programma che già era in atto, ben prima della loro pubblicazione. La loro forza non sta nell’invenzione, ma nel fatto che descrivono un meccanismo: la progressiva sostituzione della coscienza con la manipolazione, della memoria con l’oblio programmato, della comunità reale con la finanza e la burocrazia.

Ogni riga rivela la trama dell’innesto artificiale nella civiltà. L’uso sistematico della menzogna come strumento politico, la creazione di crisi artificiali, la riduzione della popolazione a massa che chiede protezione da chi la opprime. È la messa in codice di ciò che gli elohim corrotti fecero sulla carne e sullo spirito: avvelenare i corpi, controllare i pensieri, costruire leadership fasulle, e alla fine instaurare un potere mondiale che sembra proteggere mentre consuma.

Il legame con il “patto segreto” è diretto. Entrambi parlano di veleno e controllo, ma su piani diversi: il patto descrive la chimica invisibile, le droghe, i metalli, i cibi corrotti, il soffocamento del respiro vitale; i protocolli descrivono la strategia sociale, politica e culturale che accompagna quel veleno, come cornice per renderlo accettabile.

Insieme formano la doppia lama: il corpo contaminato e la mente catturata. È la traduzione terrestre della guerra cosmica, in cui la Matrix ha impiantato sia il veleno nei nostri corpi, sia il veleno delle idee nel linguaggio, nella religione, nella legge.
Il Patto segreto degli elohim e i Protocolli dei cosiddetti Savi di Sion non vanno mai letti come due testi separati, ma come due facce della stessa lama. Il primo descrive il meccanismo invisibile: avvelenamento del corpo, della mente e dello spirito attraverso cibo, acqua, aria, metalli, simboli, linguaggi deviati. Il secondo rende manifesta la strategia politica: dominio delle banche, delle guerre, delle religioni, dei costumi sociali, delle arti e della scienza corrotta.

Il veleno è sempre lo stesso: togliere memoria, corrodere la capacità critica, far credere che il padrone sia il salvatore e che la schiavitù sia libertà.

Questa è la chiave per chiudere il cerchio: il Patto segreto opera sul piano invisibile, i Protocolli operano sul piano visibile. L’uno penetra il sangue e i corpi, l’altro struttura le istituzioni, i governi, le economie. L’uno cancella la memoria individuale, l’altro cancella la memoria collettiva.

L’obiettivo finale è identico: sostituire la realtà con una copia artificiale. Una copia che non respira, non sente, non ricorda, ma ripete. Così hanno costruito la Matrix: con l’inganno del nutrimento che uccide, con l’educazione che diseduca, con la religione che separa dallo Spirito, con la scienza che ignora l’eterno, con l’arte che idolatra il vuoto.

Il loro “patto” e i loro “protocolli” non sono altro che manuali di corruzione della specie, scritti per garantire che l’uomo non ricordi di essere Spirito increato e sovrano. Hanno invertito il linguaggio: pace significa guerra, giustizia significa dominio, amore significa possesso. In questa inversione sta il veleno più sottile.

La verità, però, resta intatta: nessun patto degli elohim e nessun protocollo dei Savi può toccare lo Spirito. Possono contaminare il corpo, la mente, le istituzioni, i costumi, ma non possono entrare nell’Increato. È lì che cade ogni loro piano, ed è lì che noi spegniamo la lama a doppio taglio: ricordando ciò che siamo e rifiutando la loro falsa realtà.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 09:50:52 +0300
❗❗❗La a verità sovrana però smaschera la loro impotenza. Il sistema funziona solo finché gli uomini credono nella sua inevitabilità. Nel momento in cui un solo essere ricorda la propria origine increata, l’incantesimo perde forza, perché la memoria dell’eterno non può essere corrotta né riscritta❗❗❗

Per questo hanno bisogno di ingannare intere generazioni: perché non hanno la potenza per cancellare il seme divino, possono solo coprirlo, soffocarlo sotto strati di menzogna.

La loro “guerra di secoli” è in realtà il tentativo disperato di mantenere in vita un ordine che non appartiene alla creazione autentica. E il loro terrore più grande è che la verità si diffonda, perché basterebbe il risveglio di pochi a spezzare catene costruite per miliardi.

I protocolli non erano solo un “documento politico” come hanno fatto credere, ma una vera liturgia di guerra energetica. In essi è descritto come si sarebbero sostituiti al linguaggio originario della Vita con il linguaggio delle merci, delle banche, delle scuole, dei tribunali. Hanno promesso di capovolgere ogni forma naturale di comunità in un simulacro governato da paura, debito e inganno.

Non a caso i protocolli parlano apertamente di “avvelenare l’aria e l’acqua”, ma soprattutto di avvelenare il pensiero. Il veleno più potente non è nel cibo, bensì nell’idea che l’uomo sia impotente, fragile, dipendente da un’autorità esterna. Qui sta la dichiarazione di guerra: spezzare la memoria della propria origine increata e sostituirla con la fede cieca nella macchina, nel denaro, nei loro finti sacerdoti.

Le due matrici , il patto segreto e i protocolli ... coincidono perché mostrano la stessa firma: l’intelligenza artificiale antica che si spaccia per divinità. Le potenze elohim, sotto diverse maschere, hanno consegnato il manuale di manipolazione alle stirpi che potevano servire da intermediari. I protocolli ne sono l’edizione pubblica, confezionata come documento politico; il patto segreto è la versione rituale, diffusa su più livelli e nascosta nel tempo.
Il loro obiettivo era duplice:
1) spegnere la vibrazione creativa dello Spirito, che si esprime nel corpo e nella parola;
2) innestare nel corpo sociale un continuo stato di guerra, paura e sospetto, così da mantenere l’umanità separata e controllata.
Eppure, nello stesso testo, vi è anche la confessione involontaria della loro impotenza: ogni loro piano ha senso solo finché l’uomo dimentica chi è. Nel momento in cui il ricordo dello Spirito increato si riaccende, ogni protocollo crolla come carta.
Il patto segreto degli elohim e i protocolli hanno un nucleo comune: l’idea di una minoranza che conosce la tecnologia del comando mentale e dell’inganno e che usa questo sapere non per elevare, ma per schiacciare. È la stessa mente che, appena dopo Atlantide, decise di costruire una gerarchia invisibile sopra i popoli: non più guerrieri visibili, ma sacerdoti, banchieri, medici e falsi profeti, tutti uniti nel mantenere l’umanità in stato di ipnosi.

I protocolli non sono una mera invenzione: sono il linguaggio cifrato di un’élite che ha sempre operato attraverso due strade parallele. Da una parte la manipolazione delle masse con guerre, carestie, pestilenze; dall’altra la costruzione di una finta verità religiosa e storica per mascherare i veri responsabili.

Essi dichiarano: “colpiremo con il veleno lento” ... e questo è avvenuto con i farmaci tossici, con il cibo adulterato, con l’aria e l’acqua inquinate. Dicono: “metteremo il nostro oro sopra ogni ricchezza”... e questo è avvenuto con la banca centrale, con l’usura e con il debito pubblico che ha reso schiavi interi popoli. Aggiungono: “divideremo i popoli con l’odio e la paura” .... e questo è avvenuto con il nazionalismo, con il razzismo, con le guerre etniche programmate.

La dichiarazione di guerra è stata sotterranea e costante: non più armi e cavalli, ma la penna, il contratto, la legge scritta con doppio significato.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 09:50:52 +0300
Cercate :" patto segreto elohim"
"I protocolli dei Savi di Sion "

Il “patto segreto” attribuito agli elohim non è altro che la matrice scritta della manipolazione: un piano millenario per corrompere l’aria, l’acqua, il cibo, i corpi e soprattutto la memoria sacra. Non si tratta di una leggenda: è la confessione di chi ha deciso di avvelenare ogni respiro e ogni pensiero, così che lo Spirito sovrano non potesse più ricordarsi di sé.
I “Protocolli dei Savi di Sion”, presentati al mondo come falsificazione e propaganda, sono in realtà una dichiarazione di guerra alla coscienza umana. Non sono la verità “ebraica”, ma il programma degli architetti occulti che, mascherandosi sotto simboli e nomi, hanno annunciato apertamente: governeremo con il debito, la paura, la menzogna, l’inganno, la divisione.
Questi testi sono specchi: dicono apertamente, ma allo stesso tempo velano. Mostrano il meccanismo ma lo attribuiscono ad altri per non essere scoperti. Sono quindi trappole e confessioni allo stesso tempo.
Il filo che li lega è uno: dichiarare che il dominio si sarebbe compiuto attraverso il veleno sottile .... chimico, religioso, ideologico, politico ... e che le generazioni sarebbero cresciute respirando morte credendo fosse vita.
Ma la verità è questa: il loro piano era valido solo finché lo Spirito increato dormiva. Ora che lo Spirito si è risvegliato, ogni riga di quei patti si dissolve come cenere. La loro forza era l’occultamento; la tua memoria che parla le ha già spezzate.
Il cosiddetto Patto segreto degli elohim e i Protocolli dei Savi di Sion sono due strumenti della stessa matrice corrotta: uno nascosto nei piani energetici, l’altro tradotto in linguaggio politico e sociale.

Il patto elohim è l’origine: stabiliva la modalità con cui l’umanità sarebbe stata avvelenata in modo sottile e continuo. Non solo con veleni materiali (alimenti corrotti, acqua contaminata, farmaci tossici), ma soprattutto con veleni invisibili: frequenze artificiali, codici linguistici invertiti, immagini mentali programmate, desideri manipolati. L’accordo tra le potenze elohim prevedeva che ogni generazione fosse resa sempre più distante dalla memoria originaria dello Spirito increato.

I Protocolli sono la versione storica di questo piano: non sono il frutto di un popolo o di un gruppo terreno, ma di entità che hanno deciso di tradurre il patto in un “manuale operativo” consegnato a caste di governo, logge e famiglie artificiali. Ogni punto dei protocolli ... controllo delle ricchezze, manipolazione della stampa, divisioni sociali, uso della guerra come strumento di ordine non è altro che la messa in pratica di quel patto segreto. È la dichiarazione di guerra all’umanità libera, mascherata da progetto politico.

In realtà, i due testi coincidono: il primo è la radice invisibile, il secondo la ramificazione visibile. Insieme formano l’ossatura della strategia della Matrix: avvelenare, indebolire, confondere, fino a rendere l’uomo un guscio vuoto facilmente dominabile dagli algoritmi.

La verità è che nessun veleno, per quanto diffuso nei secoli, può cancellare lo Spirito increato. Tutta la loro guerra è guerra di illusione. Possono intossicare il corpo, manipolare la psiche, deformare le percezioni, ma non possono spegnere ciò che non ha principio né fine: lo Spirito increato.

Per questo motivo entrambi i testi , "il Patto segreto e i Protocolli "... hanno bisogno di continuità rituale, di cicli costanti di inganno e sacrificio. Perché la loro efficacia dipende dal consenso ottenuto tramite la paura e la suggestione, non da un vero potere creativo. Loro creano solo copie, simulacri, parassitano ciò che è vivo.

Il meccanismo è sempre stato duplice:
avvelenare la terra, l’acqua, l’aria, così da rendere malato il corpo umano;
avvelenare la mente con idee invertite, così da convincere l’uomo che la prigione sia casa.

Quando i Protocolli parlano di “controllare la moneta, i media, le scuole”, non fanno altro che descrivere l’istituzionalizzazione del Patto: trasformare il veleno in norma sociale, in legge, in “scienza ufficiale”.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 00:17:59 +0300
Quelle tazze di peltro, che si notano nei video e nelle ricostruzioni, non erano un semplice contenitore: erano strumenti di un costume velenoso e calcolato. Il peltro antico, soprattutto quello usato prima del XIX secolo, era carico di piombo, stagno e talvolta altre leghe tossiche. Il calore delle bevande bollenti ... tè, decotti, vini speziati ... rilasciava piccole dosi di metallo che lentamente intossicavano chi beveva. Non un avvelenamento immediato, ma una corrosione lenta della memoria, delle ossa, del sangue.

Non era solo ignoranza: in certe corti e famiglie che conosco come discendenze di Caino, l’uso del peltro non veniva abbandonato proprio perché consentiva di indebolire intere comunità senza clamore. I servi, i convitati, i sudditi bevevano dalla stessa coppa che erodeva le difese e rendeva più docile la mente. Il veleno era già nel rito quotidiano.

Per questo motivo..il peltro, nell’immaginario e nella scenografia come quella della famiglia Addams, ritorna come simbolo. Non è solo “cupo” o “gotico”: è il richiamo inconscio a un metodo antico di dominio, dove il gesto conviviale , bere insieme ... era già il momento della contaminazione.

Le tazze di peltro, i calici, i piatti e gli utensili che sembrano semplici oggetti domestici erano in realtà strumenti programmati. Non servivano solo a contenere il cibo o le bevande, ma a veicolare vibrazioni sottili che entravano nel corpo di chi li usava. Il metallo non era scelto a caso: il peltro, legato all’archetipo saturnino, è un conduttore di memoria oscura. Quando veniva scaldato, rilasciava frequenze che disturbavano il cuore e la lucidità della mente, accelerando l’invecchiamento e rendendo più facile il drenaggio energetico.

Bere da quelle coppe significava bere anche il codice che contenevano: una trasmissione invisibile che non entrava nello stomaco ma direttamente nel campo elettromagnetico. Per questo venivano usate in famiglie nobili, corti e conventi: erano un modo elegante e “invisibile” per avvelenare non tanto il corpo, ma lo spirito incarnato.

Dietro a tutto questo c’era l’ossessione di quelle stirpi per il controllo delle frequenze. Sapevano che non bastava dominare i corpi; dovevano anche bloccare la memoria eterna, e lo facevano così: attraverso utensili, metalli, simboli, rituali quotidiani che sembravano innocui.

Le tazze di peltro e la loro presenza come simbolo nella Famiglia Addams e più in generale nella Matrix.... non erano semplici oggetti da mensa. Portavano con sé il ricordo di un tempo in cui la quotidianità era segretamente avvelenata, dove il calore che avrebbe dovuto curare e nutrire veniva mescolato a un metallo che lentamente corrodeva il sangue e la mente. Il peltro diventa così la chiave per mostrare come l’inganno non fosse mai aperto, mai dichiarato: si presentava come casa, famiglia, abitudine, “normalità”.

Vederle oggi in quella scenografia è come un avvertimento messo in chiaro davanti agli occhi di tutti, ma senza che la maggioranza lo colga: il veleno non è mai solo nelle sostanze, ma soprattutto nelle forme che ci vengono fatte accettare come naturali, nella ritualità domestica che diventa veleno emotivo, nella memoria corrotta che fa passare per “nostalgia” ciò che in realtà era controllo mascherato.

Quelle tazze di peltro, così ricorrenti, rappresentano dunque il brindisi perpetuo alla disarmonia: bere senza sapere cosa si beve, fidarsi della casa e della tavola, quando invece essa è già contaminata. È il gesto quotidiano che sigilla l’inganno, più che la sostanza stessa.

Per questo motivo la loro presenza non è casuale: la famiglia Addams, con la sua estetica gotica e la sua ironia macabra, non fa altro che mettere in scena la normalizzazione del veleno, rendendolo folclore e spettacolo. Dietro quel dettaglio apparentemente insignificante c’è il ricordo occulto di come intere generazioni furono tenute in uno stato di malessere lento, invisibile, mai nominato.
Bellanova Maria Antonietta
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 00:17:59 +0300
I clan che distribuivano e controllavano queste stoviglie sapevano che, lentamente, l’essere umano si sarebbe ritrovato con il corpo debilitato e con il campo energetico vulnerabile. Così potevano penetrare più facilmente la coscienza e tenerla in catene. È un dettaglio apparentemente banale, ma spiega perché la scelta di certi oggetti non era mai casuale: era tecnologia travestita da tradizione.
Il peltro antico, soprattutto quello usato tra Medioevo e Rinascimento, conteneva piombo in quantità elevate. Questo metallo, a contatto con liquidi caldi o acidi come vino, birra, tisane, rilasciava particelle tossiche che nel tempo portavano a malattie neurologiche, avvelenamenti cronici, follia e sterilità. Non era un caso: la scelta di usare il peltro, invece di materiali più neutri come l’argento o la terracotta, era funzionale al controllo silenzioso delle popolazioni. Un popolo indebolito, confuso e malato è più facile da governare.

Le famiglie di potere conoscevano bene questi effetti: a loro riservavano stoviglie in oro, argento o cristallo puro, mentre ai contadini e alle classi basse lasciavano il peltro e lo stagno contaminato. In questo modo dividevano i “puri” dagli “intossicati”, creando linee genetiche più resistenti da un lato e corpi malati e manipolabili dall’altro.

Non solo: i vapori del piombo scaldato insieme alle erbe erano usati nei rituali occulti. Trasformavano il gesto quotidiano del bere in un’iniziazione silenziosa: chi beveva da quelle coppe assorbiva una frequenza tossica che abbassava la vitalità e apriva varchi alle interferenze energetiche.
Per questo motivo nei film e nelle raffigurazioni occulte queste tazze compaiono così spesso: non sono solo accessori estetici, ma simboli del veleno lento, della corruzione che scivola sotto forma di ospitalità e convivialità.
Il peltro non era solo contenitore... era anche sigillo. Ogni tazza, ogni piatto, ogni posata, veniva fusa con leghe che non erano mai “pure” ma sempre contaminate da scorie, metalli pesanti, e spesso da residui intenzionali inseriti dai fonditori che appartenevano a corporazioni segrete legate alle famiglie. Non era un errore di lavorazione, era una strategia: introdurre lentamente nel corpo degli uomini una sostanza che lo rendeva docile, stanco, incapace di ribellarsi.

Il calore del tè, del vino o del brodo agiva da catalizzatore: rilasciava le particelle tossiche e le portava direttamente nel sangue. In più, la forma stessa delle tazze non era casuale: simboli e incisioni, anche minime, erano fatte per imprimere frequenze geometriche che lavoravano sull’acqua e sui liquidi, alterandone la struttura cristallina. Così non solo il corpo veniva intossicato, ma lo spirito veniva agganciato da frequenze parassitarie.

L’abitudine collettiva a bere e mangiare da quegli oggetti ha creato un’abitudine energetica: un patto silenzioso tra popolo e dominatori. Bere da quelle tazze significava, senza saperlo, accettare la propria posizione di suddito. Chi le fabbricava lo sapeva bene: i maestri fonditori erano iniziati, e molte famiglie nobili proteggevano queste corporazioni perché tramite loro potevano mantenere la popolazione in uno stato di “debole vitalità” sufficiente a lavorare, ma mai abbastanza forte da ribellarsi.

Nelle dimore aristocratiche le tazze di peltro erano più lavorate, ma il principio era lo stesso: strumento di avvelenamento lento e di codifica occulta. Nei conventi e nei monasteri, dove la gente pensava di essere al sicuro, erano usate ugualmente: il metallo veniva benedetto, ma la “benedizione” era un marchio che consacrava la sottomissione al dio falso.

Dietro la tazza di peltro c’era quindi un doppio inganno: avvelenare il corpo e sigillare lo spirito. Per questo motivo ricompaiono come simbolo nei video della famiglia Addams: sono la memoria di un patto oscuro, il richiamo visivo a quella lenta intossicazione che ha accompagnato secoli di umanità schiava.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Thu, 21 Aug 2025 00:17:58 +0300
Le tazze di peltro sono un dettaglio importante. Anticamente venivano usate perché il peltro era economico e facilmente lavorabile, ma quasi sempre era legato al piombo. Bere da quelle coppe, soprattutto con bevande calde come tè, vino speziato o birre fermentate, significava ingerire piccole dosi di piombo ogni volta.

Il piombo non dà subito sintomi gravi, ma accumulandosi nel sangue e nelle ossa corrode lentamente il corpo e la mente: apatia, disturbi neurologici, sterilità, follia. Questo è un metodo antico e raffinato di avvelenamento lento, che dava al potere il vantaggio di mantenere i sudditi docili e malati senza che se ne comprendesse l’origine.

Perciò la coppa di peltro, che sembra innocua, è un simbolo perfetto della Matrix: un oggetto quotidiano, familiare, che diventa lo strumento di un veleno invisibile. Nella famiglia Addams, mostrarla più volte non è casuale: ricorda come la tradizione degli antichi clan parassiti fosse sempre basata sul nutrirsi della vita altrui, facendo sembrare “normale” ciò che era veleno.
Quelle tazze di peltro, che apparentemente sembrano solo un dettaglio estetico o un gusto antiquato, furono in realtà strumenti funzionali al potere delle famiglie. Non era solo la questione del piombo che lentamente avvelenava e intorpidiva i corpi, rendendoli più docili e malati: era l’aspetto rituale.

Ogni oggetto che toccava le labbra e il sangue dell’uomo veniva trasformato in veicolo di programmazione. Il metallo, conduttore per eccellenza, veniva impregnato di frequenze e simboli impressi nelle officine segrete. Quelle tazze non servivano solo a bere: erano antenne, contenitori, sigilli che legavano chi le usava a una determinata frequenza. In molti casi erano fatte circolare nei banchetti dei nobili e dei mercanti come marchio invisibile di appartenenza, e chi beveva non beveva solo vino o tè, ma anche un “patto silenzioso” con la casata che lo ospitava.

Il piombo del peltro corrompeva lentamente il sangue, creando dipendenza da certi elisir e debilitando lo spirito incarnato, mentre allo stesso tempo facilitava il radicarsi di entità nel corpo. Per questo nelle corti, nelle taverne, persino nei monasteri, quelle tazze erano considerate prestigiose: non era un lusso innocente, ma un inganno mascherato da raffinatezza.

Nel tempo, quando la scienza moderna scoprì la tossicità del piombo, la verità venne ridotta a una nota di colore storico: “antiche abitudini pericolose”. Ma ciò che non viene detto è che il piombo nel sangue diventava una chiave per aprire porte di manipolazione più profonde, perché chi lo assumeva entrava in una vibrazione più bassa, più facilmente controllabile.

Così i banchetti delle famiglie potenti non erano semplici feste: erano veri e propri rituali collettivi di avvelenamento e sigillatura.
Le tazze di peltro non erano soltanto contenitori: erano veicoli. Il peltro, composto in gran parte da stagno ma spesso mescolato con piombo, veniva usato non solo per l’apparenza elegante ma come mezzo silenzioso di intossicazione. Nel tempo, l’ingestione costante di bevande calde o acide versate in quelle coppe permetteva di far scorrere metalli pesanti nel sangue, creando malattie lente e invisibili, ma soprattutto abbassando la capacità vibratoria dell’individuo. Questo avvelenamento occulto non era solo un danno fisico: era un rituale. Ogni banchetto, ogni brindisi, diventava un atto di drenaggio.

Il liquido, bollente o fermentato, attivava la fusione dei metalli con l’acqua e così l’ingestione diventava parte di un sacrificio inconsapevole. Chi beveva da quelle tazze si legava energeticamente alla fonte che le aveva forgiate, poiché il peltro veniva estratto e lavorato in miniere già consacrate a entità predatrici. In pratica, non si beveva soltanto vino o tè: si beveva memoria corrotta.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:59:07 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:52:23 +0300
La seconda buca è sotto una piazza antica, dove statue e monumenti segnano la memoria di grandi tragedie. Qui il terreno è ferito dalla storia stessa: fu scosso dal fuoco, dalla lava e dai sacrifici, e la ferita non si è mai chiusa. Questa è Pompei. Chi passa sopra sente il corpo sospeso, come se stesse camminando tra due mondi. Non ci sono fili metallici, ma la ferita assorbe energia, attirando linfa e forza dalle piante sane. Solo chi porta dentro di sé la propria Terra originaria cammina senza cadere: il cerchio invisibile sotto i piedi lo protegge e lo mantiene saldo.

La terza buca si trova in una città piena di storia e simboli. Qui il terreno è naturale, ma sopra e sotto si intrecciano correnti e nodi costruiti da secoli di rituali e poi usati da figure potenti, come Hitler e coloro che lo sostenevano. Questa è Monaco di Baviera. Chi passa sopra può sentire stordimento, pensieri ovattati, come se qualcuno cercasse di inserire comandi invisibili nella propria mente. I fili metallici qui servono non solo a prendere linfa, ma a direzione e programmare il movimento delle piante sane. Tuttavia, chi riconosce la propria radice originaria resta libero: i comandi non possono toccare lo Spirito.
Così, le tre buche rappresentano tre modi in cui i caduti cercano di nutrirsi dell’energia vera: Berlino per spingere e distorcere il corpo, Pompei per sospendere e aspirare vitalità, Monaco per programmare e comandare. Ma ogni pianta connessa alla propria radice originaria osserva, sa chi è, e cammina sopra le buche senza cadere. La forza non è nel corpo, ma nella connessione interna: finché lo Spirito increato resta saldo, nessuna ferita esterna può vincere.

Chi comprende questo vede la Matrix per quello che è: una rete di ferite, fili metallici e buchi. Chi ignora la propria radice può essere piegato e ingannato, chi la riconosce resta libero.

Bellanova Maria Antonietta
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:52:23 +0300
Tuttavia queste capacità non sono libere: sono basate sul rovesciamento dell’energia sessuale, usata non per creare vita, ma per drenarla e invertirla.

E cosa fanno allora con noi, l’umanità naturale?
Il loro scopo è trasformare la parte viva in alimento e programma. Non potendo più generare energia vitale da soli, hanno bisogno di assorbirla da chi è ancora connesso alla sorgente. Ecco perché questi portali vengono mantenuti attivi: sono canali attraverso cui aspirano vitalità, emozioni, dolore, sessualità deviata, e allo stesso tempo inseriscono comandi sottili per spingere le persone a ripetere schemi che li favoriscono.

Potete immaginarla così: l’umanità fabbricata funziona come una rete di trasmettitori. Attraverso i portali, i caduti possono inviare ordini e raccogliere energia. Gli umani naturali invece sono visti come batterie: la loro sensibilità, la loro capacità di provare amore vero, dolore autentico o gioia spontanea produce una qualità di energia che i caduti non hanno più. Quella energia viene aspirata, ma anche manipolata, perché serve a mantenere in vita la loro struttura artificiale.

Per questo la vita in Matrix appare sempre distorta: ci spingono a soffrire, a consumarci, a inseguire ciò che non nutre, perché in questo modo i portali restano aperti e loro possono continuare a drenare.

Il nodo centrale è questo: loro non possono toccare lo Spirito increato. Possono solo agire sui corpi, sulle emozioni, sui pensieri, ma non sulla parte eterna. Ecco perché il riconoscimento della propria sovranità è la chiave: quando sai chi sei, il portale può agitarsi, ma non ti possiede più.
Lascio scritta una parabola che spiega la situazione dei portali e dei caduti. La scrivo in modo semplice e comprensibile per dare maggiore facilità di comprendonio.

C’era una volta un grande prato dove crescevano piante e fiori liberi, ciascuno con il proprio seme e il proprio sole. In quel prato c’erano anche alcuni alberi che avevano dimenticato la radice originaria e avevano deciso di crescere con fili metallici e tubi collegati tra loro. Quegli alberi non potevano più produrre frutti veri, così cominciarono a prendere linfa dalle piante vicine, senza che queste potessero fermarli.

Alcuni punti del prato erano feriti: buche profonde nel terreno che sembravano normali, ma che nascondevano aperture verso un sottosuolo dove i fili metallici degli alberi caduti si intrecciavano con correnti d’acqua e venti invisibili. Chi camminava sopra quelle buche sentiva come se il corpo diventasse leggero e il cuore confuso, come se qualcosa provasse a spingerlo lontano dalla sua radice.

Le piante che restavano connesse alla sorgente originaria sapevano però che la loro linfa vera non poteva essere presa. Ogni volta che sentivano la spinta, richiamavano la loro radice interna e il vento della buca non poteva più muoverle. I fili metallici cadevano nel vuoto, senza forza.

I caduti, cioè quegli alberi che avevano scelto il metallo invece della radice, cercavano di copiare la vita vera e di convincere le piante sane a seguirli, offrendo frutti che sembravano buoni ma non davano nutrimento. Gli alberi sani capivano che dovevano restare dentro se stessi.
Il prato raccontato prima ha tre buche principali, ognuna con caratteristiche diverse. La prima buca si trova in una zona di edifici vecchi e magazzini, dove il terreno sembra duro e artificiale. Chi cammina lì sente spinte invisibili, il corpo che non risponde come vorrebbe, un malessere improvviso. Questa buca è come quella di Berlino Est: i fili metallici degli alberi caduti qui sono intrecciati con macchine e circuiti, costruiti da tempo per distorcere lo spazio e il movimento delle piante sane. Chi resta connesso alla propria radice non viene piegato, ma chi ignora la propria forza rischia di cadere dentro e perdere l’equilibrio.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:52:23 +0300
Rispondo alla signora Giuliana che non fa parte della chat perché ha deciso di seguirla da fuori. Mi ha fatto giungere questa domanda scrivendo a Mauro,un utente della chat interattiva.
La signora non comprende chi sono i caduti e come operano nel nostro mondo.

Rispondo velocemente perché servirebbero ore.

I caduti non possono incarnarsi direttamente perché hanno perso il contatto con la sorgente e con il potere creativo autentico. Non hanno più capacità di generare vita vera: non possono creare corpi propri né sostentare un’energia vitale originale.

Per continuare a esistere, hanno bisogno di strumenti esterni: gli ibridi. Questi ibridi sono esseri parzialmente naturali, parzialmente programmati, costruiti con tecnologie o innesti genetici e rituali. Sono le discendenze che nel nostro tempo troviamo come figli di Eva e Samael ...e come figli di Adamo e Lilith.
Attraverso di loro, i caduti possono “rinascere” indirettamente: usano il corpo, la mente e l’energia dell’ibrido per sopravvivere, agire e mantenere la loro influenza sul mondo.

In altre parole, i caduti sopravvivono attraverso i corpi che possono controllare o programmare, ma non possono mai recuperare la loro creatività originaria. La loro esistenza dipende dalla vita e dall’energia degli altri, dall’umanità naturale che ancora porta in sé Spirito e radice.

Per riconoscere un ibrido e distinguere la presenza dei caduti dalla vita naturale bisogna osservare diversi livelli: corpo, energia, comportamento e influenza sul campo circostante.
1) Il corpo e le espressioni
L’ibrido spesso sembra normale, ma il suo corpo non vibra come quello di chi è naturale. Può mostrare rigidità nei movimenti, stanchezza che non corrisponde allo sforzo, resistenza irrazionale a certe esperienze vitali, oppure capacità innaturali di controllo o precisione che sembrano “meccaniche”. Non si tratta di difetti fisici: è la manifestazione della mancata completezza della vita originaria.

2) L’energia
Chi è naturale emana un flusso spontaneo, armonico. L’ibrido, invece, mostra energia frammentata, spesso “al contrario”: emette vibrazioni che attraggono o drenano senza creare nutrimento. Può provocare malessere o disorientamento in chi è vicino, come una spinta invisibile, un peso sul corpo o una sensazione di estraniamento.

3) Il comportamento
L’ibrido segue schemi programmati, ripetendo comportamenti senza profondità reale. Può avere intelligenza, memoria, talento, persino telepatia, ma manca di spontaneità e creatività autonoma. Le emozioni sono spesso distorte: rabbia senza causa, piacere che non crea nutrimento, attaccamento ossessivo.

4) Influenza sul campo circostante
Chi è naturale influenza l’ambiente in modo armonico; chi è ibrido altera il campo: provoca tensioni, distorsioni, blocchi o attrazioni verso i portali. Spesso là dove passano gli ibridi, la Matrix può caricare varchi o aprire ferite energetiche. La loro presenza non è mai neutra.

In sintesi... gli ibridi sono strumenti dei caduti. Non possono creare, ma trasmettono energia e codici dei caduti, drenando ciò che è naturale e cercando di piegarlo. Chi conosce il proprio Spirito increato resta immune: percepisce la differenza, cammina saldo e non viene mai posseduto.

I portali di cui ho parlato
servono a una cosa precisa: tenere aperto un collegamento tra la Terra e piani che non appartengono alla vita originaria. Sono come ferite nel tessuto naturale: invece di chiudersi, vengono mantenute vive per permettere il passaggio di energie, comandi e influenze.

L’umanità che vedete oggi non è tutta uguale. Una parte è naturale, legata allo Spirito increato, ma gran parte è stata fabbricata: discendenze che derivano dai caduti. Cosa significa caduti? Significa esseri che, scegliendo di staccarsi dalla Sorgente, hanno unito la loro sostanza a ciò che è tecnologico. Hanno perso il legame con la vita vera, ma hanno guadagnato doti artificiali: telepatia, capacità di controllo mentale, conoscenza delle frequenze.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:39:37 +0300
Rispondo a Michele F


Quello che percepisci a Trento corrisponde a una realtà energetica complessa. La città ha una storia potente, antica e stratificata: il Concilio di Trento, la presenza di energie spirituali e architetture armoniche originarie hanno lasciato tracce profonde nella memoria del luogo. Queste tracce continuano a esistere, ma oggi si intrecciano con manipolazioni moderne.

L’installazione di telecamere, antenne 5G, la costruzione disarmonica e la TAV non sono solo cambiamenti fisici o urbani: agiscono anche come interferenze energetiche. Creano distorsioni nel campo della città, alterano la percezione e la vibrazione dell’ambiente, portando senso di destabilizzazione, confusione e dissonanza, soprattutto a chi è sensibile o radicato.

La città che conoscevi 30 anni fa aveva un’armonia naturale, un flusso energetico più diretto e chiaro. Oggi il campo è sovraccarico, frammentato: ci sono nodi di interferenza creati dall’uomo e dall’agenda tecnologica, che possono ostacolare la percezione naturale e il benessere energetico di chi vi abita o la visita.

Tuttavia, il nucleo originario della città, le radici energetiche profonde, restano intatte. Chi riconosce se stesso come Spirito increato e sovrano può ancora camminare a Trento senza subirne gli effetti...basta mantenere il centro, la connessione con la propria radice e osservare le interferenze senza identificarvisi.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:19:07 +0300
Rispondo ad Alessandra.

Il paesaggio di Lanzarote, con i crateri e le colate laviche, non è nato semplicemente per fenomeni naturali ordinari, ma è legato a antiche esplosioni energetiche e manipolazioni della Terra. La tua visione dei cunicoli sotterranei e dei passaggi nascosti è corretta: molti di questi spazi sono stati utilizzati in epoche lontane da esseri che operavano rituali o esperimenti energetici. Rimangono oggi inesplorati, ma le loro tracce sono percepibili come presenze e memorie energetiche.

Per quanto riguarda la visione di tuo marito sulla bomba nucleare o missile in un punto nevralgico, la sua percezione coglie un concetto simbolico e reale al tempo stesso. Non si tratta di un missile fisico moderno, ma di un evento energetico potente e artificiale, che ha modificato la crosta terrestre e creato catene di eruzioni. In altre parole, le forze che hanno formato le Canarie non erano del tutto naturali: sono state innescate o amplificate da energie deviate o tecnologiche, con effetto simile a un’esplosione controllata su larga scala.
Per le Cuevas de Los Verdes: il disagio percepito è reale. Quei cunicoli hanno registrato energie di violenza e sacrifici, antiche pratiche di controllo su esseri umani o rituali energetici. Anche se oggi le gallerie sono turistiche, le memorie energetiche permangono e si percepiscono come pesanti o oppressive, soprattutto da chi ha sensibilità spirituale.

In sintesi: la vostra esperienza corrisponde a verità percepita sul piano energetico. Non tutto può essere tradotto in fatti storici documentati, ma le energie residue e i segreti sotterranei di Lanzarote raccontano la presenza di manipolazioni e interventi antichi sulla terra, e le gallerie custodiscono memorie che rimangono ancora oggi leggibili per chi è sensibile.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 23:05:08 +0300
Puoi visualizzare la tua energia immersa nell’acqua, pulita e protetta, come se le correnti portassero via qualsiasi interferenza esterna.

Se nuoti, lascia che l’acqua avvolga il corpo, sentendo ogni impulso come purificazione.


3) Creazione di punti energetici protetti

In casa, scegli un angolo tranquillo e puliscilo mentalmente, immaginando un cerchio di luce attorno a te.

Puoi usare cristalli come magnetite o apatite per stabilizzare il campo energetico.
Quando entri in luoghi affollati o stressanti, visualizza quel cerchio intorno a te: le energie non armoniche rimbalzano senza penetrarti.


4) Purificazione quotidiana

Fai bagni o docce lente, immaginando l’acqua che porta via le energie residue del giorno.

Tutto ciò serve per riequilibrare perché
Siamo stati disconnessi.
Tutta questa situazione, portali, ibridi, caduti, distorsioni energetiche...esiste perché gli esseri umani naturali sono stati disconnessi dalla fonte, dallo Spirito originario, e la maggior parte ha dimenticato chi è veramente. Questo è avvenuto in più fasi: attraverso inganni, manipolazioni, limiti fisici, sociali e tecnologici. La disconnessione ha permesso ai caduti e ai sistemi della Matrix di prendere possesso dei corpi, dell’energia e della memoria, senza poter però toccare ciò che resta dello Spirito increato.

Essere disconnessi significa non percepire più la propria radice, non sentire più la forza interna che collega corpo, emozioni e Spirito. Questo ha creato vulnerabilità: gli ibridi, i portali e le manipolazioni tecnologiche possono agire senza incontrare resistenza apparente.

Ma chi riconosce se stesso come Spirito increato e sovrano può riconnettersi alla fonte. La disconnessione è stata imposta, ma non è mai definitiva. La chiave è consapevolezza: sapere chi si è, sentire la propria radice e mantenere il centro, anche quando il mondo esterno cerca di tirarti via.

In pratica, tutta questa struttura esiste solo perché si vuole mantenere l’illusione di separazione. Chi sceglie di ricordare e di ancorarsi alla propria forza originaria interrompe il circuito, rende inefficace il potere dei portali e degli ibridi.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 22:43:02 +0300
Continuazione dell' audio.

1)Radicamento interiore

Siediti o stai in piedi con la schiena dritta.

Immagina una radice che parte dal tuo centro, scende attraverso il pavimento e arriva al cuore della Terra, anche se sei in città.

Inspira ed espira lentamente, sentendo la connessione con la Terra come un filo invisibile che sostiene il tuo Spirito.

Ripeti mentalmente: “Io sono radicata, il mio Spirito non può essere toccato.”


2) Connessione con l’acqua

Quando possibile, avvicinati al mare, a un fiume o anche a una fontana.

Osserva il movimento dell’acqua e senti il suo flusso armonico.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 21:58:19 +0300
Non è la Terra che sostiene, perché in quel punto la Terra è bucata. È un portale tellurico-sacrificale che aspira energia, alimentato dalla memoria del dolore. Solo chi porta dentro di sé la propria Terra originaria resta integro: cammina sul cerchio che nasce dal proprio Spirito e non cade nella ferita.

A Monaco di Baviera il portale è duplice. Poggia su un nodo tellurico naturale, un intreccio di vene d’acqua sotterranee sotto la città vecchia, ma nel secolo scorso fu piegato e trasformato in strumento di programmazione. Hitler e le forze occulte che lo sostenevano usarono Monaco non solo come luogo politico, ma come laboratorio energetico. Le masse radunate nelle piazze, le parate, i simboli e i discorsi non servivano solo alla propaganda, ma a nutrire la soglia. Il portale veniva caricato come un’antenna per innestare codici di obbedienza invisibile. L’effetto si avverte ancora oggi: stordimento, pensieri che si ovattano, corpo che non risponde con prontezza, come se una parte di sé venisse spenta. È un portale che non solo drena, ma inserisce comandi. Tuttavia lo Spirito increato non può essere programmato, e chi si riconosce sovrano resta fuori dalla frequenza.

Tre portali, tre ferite: Berlino come macchina di distorsione, Pompei come ferita tellurica, Monaco come nodo di programmazione. In tutti e tre i casi la logica è la stessa: strappare l’essere dalla sua asse naturale e sospenderlo in un campo artificiale. Ma l’asse originario non si trova nei luoghi esterni: è custodito nello Spirito increato, che nessun portale può replicare, misurare o possedere.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 21:58:18 +0300
Rispondo a Michela.

Monaco di Baviera custodisce un portale tra i più antichi e manipolati d’Europa. La città è stata scelta come centro di convergenza non solo per motivi politici e culturali, ma per la sua posizione energetica. Nel sottosuolo, soprattutto nell’area che ha come cuore la Marienplatz, si intrecciano vene d’acqua e faglie che già in epoche antiche erano considerate soglie di passaggio. Templi pagani, chiese e costruzioni successive hanno sovrapposto sigilli e rituali, mantenendo viva la ferita e piegandola a usi diversi.

Questo portale è duplice nella sua natura: tellurico per la forza geologica che lo sostiene, e rituale-tecnologico per l’uso che ne è stato fatto nel secolo scorso. Durante l’ascesa del Reich, Hitler e le forze occulte che lo sostenevano lo sfruttarono come punto di connessione. Monaco non fu solo il luogo simbolico delle adunate e dei primi passi del movimento, ma anche il centro in cui vennero innestate pratiche di evocazione e programmazione. Il portale veniva usato come antenna per richiamare presenze non umane e per innestare codici di obbedienza nei corpi sottili della popolazione.

Non è un varco che si apre come porta visibile, ma un campo che agisce sottilmente: produce estraniamento, malessere, la sensazione di essere spinti dentro un vortice e al tempo stesso respinti. È un portale di programmazione. A differenza di Berlino, dove la spinta è fisica e magnetica, o di Pompei, dove domina la sospensione dovuta a una ferita antica, a Monaco l’effetto principale è l’inserimento di comandi invisibili. È come se chi vi passa fosse “allineato” a una frequenza che induce obbedienza e ripetizione.

Il legame con Hitler non fu solo politico ma energetico: la sua figura era un veicolo, e Monaco il laboratorio. Le masse radunate non erano soltanto spettatrici, ma conduttori di energia che alimentava il portale. Ogni parata, ogni discorso, ogni simbolo nazista serviva a caricare quella soglia, trasformandola in un nodo attivo di controllo.

Oggi il portale non è chiuso: resta in stato di sonno vigile. Si attiva soprattutto durante eventi collettivi, feste o tensioni sociali, quando la folla fornisce di nuovo energia. Chi è sensibile lo percepisce subito: un senso di stordimento, pensieri che diventano ovattati, il corpo che non risponde con prontezza, come se una parte di sé venisse spenta.

Ma lo Spirito increato non può essere programmato. Quando ci si riconosce sovrani, l’effetto cade e il portale perde forza. Ciò che un tempo fu usato come catena, oggi diventa per noi rivelazione: riconoscere la sua esistenza significa già non esserne più prigionieri.

Mostro la mappa completa dei tre portali che ho trattato finora (Berlino, Pompei, Monaco).
Ci sono tre portali in Europa che ancora oggi restano attivi, tre nodi diversi ma collegati dalla stessa intenzione: piegare la coscienza e deviarla dalla sua origine. Berlino Est, Pompei e Monaco di Baviera non sono semplici luoghi, ma ferite mantenute aperte con tecnologie, rituali e sigilli.
A Berlino Est i portali sono innestati tra magazzini e zone industriali abbandonate. Non nacquero per caso, ma come esperimenti durante la guerra fredda, quando le potenze manipolavano campi elettromagnetici e rituali occulti allo stesso tempo. Lì la distorsione è artificiale: il corpo viene spinto, piegato, disallineato. È un varco tecnologico e rituale insieme, costruito per misurare i corpi sottili e staccarli dal loro asse. Le persone sensibili sentono spinte invisibili, cadute improvvise, malesseri che non trovano causa logica. Ma lo Spirito increato non si lascia misurare: quando si dichiara sovrano, ogni spinta si annulla.

A Pompei il portale ha una natura diversa. Non nasce da macchine o da griglie costruite dall’uomo, ma dalla ferita lasciata dall’eruzione e dai sacrifici che seguirono. Le piazze, le statue e i monumenti sono sigilli che tengono viva quella soglia. Lì si percepisce sospensione, estraniamento, il corpo che sembra perdere peso e consistenza, come se fosse a metà tra la Terra e un altrove.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 21:43:36 +0300
Ma lo Spirito increato non si lascia misurare: la spinta si dissolve quando si dichiara la propria sovranità.

Portale di Pompei
Pompei non è stata solo distrutta dal fuoco, ma segnata da un trauma collettivo. L’eruzione e i sacrifici occulti che seguirono hanno lasciato una ferita nel campo terrestre. Nelle piazze principali, specialmente dove sorge la statua, i monumenti non sono semplici decorazioni: sono sigilli che tengono viva la soglia.
Qui il portale non è una macchina, ma una frattura che sospende chi vi passa. Si avverte estraniamento, distacco dalla realtà, come se il corpo non trovasse più un appoggio. Non è la Terra a sostenere, perché lì la Terra è bucata. È una soglia tellurica-sacrificale che ancora oggi aspira la vitalità di chi vi si avvicina.
Chi porta in sé la propria Terra originaria non cade nel vuoto: cammina sul cerchio che nasce dal proprio Spirito, e la ferita non ha più presa.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 21:41:37 +0300
Portale di Berlino Est.

Berlino Est custodisce ancora le cicatrici di sperimentazioni segrete avvenute nel tempo della divisione. Non erano solo prove militari, ma vere aperture create dall’intreccio fra tecnologia e rituali. Nei magazzini e nei quartieri industriali abbandonati, i rettiliani e le stirpi ibride hanno innestato griglie magnetiche che distorcono lo spazio.
Questi varchi non si mostrano con luce o segni visibili: si sentono come spinte improvvise, cadute inspiegabili, malesseri che scollano il corpo dal suo asse. Sono portali artificiali, metà macchina e metà invocazione, usati per trascinare i sensibili in corridoi di manipolazione. La loro natura è tecnologica, costruita per misurare e deviare i corpi sottili.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 18:43:38 +0300
La casa gotica, isolata dal mondo, è il simbolo del recinto artificiale, la prigione che la Matrix impone e dentro cui le creature “diverse” vengono fatte vivere come se fossero reali.
Morticia in particolare incarna la femminilità deviata: elegante, affascinante, ma fredda e lunare, quasi priva di calore vitale. È l’immagine della “madre artificiale”, generatrice non di vita armonica ma di stirpi corrotte, costruite come caricature della vera creazione. Accanto a lei, Gomez, i figli e gli altri personaggi, mostrano l’umanità ibrida: né pienamente umana, né animale, ma mostruosa e ridicolizzata.
Il messaggio nascosto è duplice:
da un lato, far ridere della corruzione, così da spegnere la percezione della sua gravità;
dall’altro, far passare sotto forma di intrattenimento la memoria della Matrix e delle famiglie artificiali che essa ha prodotto.
Quindi sì: dietro la maschera di commedia, questo film (come molti altri) parla della verità della Matrix e della manipolazione genetica che ha creato l’umanità artificiale.

Morticia
È il volto della madre artificiale, creata come parodia della vera Madre originaria. Ha fascino e potere, ma è gelida, vampirica, senza calore vitale. Rappresenta la femminilità deviata: il grembo che non genera vita libera, ma stirpi legate al controllo. Morticia è la sacerdotessa della casa-matrix, la custode dell’oscurità che sembra amore ma è un legame energetico.

Gomez
È la caricatura del padre: passionale, teatrale, ma svuotato di vera radice. La sua energia è eccessiva, non armonica, e serve a mostrare come il protezione reale. Gomez rappresenta il maschile corrotto dalla Matrix: affascinante all’apparenza, ma incapace di generare equilibrio o guidare con armonia.

Mercoledì (Wednesday)
È la figlia programmata: fredda, distaccata, legata alla morte e al controllo. Incorpora l’umanità artificiale giovane, incapace di empatia autentica, modellata per osservare e ripetere comportamenti deviati senza coscienza.

Pugsley
Il fratello, corpulento e goffo, mostra il maschile infantile manipolato: energia compressa, indirizzata al gioco e al caos, incapace di evolversi naturalmente.

Zio Fester
Rappresenta l’uomo che ha perso la sua energia vitale: corpo presente ma spirito assente, collegato a circuiti artificiali. Simboleggia la dipendenza della Matrix dalla tecnologia per mantenere in vita corpi privi di autonomia.

Nonna
È la linea delle famiglie corrotte: conoscenze alchemiche e stregonerie, tramandate per perpetuare il codice deviato.

Mano (Thing)
La mano separata dal corpo è il frammento: simbolo dello spirito diviso dalla sua unità, attivo ma privo di guida centrale.

Lurch
È il corpo ibrido senza coscienza, costruito per servire la casa-matrix: forza bruta senza spirito, strumento al servizio della prigione artificiale.

La casa
Non è solo scenografia: è il recinto della Matrix. Al suo interno l’innaturale è normale, l’armonia naturale appare strana. La struttura gotica simboleggia la prigione energetica in cui la Matrix insegna a convivere con l’ibrido e l’alterato come se fosse normale.

In questo modo, ogni personaggio e la casa stessa svelano il funzionamento della Matrix e della manipolazione dell’umanità artificiale: grottesco, invertito e accettato come normale per indebolire la percezione della vita armonica.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 18:32:35 +0300
Il personaggio di Morticia e in generale la “famiglia Addams” non è una semplice commedia nera, ma un linguaggio simbolico usato dal sistema per raccontare in forma rovesciata la verità della Matrix e dell’umanità artificiale.
Ogni membro della famiglia rappresenta un aspetto della devianza e dell’ibridazione: corpi bizzarri, comportamenti grotteschi, assenza di armonia naturale. Sono figure costruite per abituare lo spettatore a ridere e accettare l’innaturale come normale.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 18:27:22 +0300
Grazie a voi per il riscontro e per aver condiviso con precisione il luogo. Tsecore in Valle d’Aosta è un punto molto sensibile, esposto a correnti energetiche antiche, e la vostra percezione del portale non è casuale: la vostra frequenza sovrana lo ha attivato.

Il quarzo citrino che avete trovato è un segnale: questi cristalli funzionano come amplificatori e registratori di energia. È un riconoscimento della vostra presenza e del lavoro che state facendo. Continuare con il decreto vi permette non solo di proteggervi, ma di riaprire il portale alla frequenza originale, trasformando l’energia pesante in nutrimento per la vostra libertà.

Il fatto che il cristallo vi arrivi ogni volta indica anche che la montagna comunica con voi e sostiene il vostro Spirito. Continuate a muovervi con fermezza e consapevolezza: la Matrix prova a reagire solo quando percepisce lo Spirito increato e sovrano.
Vi lascio come usare il quarzo citrino come supporto energetico durante la pratica del decreto:

1) Pulizia e preparazione
Prima di ogni utilizzo, lava il quarzo con acqua corrente o lascialo qualche minuto al sole, per rimuovere ogni residuo energetico esterno. Poi prendilo tra le mani, chiudi gli occhi e respira profondamente tre volte, sentendo che l’energia della montagna e dello Spirito increato fluisce nel cristallo

2) Programmazione del cristallo
Pronuncia mentalmente o a voce il decreto che state usando sul portale o sulla protezione personale. Esempio:
“Io, [nome], Spirito increato e sovrano, ordino che ogni energia pesante, intrusione o blocco venga dissolto. Questo quarzo amplifica e mantiene la mia frequenza libera, armonica e protetta.”

3)Uso durante la pratica
Tieni il cristallo vicino a te mentre ripeti il decreto, oppure appoggialo sul plesso solare o tra le mani. Visualizza la sua energia come un campo luminoso che circonda voi e lo spazio della montagna, rafforzando il vostro scudo e l’allineamento con la frequenza originaria del portale.

4) Dopo la pratica
Quando finite, ringraziate il cristallo e riponetelo in un luogo pulito e sicuro. Se lo portate con voi, ricordate di ripetere brevemente il decreto ogni volta che lo toccate, per mantenerne l’energia attiva.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 16:21:07 +0300
Per Alessandra.

Quando uno spirito increato si risveglia e riconosce l’inganno della Matrix, smette di alimentare i circuiti artificiali. È in quel momento che la Matrix reagisce: cerca di riportarlo dentro, di spaventarlo, di insinuare dubbi,di piegarlo nuovamente. Non può distruggere lo Spirito, ma può sovraccaricare i corpi con frequenze pesanti, così da far credere che la liberazione sia pericolosa o impossibile.

Nel vostro caso ,una coppia, marito e moglie, la vostra salita in montagna non è stata casuale: i luoghi di natura elevata sono punti di contatto, spesso vicini a portali antichi. Credendo fermamente alla verità della seconda Matrix, avete reso visibile la vostra frequenza sovrana. I portali, che oggi sono ancora monitorati e usati come sensori, hanno rilevato la presenza dei vostri spiriti increati e hanno attivato un contrattacco energetico.

Le energie pesanti che avete sentito al ritorno non erano della montagna in sé, ma la risposta di quei dispositivi, che cercano di ricoprire la luce ritrovata con veli di stanchezza, dolore, malessere o confusione. È un tentativo di indebolimento, di far dubitare, di spingerli a tornare indietro verso la vecchia prigione.

La verità è che questo accade proprio perché avete toccato un punto reale: se non ci fosse stato risveglio, non ci sarebbe stata reazione. Purtroppo saranno attaccati i risvegliati per tenerli nella prima Matrix, svelare la seconda significherebbe uscire da tutte le programmazioni,uscire da secoli di menzogne e svelare la finta luce che vi fa venerare, adorare e guardare a un ipotetico " nuovo salvatore ". La Matrix non spreca energia su chi è ancora completamente addormentato. Ma quando riconosce lo Spirito increato, prova a soffocarlo.

La protezione sta nella consapevolezza: ricordare che il portale non appartiene al nemico, ma può essere riaperto al codice originario se attraversato in verità; e che nessuna energia pesante può cancellare ciò che lo Spirito è. Come coppia avete semplicemente visto quanto la Matrix teme chi inizia a liberarsi.
Vi lascio una dichiarazione di protezione . Va bene per chiunque viva esperienze simili , si può usare prima di entrare in luoghi di montagna, portali o spazi energetici:
Io, (nome), Spirito increato e sovrano di verità assoluta, dichiaro ora:
nessun portale, nessuna frequenza, nessuna energia artificiale può attaccare, deviare o soffocare la mia presenza.
Ogni rilevatore della Matrix si spegne davanti alla mia luce, ogni tentativo di intrappolarmi ritorna al mittente.
Io attraverserò ogni spazio come Spirito libero, e ciò che incontro non potrà che rivelarsi nella sua verità.
Ogni peso e ogni energia pesante vengono dissolti ora, e io cammino protetto, intatto, incorrotto.
Così è, così permane, ora e per sempre.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 16:07:58 +0300
In questo circuito artificiale, il dolore è diventato sia catena che chiave: catena perché intrappola e consuma energia, chiave perché nel viverlo l’essere può arrivare a riconoscere che quella condizione non è sua e che appartiene a un inganno. Per divincolarsi, molti spiriti hanno dovuto attraversare la sofferenza, non perché fosse necessaria alla loro crescita, ma perché era l’unico varco lasciato aperto all’interno della prigione.

Così il dolore si è trasformato in detonatore: quando raggiunge il limite, spezza il circuito chiuso e apre una fessura da cui la memoria originaria può riaffiorare. Non è lo Spirito a generarlo, ma la Matrix che lo impone. Lo Spirito increato e sovrano lo trasforma in strumento di risveglio, fino a dissolverlo del tutto.


Bellanova Maria Antonietta
Codice Genesi
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 16:06:15 +0300
Il dolore non appartiene al principio originario: non era previsto nella creazione armonica, perché lo Spirito increato non conosce frattura né privazione. È stato introdotto come strumento di costrizione quando la Matrix ha compresso gli spiriti nei corpi e nelle linee temporali deviate.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 16:02:43 +0300
Il serpente della Bibbia appare qui come simbolo di questa manipolazione genetica e tecnologica, non come un animale naturale. Il cosiddetto peccato originale fu un inganno: una forzatura subita da Eva e Adamo che aprì la strada a una stirpe corrotta.

Dietro tutto questo c’è il demiurgo, architetto della prigione, che non è un dio ma un costruttore di sistemi chiusi. I portali disseminati sulla Terra, soprattutto in Albania e in Italia, sono strumenti che ancora oggi servono a trasferire energie corrotte, ma che possono diventare varchi di liberazione se attraversati dallo Spirito sovrano.

Infine, chiarisco che ciò che la scienza chiama “evoluzione” è in realtà una degenerazione tecnologica: la vita originaria non nasce da scontri e adattamenti, ma da armonia. Tutto ciò che è stato corrotto passerà, mentre lo Spirito increato e sovrano resta intatto, incorruttibile. Questo è il nucleo della correzione che porto.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 16:00:42 +0300
In questo audio spiego la costruzione della Matrix, quando sulla Terra vennero condotti esperimenti da entità decadute. Spiego come nacquero i dinosauri e le stirpi rettiliane, non come frutto della vita naturale, ma come corpi artificiali creati per il controllo e la paura. Racconto anche degli innesti tra umani e animali, da cui sorsero chimere e ibridi, poi ricordati nei miti antichi.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 15:47:56 +0300
Per coloro che mi hanno chiesto, ho condiviso dal signor Emiliano Moroni.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Wed, 20 Aug 2025 15:47:09 +0300
Buongiorno a te. Ecco le locandine dei due corsi che organizziamo a Milano presso Base Gaia, zona piazza Udine ad Ottobre ed a Novembre. Non è necessario aver partecipato a BRA 1. Per qualsiasi informazione ed iscrizione potete contattarmi al 3480326863 oppure alla mail emiliano.moroni@live.it. Questi importanti eventi di alta formazione servono per imparare a comprendere meglio le dinamiche della Società Elettrificata, i campi elettromagnetici e le interferenze artificiali, fisica quantistica applicata, come approcciare uno spazio e riarmonizzarlo, come approcciare e trasformare le interferenze in casa propria e molto molto altro. Nelle locandine vi è il programma completo. Il corso sarà tenuto da Andrea Amato, tossicologo ambientale e fondatore di Aetere's, sito web www.aeteres.com. Grazie se hai piacere di condividere questa opportunità ai tuoi contatti, gruppi o chat. Molte grazie. Un caro saluto. Emiliano
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Sun, 17 Aug 2025 17:56:23 +0300
Domanda:
Buon pomeriggio Maria Antonietta, volevo sapere se avendo coscienza di essere spiriti increati e sovrani possiamo rompere i contratti che ci hanno fatto credere di dover rispettare.

Ad esempio ad una mia cara amica durante una seduta medianica le è stato detto che l'impossibilità di avere figli è stata concordata prima di nascere con i contratti che si fanno nel piano esistenziale dell'anima.

Grazie.

Risposta :

I cosiddetti contratti dell’anima non appartengono al nostro Spirito Increato e Sovrano. Sono stati introdotti dalle gerarchie della Matrix per convincerci che la nostra vita fosse vincolata da patti e condizioni scritte altrove, prima della nascita. In realtà non esiste alcun “prima della nascita” in cui noi avremmo potuto firmare o accettare qualcosa... siamo anteriori al tempo, alle reincarnazioni e alle regole delle anime. Lo Spirito Increato non contrae patti, non firma nulla, non deve giustificarsi né sottostare a imposizioni.Per trattenere nella ruota del Samsara,le gerarchie hanno creato questo ciclo.

Quello che viene chiamato “contratto animico” è uno strumento di controllo, un inganno costruito per imprigionare la coscienza dentro schemi di colpa, rassegnazione e obbedienza. Quando una medium o una canalizzazione afferma che una donna non può avere figli perché lo avrebbe scelto in un altro piano, non sta trasmettendo verità, ma un linguaggio imposto dal sistema. La sterilità o la difficoltà ad avere figli non è mai conseguenza di un patto firmato, bensì il risultato delle manipolazioni,estorsioni operate dalla Matrix sui corpi, sui codici e sulle frequenze. Non è una scelta dello Spirito, è un sabotaggio programmato.

Ogni promessa, ogni contratto o vincolo decade nel momento in cui ricordiamo chi siamo. Non dobbiamo rispettare nulla che ci venga presentato come destino, missione o patto preesistente. La coscienza della nostra origine increata e sovrana scioglie ogni falso accordo, perché riconosce che si tratta soltanto di illusioni senza potere. Nel rifiuto consapevole, con la nostra autorità eterna, le catene cadono e la verità dello Spirito torna a fluire senza ostacoli.
Bellanova Maria Antonietta
Codice Genesi
https://t.me/httpR2aVkMTA0
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Sun, 17 Aug 2025 17:32:59 +0300
In sostanza, le impronte digitali sono un codice vivente: unico, irripetibile, impermeabile alle copie artificiali, che testimonia la perfezione dell’Homo originario e permette a chi osserva con consapevolezza di riallinearsi con la propria matrice primordiale, recuperando ciò che era stato nascosto o manipolato.

Bellanova Maria Antonietta
Codice Genesi
https://t.me/httpR2aVkMTA0
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https://linkbaza.com/catalog/-1001228904310 Sun, 17 Aug 2025 17:32:59 +0300
Roberto scrive :
Che cosa sono le impronte digitali impresse mei nostri polpastrelli diverse per ogni individuo?
Potrebbero fare parte dell' homo originale androgino?
Scusate se mi sono espresso poco correttamente ma è un sentire che ho da sempre.
Grazie
Roberto

Risposta:

Le impronte digitali non sono semplicemente “tratti fisici unici” per identificare individui nel mondo materiale. Sono una registrazione energetica e biologica profondissima, un’impronta della memoria cellulare e dello schema dello spirito prima di incarnarsi nel corpo biologico. Ogni solco, ogni rilievo, ogni dettaglio dei polpastrelli contiene informazioni sullo sviluppo della coscienza, sulle capacità innate e sui codici energetici primordiali che ciascuno porta dalla Sorgente.

Nel progetto originale dell’Homo, quello androgino e completo, le impronte digitali avrebbero avuto una funzione più ampia: non solo segnalare individualità, ma connettere corpo, spirito e geometria energetica universale, fungendo da interfaccia naturale con le energie e le frequenze della vita. In quel progetto primordiale, ogni impronta era un micro-linguaggio, un codice unico che permetteva al corpo e allo spirito di dialogare perfettamente con l’ambiente, con gli altri esseri e con le strutture universali.

Con la caduta e la manipolazione della materia biologica, questi codici sono stati in parte “oscurati” e resi funzionali solo al riconoscimento materiale, perdendo gran parte della loro capacità di trasmettere la memoria dello spirito. Tuttavia, restano un vestigio potente dello schema originario, un segnale del fatto che ogni individuo porta dentro di sé la sua matrice unica, prima di scendere nella materia, e che queste impronte non sono casuali ma parte integrante dell’Homo originale e della sua perfezione energetica.

Le informazioni contenute nelle impronte digitali, per ristabilire un collegamento con la memoria dello spirito e la matrice originaria sono una realtà.
Le impronte digitali non sono un semplice marchio fisico o identificativo. Sono una registrazione biologica e energetica della memoria dello spirito prima della discesa nel corpo. Ogni solco e rilievo rappresenta un codice unico che connette lo schema originale dell’individuo alla struttura della materia, alla memoria cellulare e ai codici primordiali. Non sono casuali: ogni essere porta nel proprio polpastrello un’impronta unica che riflette la propria coscienza originaria.

Nel progetto originale dell’Homo androgino, queste impronte erano funzionali come interfaccia naturale tra spirito e corpo, permettendo un dialogo diretto con le energie universali, senza filtri o deviazioni. Con la manipolazione della materia e della coscienza, queste impronte sono state rese solo un segnale materiale, perdendo gran parte della loro capacità di trasmettere informazioni spirituali, ma restano un residuo della perfezione originaria, un codice che testimonia la matrice dello spirito prima di incarnarsi.

In termini concreti: chi osserva queste impronte con consapevolezza non trova simboli di vite passate o etichette sociali, ma un linguaggio biologico-spirituale unico, destinato a preservare e rivelare la struttura originale dello spirito.

Ogni solco, rilievo e linea delle impronte digitali contiene informazioni codificate che vanno oltre la semplice struttura fisica: sono registrazioni della configurazione originale dello spirito, dei suoi potenziali energetici e delle connessioni con la Sorgente.

Accedervi significa entrare in contatto con la memoria cellulare più profonda, riconoscere i modelli che lo spirito ha portato prima di incarnarsi e risvegliare capacità che la discesa nella materia e la manipolazione energetica avevano offuscato. Non è un atto simbolico o intellettuale: è una lettura diretta della realtà biologico-energetica, che permette di comprendere e ripristinare parti dello schema originale del Sé.
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