Лента постов канала la fionda📘 (@lafionda) https://t.me/lafionda La fionda è una rivista e un blog aperto. È lo strumento di chi si ribella all’oppressione. https://www.lafionda.org/ ru https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 19 Aug 2025 16:14:47 +0300
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Se no?
Di Marco Travaglio

A leggere le nostre gazzette, si direbbe che Trump e Putin attendessero con ansia le istruzioni di Zelensky e dell’Ue (o dei suoi soci più mitomani, detti anche “volenterosi”) prima di incontrarsi oggi in Alaska per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA. Le istruzioni sono perentorie: “Non decidete nulla senza di noi”. Ovvio che Trump e Putin prendano buona nota scattando sull’attenti: “Ci mancherebbe, ogni vostro desiderio è un ordine. Anzi, mandateci qualche riga in ucraino e noi firmiamo a scatola chiusa”. Questa versione fumettistica della geopolitica, basata sul manicheismo buoni/cattivi, anzi amici/ nemici, non smette di sortire effetti tragici: gli ucraini spinti 11 anni fa ad avventurarsi nella guerra civile poi sfociata nella guerra aperta con la Russia, entrambe perse in partenza. Ma anche comici: i governi che hanno perso la guerra dettano condizioni ai russi che la stanno vincendo ogni giorno di più e, già che ci sono, pure agli americani. La domanda che aleggia nell’aria quando parlano è semplice: “Se no?”.

Di solito chi lancia ultimatum con la faccia feroce e la voce grossa ha il coltello dalla parte del manico: se il destinatario disobbedisce, peggio per lui. Ma quali leve, armi di pressione, rappresaglie hanno in serbo i mitomani di Bruxelles e Kiev nel caso in cui Trump e Putin non ottemperino ai loro diktat? La linea Maginot europea si è vista alla prova dei dazi. Appena ha visto Trump nel suo golf club privato in Scozia, Ursula si è sciolta come neve al sole: “Hai detto 15%? Ma non sarà poco?”. Un budino avrebbe resistito di più. Zelensky è un presidente scaduto e sconfitto, tra l’esercito in ginocchio che tracolla su tutto il fronte e il popolo stremato che invoca una tregua purchessia e rimpiange i bei tempi della neutralità, dopo aver assaporato i balsamici effetti di quell’affarone chiamato Nato. Trump l’aveva avvisato alla Casa Bianca: “Non hai carte”. Era un consiglio da amico: i falsi amici europei lo convinsero che fosse un “agguato”. Ora, se firma la pace sul fronte attuale, passa per uno che “cede” o “regala” territori, come se si potesse cedere o regalare ciò che si è perduto (in Donbass i russi stanno già ricostruendo e tutti sanno che quella ormai è Russia, come la Crimea); e deve guardarsi le spalle da nazionalisti e nazisti “amici”, tipo Azov. Se non firma, condanna altri ucraini a morire senza sapere perché: l’ha ammesso lui stesso di non poter recuperare i quei territori. E intanto ne perderà altri, perché Trump un’arma di pressione ce l’ha: appena chiude il rubinetto delle armi, Zelensky alza bandiera bianca. Che non è l’inevitabile “pace sporca” oggi rifiutata: è la resa senza condizioni.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 15 Aug 2025 19:08:10 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1956248326145552468?t=A5HcKAkqZrSBH5oG0lAtyg&s=19

Vi rendete conto?
A stretto giro si incontreranno #Putin e #Trump per provare a mettere finalmente fine alla guerra che da tre anni infuria vicino alla nostra porta di casa. Si incontrano la #Russia e gli #USA. La cosa apparentemente assurda, se ci pensate un attimo, è che all'incontro mancheranno proprio quelli che ci hanno rimesso di più. Paradossalmente, si vedranno quelli che in un modo o nell'altro ci stanno guadagnando.

Insomma, che l'#Ucraina ci abbia rimesso non c'è bisogno nemmeno di argomentarlo: è un paese distrutto, un popolo in ginocchio. Ci vorranno decenni e moltissimi soldi (in gran parte probabilmente nostri) per restituirle un barlume di dignità.

E poi non ci saremo noi, l'#UE e gli europei in generale. Noi che abbiamo avuto quella guerra quasi fuori dall'uscio di casa, noi che abbiamo impoverito i nostri popoli infliggendo sanzioni a #Mosca che in realtà stavamo pagando, noi che abbiamo perso il nostro rapporto commerciale (principalmente energetico) con i russi, noi che ora siamo costretti a comprare energia costosissima dagli statunitensi, noi che abbiamo dovuto subire l'aumento delle spese militari al 5% del PIL (a proposito, nemmeno Rutte è invitato. Per il semplice motivo che la #NATO è presente se è presente Trump. Il maggiordomo resta a casa a curare le piante), noi che abbiamo mandato giù i dazi fingendo fossero mentine.

Ci dicono che questo è un incontro preliminare e che se ne organizzerà presto un altro. Ieri mio figlio ha avuto una crisi di pianto quando gli ho detto che doveva lasciare lo scivolo e gli altri giochi sulla spiaggia: gli ho promesso che ce lo avrei riportato più tardi. Poche ore dopo era nella sua culla a dormire. Stessa dinamica. Solo che lui ha meno di due anni, si consoli: ci può stare.

Da un lato, qualcuno potrebbe rispondermi – a ragione – che in realtà non c'è nulla di strano: era una guerra per procura tra Russia e Stati Uniti e adesso quelli si incontrano per fare la pace, per tentare di farlo quantomeno. Dall'altro lato, però, non posso non registrare l'assoluta assenza di dignità da parte di tutti quelli che si sono resi semplicemente ridicoli in questi tre anni. Gente che non contava e continua a non contare assolutamente nulla, ma che ha abbaiato per tre anni come se contasse qualcosa, latrando febbrilmente la propria inadeguatezza.

E siamo costretti ancora ad ascoltarli: #Zelensky, dipinto come un democratico mentre è solo l'ennesimo autocrate, che sostiene di non voler concedere territori alla Russia. Come se si potesse concedere qualcosa che un altro si è già pappato. Se li riprenda, allora, se ne è capace. E lo faccia con le sue armi e i suoi uomini.
Gente come #KajaKallas, rappresentante della politica estera dell'Unione Europea, ovvero di qualcosa che letteralmente non esiste. Alta rappresentante, la chiamano. Figuriamoci se fosse stata bassa rappresentante.

(...)

Come faremo a raccontare questa guerra, dopo aver sostenuto che gli ucraini erano come i nostri partigiani, dopo aver affermato che lottassero per la democrazia e la libertà? Cosa scriveremo sui libri di storia, dopo aver dichiarato una guerra di civiltà, contro la barbarie dell'oscurantismo, dopo aver dipinto l'intera Russia come un paese di mostri, di cani senza alcuna ragione? Se avessimo ammesso le nostre responsabilità prima, durante e dopo il conflitto, come ad esempio chiedeva di fare Francesco, ora sarebbe più semplice perdere e trattare col nemico. Ma noi siamo stati vili fino al midollo e adesso ci attende la peggiore infamia, quella che meritiamo.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 14 Aug 2025 11:20:23 +0300
Baudrillard a Gaza: quando il dolore diventa simulacro
Salvatore Setola

Nel fitto, spesso indecifrabile universo dei post-strutturalisti francesi, Jean Baudrillard occupa una posizione solitaria, distante anni luce dal sistema solare del postmoderno. La distanza non riguarda soltanto lo stile o la terminologia, ma soprattutto la concezione del potere. Per Foucault, Lyotard o Deleuze, il potere è una forza pervasiva, capace di infiltrarsi in ogni… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/08/14/baudrillard-a-gaza-quando-il-dolore-diventa-simulacro/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 13 Aug 2025 18:58:34 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 13 Aug 2025 17:50:32 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 12 Aug 2025 11:43:57 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 12 Aug 2025 10:25:26 +0300
Genocidio: istruzioni per l’uso
Giuseppe Gagliano

Genocidio. Non lo puoi dire, ma puoi farlo. Anzi, puoi guardarlo in diretta, con i numeri che scorrono come il punteggio di una partita. L’unica differenza è che qui il risultato è sempre lo stesso: migliaia di civili uccisi, quartieri rasi al suolo, bambini sotterrati vivi.

Il gioco è noto: cambiare le parole per… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/08/12/genocidio-istruzioni-per-luso/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 12 Aug 2025 00:08:29 +0300
Anas al-Sharif. Anas al-Sharif. Anas al-Sharif.

Qualche giorno fa, il nostro direttore Fulvio Scaglione aveva registrato un video che iniziava proprio con queste parole: il nome del reporter palestinese di Gaza che lavorava per Al Jazeera e che era stato messo nella lista nera dell’esercito di Israele.

Guarda caso, poche ore fa Anas al-Sharif è stato ucciso, insieme ad altri quattro colleghi di Al Jazeera, in un bombardamento mirato delle forze armate di Israele.

Ora ci aspettiamo naturalmente un fiume di interventi di colleghi come Polito, Cerasa, Mentana, Ferrara, che sicuramente non saranno insensibili al fatto che l’esercito di Israele dal 7 ottobre 2023 abbia finora ammazzato 300 giornalisti, nell’evidente intento di cancellare qualunque forma di testimonianza di quello che sta facendo, soprattutto a Gaza, dove è stato ucciso il 90% di questi giornalisti (un numero decisamente inferiore dei 300 giornalisti è stato ucciso in Libano, Siria, Cisgiordania occupata)

#gazagenocide #journalistsarenotargets
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 16:00:41 +0300
No, la forza non cambia i confini
Umberto Vincenti

È quanto ci ha insegnato ieri l’Europa. Per bocca dell’Alta Rappresentante per la politica estera UE, Kaja Kallas, per la quale «tutti i territori temporaneamente occupati (dai russi) appartengono all’Ucraina»; e poi in una dichiarazione congiunta, sottoscritta anche dall’Italia, dove è evocato il principio normativo di diritto internazionale secondo cui «i confini internazionali non… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 15:19:30 +0300
“Vi affido la Palestina”: il testamento di Anas Al-Sharif
Redazione

Poche ore prima di essere barbaramente ucciso, il giornalista palestinese Anas Al-Sharif ha scritto una lettera testamentaria. Era destinata alla sua famiglia, alla sua terra, alla sua patria. Valgano le sue invocazioni per tutti noi, in segno di pietà e partecipazione, contro la barbarie di cui è vittima il popolo palestinese: «un’oscenitàContinua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 15:17:25 +0300
La destra al potere e le sue complicità con le politiche terroristiche del governo israeliano
Enrico Grazzini

Il governo di Giorgia Meloni e gli intellettuali di destra dovrebbero rispondere della loro complicità ideologica e morale con il terrorismo di fronte al tribunale della coscienza pubblica. Perché sono colpevoli di complicità ideologica con il terrorismo? Per le argomentazioni con cui hanno giustificato il massacro di decine di migliaia di esseri umani da… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 13:58:26 +0300
🟥 Elezioni Regionali in arrivo

Giunti in pieno agosto a constatare la crisi del turismo balneare va ricordato che nessun paese può arricchirsi con il turismo, specie se distrugge la propria industria e i settori produttivi.

Nel frattempo in Toscana mancano 2 mesi alle elezioni e l'attuale presidente Giani sarà il candidato del csx e M5S.
Prima di tuffarsi nelle strategie elettorali, prove tecniche di "campo largo" e altri equilibrismi, gli elettori toscani dovrebbero conoscere quale idea di sviluppo incarna l'attuale governo della regione, ascoltando lo stesso Giani durante l'abbattimento delle ciminiere della ex centrale Enel Piombino, nell'ottobre 2024.

"Meno industria, più turismo", è il folle programma economico delle forze politiche che hanno governato fino ad oggi e si presentano per governare per altri 5 anni una regione con un importante tessuto industriale, da diversi anni gravemente a rischio. I toscani saranno disponibili ad accettare un futuro di ulteriore povertà e disoccupazione?

@lafionda
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 11:20:36 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1954819593337237752?t=jkN0booOZzDUJTOQeo03xg&s=19

Da ore continuo a rosicchiarmi febbrilmente le unghie, sudo freddo, vivo momenti costantemente sull’orlo di una crisi di panico. Per forza: ormai – scossoni a parte – pare certo l’incontro tra Trump e Putin per avviare un confronto concreto che porti al cessate il fuoco in #Ucraina.

Le richieste dei russi, ovviamente, comprendono il controllo dei territori occupati. Insomma, non serve un esperto per immaginare che, dopo aver sacrificato centinaia di migliaia di uomini, il #Cremlino voglia salvaguardare alcuni punti nevralgici: avere un territorio cuscinetto che contenga la nostra (sic!) avanzata a oriente e – soprattutto – ottenere una sorta di neutralità di #Kiev, che ad esempio si impegni a non aderire alla #Nato.

Insomma: l’incontro pare si terrà; la presenza di #Zelensky è assolutamente opzionale, come quella delle tartine al caviale, e le richieste di #Putin – qualora accettate – sarebbero in netto contrasto con la propaganda che per anni ha avvelenato il nostro dibattito pubblico. Quello italiano e quello europeo. Per la verità, anche quello statunitense, fintanto che a guidare quel Paese era l’obnubilato democratico poi soppiantato.

E non ci dormo la notte perché mi tremano letteralmente i polsi al pensiero di come potranno viverla alcuni personaggi.

Penso alla Presidente della Commissione Europea, ad esempio, che per anni ha dipinto se stessa come una sorta di Giovanna d’Arco, un po’ più cotonata, promettendo il collasso di #Mosca. La mia mente va a #KajaKallas e alle sue affermazioni invasate: la ricordo mentre ci prometteva una roba tipo #Putin in catene, con la palla al piede, trascinato tra le vie delle capitali europee, con la gente a lanciargli ortaggi addosso.
Penso a #Macron che, tra le botte prese in famiglia, prometteva di inviare l’esercito in Ucraina a difendere la democrazia e la libertà: le vedeva solo lui. A #Merz (e, per la verità, anche al suo predecessore), che desidera l’esercito più grande del Vecchio Continente per una nuova operazione Barbarossa o qualcosa del genere. Vogliamo parlare di #Rutte? Con la sua fierezza – la stessa di chi l’ha preceduto – prometteva mari e monti e ci preparava alla guerra contro Mosca e i suoi alleati. Fierezza venuta meno di recente, quando si è azzerbinato sotto le caviglie gonfie di #TheDonald.

Penso però anche agli italiani illustri: di ieri e di oggi. Incessantemente a chi ci chiedeva di spegnere l’aria condizionata per la pace. Il migliore dei migliori, quello che nemmeno si può nominare senza inchino: Mario #Draghi. Anche la nostra Premier, tuttavia, ha speso moltissima della sua credibilità attorno a questa vicenda: con Kiev fino alla fine dei tempi, diceva. Adesso ci sarà (ancora una volta) da ridere. Per la verità, la sua credibilità l’ha espressa al massimo in una telefonata con due comici, il che è tutto dire.
E il #Quirinale? #Mattarella dovrà mandar giù che si tratti col nuovo Reich: questa volta ci tireranno fuori la solfa della conferenza di Monaco del ’38, dell’appeasement, di Chamberlain che – secondo Churchill – aveva scelto il disonore alla guerra e si sarebbe ritrovato la guerra comunque? Staremo a vedere.

Ciò che conta, a mio sommesso avviso, è che quanto viviamo fosse del tutto prevedibile: chi è davvero in guerra (direttamente o per procura) si incontra per mettere fine alle ostilità. A rimetterci saranno gli sconfitti e chi ha perso la vita. Tra gli sconfitti ci siamo noi: tagliati fuori da commerci convenienti (penso a quello energetico con la #Russia) e costretti in altre rotte assai meno convenienti, come quella con gli #USA. Tra gli sconfitti, anche la credibilità del nostro dibattito pubblico: assai meno libero e democratico di quanto si voglia sostenere.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 11 Aug 2025 01:58:19 +0300
Ovviamente evito di mostrare qui le crudissime immagini del bombardamento della tenda dei giornalisti nella Striscia, tra cui i corrispondenti di Al Jazeera Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea, nonché i fotografi Ibrahim Zaher e Mohammed Noufal. Come per la stragrande maggioranza dei casi riguardanti le altre centinaia di giornalisti barbaramente assassinati in questi due anni, è stata una scelta precisa e deliberata delle forze comandate da Bibi il Genocida. Si tratta della fredda determinazione terroristica di chi non vuole testimoni mentre accentua le misure volte a cancellare un intero popolo
Provo un ribrezzo infinito per quei giornalisti italiani che in mezzo a questo livello di crimini, rivolti anche e proprio all'essenza del mestiere del cronista, scelgono di solidarizzare esplicitamente e spudoratamente con la giunta dei carnefici dei loro colleghi. Perfino in queste condizioni estreme sono favorevole alla libertà di parola di queste iene impazzite, senza liste di proscrizione. Ma proprio per questo mi sentirò libero di definire comunque il livello orrendo e incancellabile della loro pessima reputazione. I loro nomi li misureremo con la loro infamia.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sun, 10 Aug 2025 10:53:16 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sat, 09 Aug 2025 16:19:08 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 08 Aug 2025 12:48:19 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 08 Aug 2025 11:11:24 +0300
ULTIM'ORA - Israele decide per l'occupazione di Gaza. Il gabinetto di sicurezza ha approvato dopo dieci ore di discussione la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di conquistare Gaza city. Lo riferisce un alto funzionario a Channel 12. L'operazione richiederà l'evacuazione dell'area in cui attualmente vive circa un milione di abitanti della Striscia.
L'obiettivo è evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025.

Tu chiamala se vuoi, pulizia etnica.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 08 Aug 2025 11:01:32 +0300
L’impersonale
Ilaria Palomba

La tematica dell’impersonale in Simone Weil è al centro di questo breve scritto, che si lega all’ultimo da poco pubblicato. Tale questione è affrontata in ogni suo libro, ma raggiunge una formulazione più ampia e definita in uno dei suoi ultimi scritti: La persona e il sacro, scritto a Londra… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/08/08/limpersonale/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 07 Aug 2025 15:27:24 +0300
A Gaza siamo di fronte all’arbitrio supremo: così l’Occidente si autodistrugge.

Di Nello Preterossi per il nostro blog su Il Fatto quotidiano.

@lafionda

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/07/gaza-arbitrio-supremo-occidente/8084462/
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 07 Aug 2025 12:31:33 +0300
Si fa un gran parlare di “due popoli in due Stati”, come se questa fosse la soluzione del massacro in Palestina...

Si fa un gran parlare di Stati Uniti d’Europa, come risposta positiva alla crescente critica populista anti-Ue...

Si fa anche un gran parlare di Stato democratico di Israele, come sfoggio di superiorità rispetto al terrorismo (senza Stato) di Hamas...

Insomma, non si parla d’altro sui giornaloni mainstream che di Stato, Stato, Stato. Eppure è evidente a tutti che il concetto di “Stato” non è mai stato (scusate il gioco di parole) così evanescente e rarefatto come in questo periodo storico. La crisi terminale della Democrazia, del Diritto e, più in generale, della Politica ci impone di ripensare anche la natura giuridica e culturale della forma-Stato. Provando a non fare del concetto di Stato un simbolo da rinnegare o da idolatrare su convenienza, a nostro piacimento.

Il grande spartiacque della storia si potrebbe riassumere in questa semplice domanda: vogliamo uno Stato di Pace o uno Stato di Guerra? Rispondere sul serio a questa domanda non è affatto facile. Sulla carta potremmo già oggi dirci democratici, costituzionali, liberali, pacifisti, tolleranti, ma è davvero così? Forse, come tento di spiegare in questo bell’incontro che abbiamo realizzato nella Cappella Pontano di Napoli, questa stessa interrogazione andrebbe fatta innanzitutto a livello antropologico-interiore. Dovremmo quindi domandarci: in quale “Stato del mio essere” mi trovo ordinariamente? Il mio Stato interiore è nella Ricchezza della Pace o è nella Miseria della Guerra? Posso creare uno Stato-Mondo di Pace se dentro vivo costantemente in uno Stato di Morte e di Guerra? Questo è il punto rivoluzionario di partenza… non altro.

Buon ascolto!
Davide Sabatino

https://youtu.be/T3kejjB84mg?si=HlhZkqt03e50dbJb
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 06 Aug 2025 18:15:22 +0300
Non solo è tutto vero: è tutto peggio!

https://www.rainews.it/video/2025/08/striscia-gaza-non-esiste-piu-la-devastazione-ripresa-dagli-aerei-umanitari-video-845b9110-c1de-4d41-b9af-c95ca2bb7857.html

@lafionda
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 06 Aug 2025 12:38:27 +0300
Quattro noti "antisemiti".

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 06 Aug 2025 11:12:37 +0300
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DL Sicurezza: le criticità punto per punto
Matteo Falcone

Il decreto sicurezza di Meloni: l’ultimo (e più evidente) frutto della torsione securitaria e panpenalista delle democrazie liberal-democratiche

Negli ultimi mesi si sono sollevate moltissime proteste e moltissime voci critiche rispetto ad uno dei provvedimenti più controversi adottati dal governo presieduto da Giorgia Meloni: il c.d. decreto sicurezza, cioè il d.l. 11 aprile 2025,… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 04 Aug 2025 10:19:25 +0300
Bukele, il carcere e la messa in scena
Michele Agagliate

C’è una prigione nel cuore dell’America Latina che non è solo un carcere. È uno spettacolo. Un palco. Una scenografia infernale fatta apposta per soddisfare gli appetiti repressi di un mondo che sogna il pugno duro, purché sia contro qualcun altro.

Si chiama CECOT: Centro de Confinamiento del Terrorismo. Il nome suona come un… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sun, 03 Aug 2025 20:41:33 +0300
Protesta per la Palestina libera sul ponte del porto di Sydney. 50.000 persone, forse di più, camminano sotto la pioggia. Presente anche Julian Assange e Craig Foster.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sat, 02 Aug 2025 15:46:28 +0300
A che punto è la colonizzazione dell’Europa. Un aggiornamento
Andrea Balloni

Mancanza assoluta di una prospettiva futura, totale assenza di una visione collettiva, accettazione acritica di un contesto di perenne disomogeneità sociale e di eterno precariato.

Questa è la condizione psicologica zombie dei popoli europei, dopo cinquant’anni di applicazione del programma didattico neocoloniale e neoliberista angloamericano, dove ogni ascensore sociale è fuori uso e i… Continua... 👇
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Modello Milano: il furto alla comunità
Cristina Quintavalla

A sentire Renzi non ci sono dubbi: mai fermare Milano, l’intreccio speculativo-immobiliare-finanziario che rende ricca e oltremodo attrattiva la città! La magia dell’assalto dei fondi finanziari insufflerebbe su Milano il vento del successo, del progresso, di cui tutti beneficerebbero. Certo non coloro che hanno subito gli effetti di una città che si è sviluppata… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 31 Jul 2025 10:32:23 +0300
L’allucinante documento pro-Israele dell’UCEI
Alessio Mannino

Questo articolo tratta di un documento semplicemente allucinante, ancorché prevedibile, pubblicato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Ma per una volta non è diretto solo al lettore generico, bensì innanzitutto agli appartenenti alla suddetta associazione che non si lascino accecare da una obbligata difesa d’ufficio di Israele. La domanda è: cari concittadini che fate… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 31 Jul 2025 10:22:06 +0300
Russofobi col broncio
Di Marco Travaglio

Scandalo, orrore, raccapriccio: il ministero degli Esteri russo copia i migliori quotidiani italiani e pubblica una lista di proscrizione con gli “esempi di russofobia”, fra cui alcune perle di Mattarella, Crosetto e Tajani. Il quale convoca l’ambasciatore Paramonov per chiedere “spiegazioni”. Noi vorremmo essere una mosca o – se mosca è troppo russofilo – una zanzara, per assistere allo storico incontro. Tajani redarguisce da par suo il diplomatico russo: “Come vi permettete di darci dei russofobi?”. E quello se la ride: “Pensavamo che per voi l’aggettivo russofobo non fosse un insulto, ma un complimento”. Poi consegna al presunto ministro un paio di volumi della Treccani con la lista degli episodi di russofobia promossi o istigati o tollerati dai governi Draghi e Meloni col consenso o nel silenzio di Mattarella: direttori d’orchestra, artisti, intellettuali e sportivi cacciati-discriminati-perseguitati-insultati in quanto russi, balletti russi banditi dai teatri, corsi universitari su Dostoevskij sospesi, partnership scientifiche fra atenei italiani e russi cancellate, liste di proscrizione contro giornalisti russi e analisti italiani spacciati per putiniani e trascinati al Copasir e/o radiati dalle tv, vagonate di armi inviate all’Ucraina per “sconfiggere la Russia”, mega-piani di riarmo per l’auspicata guerra alla Russia. E, a mo’ di dedica, la lectio magistralis di Mattarella a Marsiglia che l’anno scorso paragonò la Russia attuale al Terzo Reich di Hitler, sconfitto soprattutto grazie al sacrificio dell’Unione Sovietica con 28 milioni di morti.

Tutte cose che parrebbero eccessive anche se fossimo in guerra con la Russia e risultano vieppiù incomprensibili in assenza di dichiarazioni di guerra di Roma a Mosca o viceversa. Anche perché chi le ha volute o avallate denuncia, giustamente, la peste gemella della russofobia: l’antisemitismo di chi confonde il governo israeliano col popolo ebraico. Ieri Mattarella ha attaccato l’“angosciosa postura aggressiva della Russia in Ucraina, un macigno sull’Europa” e poi i morti e la fame a Gaza, solo che lì non ha evocato né angosciose posture aggressive né macigni: ha deplorato, giustamente, la “diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza per le opinioni diverse dalle proprie, al rifugio in slogan superficiali e pregiudizi tra cui riaffiora gravissimo l’antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità”. Ma lo stesso si può dire della russofobia di chi paragona ai nazisti i russi che li sconfissero, o esclude la Russia dalle celebrazioni per la liberazione di Auschwitz a opera della Russia, mentre finanzia e arma il battaglione Azov e altre nazi-milizie ucraine. Questi russofobi sono proprio dei bei tipi: se li chiami per nome, anziché appuntarsi al petto la sudata medaglia, si offendono.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 31 Jul 2025 10:10:36 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1950799845070938377?t=fuBIu6-gsFVRQtSYqxo0Qg&s=19

Non oso nemmeno immaginare lo sguardo di puro sgomento dell’ambasciatore russo, raggiunto dalla notizia della convocazione alla Farnesina da parte di Antonio #Tajani.

Il nostro autorevole Ministro degli Esteri vuole chiedergli conto della recente iniziativa russa, che ha inserito #Mattarella nella lista dei russofobi.
Me lo immagino, l’ambasciatore, con la gocciolina di sudore gelato che gli cola lungo le tempie. Come uno scolaretto dalla direttrice, dopo averla combinata grossa.

Speriamo solo che qualcuno abbia informato Tajani della fine dell’#UnioneSovietica: non vorrei che la propaganda l’abbia confuso anche su questo punto. Più o meno in quegli anni, l’Olp – e dunque l’Anp – riconosceva #Israele, e qualche giorno fa il dettaglio gli è sfuggito.

Mi spiacerebbe che gli fosse scappato di mano tutto quel capitoletto del Bignami di storia contemporanea, che avrà acquistato prima di accettare l’incarico, per raggranellare i rudimenti del mestiere.
Non si offenda, si scherza!

Ora, per entrare un istante nel merito – giusto quanto basta – cosa ci aspettavamo?

Questi decidono di fare una lista dei russofobi e arrivano al momento di scegliere se inserirvi o meno il nostro Capo dello Stato. Immagino il loro dialogo.
Il primo fa: «E questo #SergioMattarella? Perché ce lo dovremmo infilare? Che ha fatto?». E il secondo: «Mah, sai, a febbraio da Marsiglia ci ha paragonato alla Germania del 1939». E quell’altro: «Oh bella! La stessa Germania che ci è costata più di venti milioni di caduti, circa venticinque, tra militari e civili, quando ci chiamavamo ancora Urss? Quella che noi abbiamo fermato, nonostante nessuno ce lo riconosca per davvero?». Risponde: «Eh sì, proprio quella...».

A quel punto la decisione è parsa di mero buon senso ed è stata assunta all’unanimità.
Da russo, avrei fatto lo stesso. Una provocazione? Direi che a subirne, e da mesi, sono principalmente loro.

Le prese di posizione dei politici italiani che si stracciano le vesti – a partire da quella del camaleontico Giuseppe #Conte – fanno ridere. Apprezzabile il silenzio di #Salvini.

Poi, proprio noi vogliamo dare lezioni ai russi? Noi che avevamo le liste di proscrizione dei putiniani sulla prima pagina del più grosso giornale nazionale? Noi che non facciamo esibire gli artisti russi?

C’è poco da scandalizzarsi. Volete dipingerli come brutti e cattivi, secondo la narrazione impostaci dal Colle per mesi e mesi? Fate pure, ma chi semina vento raccoglie tempesta.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 31 Jul 2025 10:02:37 +0300
L’appello che non basta
Elena Basile

Ritengo doveroso spiegare come mai non abbia aggiunto la mia firma all’appello sulle iniziative da intraprendere verso Israele, promosso dall’ex Ambasciatore in Algeria e Direttore Generale degli Affari Politici, diplomatico stimabile e attento, al quale si deve peraltro l’unico tentativo di mediazione tra Ucraina e Russia da parte di un Paese occidentale, sponsorizzato… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/31/lappello-che-non-basta/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 31 Jul 2025 10:02:37 +0300
Alla ricerca di senso. Un percorso per ripensare la vita in comune
Lucrezia Lombardo

Come la teoria dell’evoluzione ha tentato di dimostrare, la vita umana su questa terra si caratterizza per la costante apertura al rischio. L’essere umano è infatti colui che – per un impulso intrinseco, che fonda persino le facoltà razionali – tende ad aprirsi al mondo, a incamminarsi in esso, a evolversi nei… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/31/alla-ricerca-di-senso-un-percorso-per-ripensare-la-vita-in-comune/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 30 Jul 2025 17:58:31 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1950568067454394433?t=QL2yNQyNK-aAG9nBkI7GIw&s=1

Gli annunci roboanti sul riconoscimento dello Stato di #Palestina non devono trarre in inganno: riconoscere qualcosa che, di fatto, non esiste non significa renderla reale, purtroppo.

I leader che in queste ore si affrettano (penso a #Macron o a #Starmer) stanno semplicemente cedendo alla pressione di un'opinione pubblica indignata dalla complicità dei propri governi.

La gente si ribella a governanti servi e venduti, le cui mani grondano del sangue delle vittime di #Gaza.

Purtroppo, tale riconoscimento – ammesso che davvero avvenga – non produrrà gli effetti che in molti, me compreso, sperano.

E tuttavia, nonostante questo, il nostro Governo si oppone. Una posizione vile, pavida, vigliacca: che disgusta oltre ogni immaginazione.

Ne abbiamo parlato con la persona giusta: @ElenaBasileIT.

#BattitoriLiberi, dal lunedì al venerdì, dalle 17 su #RadioCusanoCampus.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 30 Jul 2025 13:22:33 +0300
Siamo BESTIE o DIVINITÀ?

Nel suo celebre "Discorso sulla dignità dell'uomo" il filosofo Giovanni Pico della Mirandola ricordava agli esseri umani che essi sono sempre sovrani e artefici dei propri destini, e come tali possono decidere se elevarsi allo stato di creature angeliche o degradarsi allo stato di bruti irragionevoli.

Un concetto analogo viene poi espresso, qualche secolo dopo, anche da Giambattista Vico, il quale ne "La Scienza Nuova" ricordava come il Pensiero dovesse servire all'essere umano proprio per innalzare il suo Spirito dalla brutalità istintiva-animalesca di partenza alla ragionevolezza umano-emotiva di arrivo.

Prima ancora di questi due eccelsi pensatori però, un poeta (sempre italiano) di origine fiorentina, scrisse uno dei versi che, vista la grandezza del personaggio, è rimasto vivo nella storia del pensiero come baluardo e sintesi strepitosa di questo dualismo umano. Scrisse infatti Dante Alighieri nella Divina Commedia: "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".

Ecco allora che per questi ed altri motivi, ritornare a domandarsi come possiamo elevare il nostro Spirito verso l'alto (divinità e pace) e non degradare verso il basso (bestialità e guerra), è oggi più che mai fondamentale. Un sapere culturale e politico che non si interroga più su questi aspetti umani, è semplicemente un "sapere" dis-umano. Di questo ho parlato con Alessandro Bartolini al Festival di Ottolina Tv. Ed è uscito fuori un dialogo, anche con il pubblico presente, molto serio e stimolante. Ve lo consiglio.

Buon ascolto!
Davide Sabatino

https://youtu.be/dSDfQ6oq1cE?si=ik52wsUbySVhu55M

@lafionda
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 30 Jul 2025 10:14:48 +0300
Guerra di classe: erosione del potere di acquisto
Federico Giusti

Anni fa nell’immaginario collettivo si è insinuata l’idea che molti, e a lungo, avessero vissuto al di sopra delle loro reali possibilità e che gli eccessi d’una generazione si sarebbero inevitabilmente ripercossi su quelle successive. Detto in termini spiccioli, a determinare i problemi dell’oggi sarebbero le pensioni anticipate del passato (cioè la possibilità di… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/30/guerra-di-classe-erosione-del-potere-di-acquisto/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 29 Jul 2025 20:06:43 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1950234310520222123?t=JcAwA0fkP5S6UMbmz37dCw&s=19

È VERO: I DAZI SONO UN'OPPORTUNITÀ
(leggete prima di arrabbiarvi)

Vi dico una cosa: se fossi statunitense (statunitense, non americano: l’#America è un continente che comprende molti altri paesi, che meritano rispetto), sarei decisamente soddisfatto dell’accordo siglato da #Trump.

È un accordo fatto nell’interesse degli #StatiUniti. Avevano una bilancia commerciale sfavorevole e hanno fatto ciò che andava fatto: svalutazione monetaria e dazi. Inoltre, hanno portato nuove risorse al paese, ad esempio con l’accordo sull’energia. A me pare un ottimo accordo, per loro.

E cosa dovrebbe fare il capo di un governo (in questo caso anche di uno Stato), se non difendere gli interessi del proprio paese? Mi rendo conto che, dalle nostre parti, la cosa possa sorprendere, ma è così che dovrebbe funzionare: la politica dovrebbe servire la comunità che rappresenta.

Mi sento costretto a una precisazione tanto banale perché leggo i commenti di alcuni europeisti disperati che, pur di non ammettere che l’Unione Europea è una Cloaca Maxima, se la prendono con Trump, il presidente di un altro paese. È una reazione piuttosto curiosa.

Certo, questi dazi per noi saranno un problema: con ogni probabilità, per continuare a essere competitivi nel mercato internazionale — con le attuali regole — saremo costretti a un’ulteriore svalutazione interna, a scapito di lavoratori, pensionati e dello stato sociale in generale (sanità, ricerca, trasporti pubblici, scuola e tutto il resto). Saremo, insomma, costretti a indebolire ancora la nostra domanda interna. Dico "ancora" perché è quello che facciamo da decenni, come ha ammesso di recente anche il "pentito" Mario #Draghi.

A #Washington, in effetti, avevano anche un’altra strada: sarebbe bastato fiaccare i redditi, indebolire la capacità di acquisto degli statunitensi e ridurre le importazioni. Insomma, ricorrere all’austerità. Esattamente ciò che abbiamo fatto noi finora — non a caso in contrasto con l’interesse del popolo. A loro sarebbe bastato un Mario #Monti qualsiasi. Invece hanno Trump.

La guerra commerciale, del resto, non nasce con Trump: questa è solo la favola da dare in pasto all’opinione pubblica per costruire un comodo capro espiatorio. L’#austerità è una sorta di dazio, solo peggiore, perché danneggia i popoli dei paesi che la praticano (come il nostro).

In questo senso aveva ragione — e mi spiace per chi si sia scandalizzato per quell’affermazione o si scandalizzi ancora — chi vedeva nei dazi statunitensi un’opportunità.

Ci aiutano a capire cosa dovrebbe fare davvero la politica: difendere gli interessi dei popoli che rappresenta. L’#UE, da sempre, persegue obiettivi opposti, ed è ora di prenderne atto. Lo fa, peraltro, con la complicità di classi dirigenti nazionali che tradiscono il proprio paese.

La seconda cosa che ci fanno comprendere è questa: se i #dazi ci penalizzano, è perché — molto semplicemente — abbiamo puntato tutto sulle esportazioni. Se affidi la tua economia al mercato estero, è inevitabile che il dazio diventi un’arma di ricatto. Chiunque finirebbe per soccombere. Lo fa Giorgia #Meloni, che aveva promesso di battere i pugni e invece batte i tacchi davanti a #VonDerLeyen. E lo farebbe #EllySchlein, che dimentica di sostenere la maggioranza a #Bruxelles e la Commissione Europea.

I dazi sono un’opportunità perché ci costringono a riconoscere che abbiamo sbagliato tutto: ci siamo venduti l’anima, e l’Unione Europea si è rivelata una trappola. A dispetto di quanto ci hanno promesso per decenni.

Ma non lo ammetteranno mai. Vi diranno che è colpa di una persona: Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni, persino Trump. Lo faranno per nascondere la verità fondamentale: abbiamo abbracciato il paradigma neoliberale della svalutazione dei redditi, del lavoro e dello stato sociale, perché da decenni ce lo impone l’Unione Europea, con la complicità delle nostre classi dirigenti — di ogni colore politico.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 29 Jul 2025 16:00:33 +0300
L’UE: c’è o ci fa?
Umberto Vincenti

Proviamo a valutare politicamente l’intesa – ammesso che si possa parlare formalmente di intesa a fronte di due dichiarazioni generiche e approssimative – che ieri von der Lyen avrebbe raggiunto con Trump sui dazi. La Presidente della Commissione si è detta molto soddisfatta. Contenta pure Giorgia Meloni.

Meno contenti gli imprenditori italiani che, però,… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/29/ue/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 29 Jul 2025 15:10:03 +0300
L’Unione Europea ha dichiarato, venerdì 25 luglio, che tratterrà 1,5 miliardi di euro (circa 1,7 miliardi di dollari) di aiuti destinati all’Ucraina, da un fondo complessivo di 4,5 miliardi di euro.

Secondo quanto riportato dal New York Times, il taglio degli aiuti è legato al mancato rispetto, da parte dell’Ucraina, di tre dei 16 requisiti richiesti dall’UE, tra cui la mancata nomina dei giudici per un tribunale anticorruzione specializzato.

La misura arriva in un momento di tensione per Zelensky, che ha recentemente spinto per una legge che limitava l’indipendenza di due agenzie anticorruzione fondamentali - NABU e SAPO - salvo poi fare parziale marcia indietro di fronte a proteste interne e critiche internazionali.

Le due agenzie stavano indagando su alti funzionari del governo Zelensky, tra cui l'ex vice primo ministro Oleksiy Chernyshov, incriminato per corruzione.

https://it.insideover.com/politica/corruzione-lunione-europea-sospende-15-miliardi-di-aiuti-allucraina.html
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 29 Jul 2025 10:18:33 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 29 Jul 2025 00:43:11 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 28 Jul 2025 12:48:53 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sun, 27 Jul 2025 23:34:26 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sun, 27 Jul 2025 10:46:44 +0300
L’inutile e il vomitevole
Di Marco Travaglio

I pacchetti di sanzioni Ue alla Russia sono 18, quasi uno a bimestre nei 41 mesi di invasione dell’Ucraina. Quelli a Israele sono zero in 21 mesi di mattanza nella Striscia di Gaza. Però, ora che i palestinesi ammazzati sfiorano ufficialmente i 60 mila (2.850 al mese, 95 al giorno, 4 all’ora), gli intrepidi governanti europei tirano fuori le palle e le unghie con mosse a dir poco temerarie. Macron, il più spericolato, annuncia per la quarta volta in un anno e mezzo che riconoscerà lo Stato palestinese, ma non subito: a settembre. Tanto c’è tempo e, nell’attesa, potrà annunciarlo e finire sui media un’altra dozzina di volte per non far parlare del suo governicchio in coma e dei suoi consensi da prefisso telefonico. E poi annunciarlo ed eventualmente farlo non costa nulla e non serve a nulla. L’hanno già fatto 147 Paesi del mondo, i tre quarti dei membri dell’Onu, ma lo Stato palestinese non s’è visto: continuerà a non vedersi ora che forse arriva pure Macron. Gaza è un cumulo di macerie e cadaveri, la Cisgiordania è infestata di 500 colonie ebraiche illegali, la Knesset vuole annettere tutto e né Israele né i palestinesi hanno leader rappresentativi disposti a parlarne: dove e come dovrebbe sorgere, di grazia, il famoso Stato?

Comunque l’impavida Meloni spiega che “i tempi non sono ancora maturi”: cioè non ha neppure il coraggio di fare una cosa inutile, figurarsi quelle utili tipo chiedere sanzioni o smettere di fornire armi. E Tajani dice che i palestinesi devono prima riconoscere Israele: non gli hanno detto che lo fece l’Olp di Arafat a Oslo nel 1993, appena 32 anni fa. Ma lui è solo il ministro degli Esteri e non è tenuto a saperlo. In compenso il governo, insieme al Pd e ai centristi, ha appena sgominato un direttore d’orchestra russo, quindi per quest’anno ha la coscienza a posto. Quando tutto sembra perduto, ecco levarsi alta e forte la voce dell’Europa grazie alle due lady di ferro. Von der Leyen tuona tutta d’un pezzo: “Scene intollerabili, situazione umanitaria abominevole”, poi riprende a spruzzarsi la lacca. E Kaja Kallas, inflessibile: “Situazione catastrofica, tutte le opzioni su Israele sono sul tavolo”, poi torna a preparare il 19° pacchetto di sanzioni alla Russia. A grande richiesta tornano a esibirsi i Volenterosi: Merz, Starmer e Macron nientepopodimeno “si telefonano” e poi le cantano chiare a Netanyahu: “Catastrofe umanitaria inaccettabile, deve finire ora”. Non domani: ora. Così impara. Quando ci vuole, ci vuole. Bibi, che un mese fa Merz ringraziò perché “fa il lavoro sporco anche per noi”, ci rimane male. Ma poi si rincuora quando i tre mitomani si dicono pronti a “lanciare su Gaza casse di aiuti dagli aerei”. Così qualche palestinese affamato glielo ammazzano pure loro: il lavoro sporco mica può farlo tutto lui.

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sun, 27 Jul 2025 00:50:54 +0300
Dopo giorni di navigazione nel Mediterraneo orientale, la Handala – la nave umanitaria della Freedom Flotilla Coalition – è stata ufficialmente intercettata dalle forze navali israeliane mentre si avvicinava alla Striscia di Gaza. Il blocco è avvenuto mentre la nave si trovava a circa 100 miglia marine dalla costa, in acque internazionali, e sotto costante sorveglianza aerea da parte di un drone israeliano Heron.

Il viaggio della Handala era cominciato il 13 luglio 2025, quando ha lasciato il porto di Siracusa con a bordo 19 attivisti internazionali, tra cui due italiani.

La nave ha puntato la prua verso Gaza, portando con sé alcuni aiuti simbolici: medicinali essenziali, latte in polvere, alimenti base e giocattoli per i bambini della Striscia. Una missione dalla forte valenza politica e umanitaria: rompere simbolicamente il blocco navale israeliano e denunciare la situazione drammatica che vive la popolazione palestinese.

#gazagenocide #handala #freedomflotilla #israel #idf
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Sat, 26 Jul 2025 12:25:56 +0300
Il genocidio annunciato
Matteo Bortolon

“La deprivazione è morale. L’atrocità è eroismo. Il genocidio è redenzione.” Questa stringata silloge di Chris Hedges, che echeggia gli slogan della distopia di Orwell posti a fondamento di tale società, è posta dall’autore come conclusione di un paragrafo che descrive l’abisso morale della società israeliana.

Compare nel mezzo dell’ottavo capitolo, dal titolo inequivocabile… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/26/il-genocidio-annunciato/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 25 Jul 2025 17:06:56 +0300
Quirinale: assordante il silenzio su Francesca Albanese
Savino Balzano

Il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato da alcuni cronisti sulla vicenda di Francesca Albanese, ha risposto che la decisione di sanzionarla è stata un’iniziativa unilaterale degli Stati Uniti, che non ha visto in alcun modo il coinvolgimento dell’Italia.

Una precisazione che rivela tutta l’inadeguatezza della nostra politica estera. Non ricordo dichiarazioni simili… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/25/quirinale-assordante-il-silenzio-su-francesca-albanese/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 25 Jul 2025 15:47:22 +0300
Che ci troviamo di fronte a un Bivio antropologico appare ogni giorno sempre più evidente. Da una parte cresce la violenza e la barbarie di un’umanità che vede nella guerra, nelle armi e nello sterminio dei popoli il suo unico scopo, la sua unica ragion d’essere; dall’altra, invece, si fa strada lentamente, ma con grande Spirito Rivoluzionario, un’umanità inedita, che lavora assiduamente per costruire un mondo di Pace non più schiavo della logica mors tua vita mea.

In questa intervista che ho rilasciato a Byoblu pochi giorni fa ho tentato di riassumere il senso dell’espressione “Poetico Rivoluzionario”, concentrando l’attenzione non tanto sulle macerie di questo mondo in frantumi, bensì sulla Bellezza creativa che contraddistingue l’umanità nascente. D’altronde, come dico nel video, ciò che fa progredire lo Spirito umano è proprio questa capacità umano-divina di creare il Bello anche nella sofferenza più assordante.

Grazie e Buona visione!

Davide Sabatino

https://youtu.be/VEYzQ-KezVo?si=9l1bi7Og3aMIONDa

@lafionda
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 25 Jul 2025 12:18:13 +0300
Maschere e simulacri: la politica al suo grado zero
Elena Basile

Le costituzioni democratiche del dopoguerra si fondavano su un postulato oggi messo in discussione dall’evoluzione sociopolitica dell’Europa: il potere del demos, del popolo, esercitato secondo la rule of law, il suffragio universale, le elezioni e la tutela delle minoranze. In tale cornice, il popolo eleggeva i propri rappresentanti, i quali, sintetizzando istanze, poteri e… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/25/maschere-e-simulacri-la-politica-al-suo-grado-zero/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 25 Jul 2025 11:32:41 +0300
https://x.com/SavinoBalzano/status/1948659594831528232?t=eRdx5GOUJ7LAvQiTVZaI_g&s=19

A me dispiace molto rovinare l’entusiasmo che si respira dalle parti di Fratelli d’Italia, ma ho la vaga sensazione che i tifosi non abbiano molto di cui gioire per la prima pagina del #Time dedicata a #GiorgiaMeloni.

Ammesso che ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, se fossi uno di quelli che l’ha votata, non la prenderei benissimo.
In pratica, con la fine della scuola, tutti quelli che aveva giurato di contrastare le hanno dato la pagella… e l’hanno promossa a pieni voti.

La copertina del Time è un termometro per noi: serve a capire, di volta in volta e tempo per tempo, chi sono i politici invisi al sistema delle élite dominanti, della grande finanza internazionale, dei vincoli esterni, della tecnocrazia.
E, attenzione: non sono tutte uguali. Alcune ti esaltano, altre ti stroncano. Indovinate voi di quali è bene preoccuparsi.

#Berlusconi, nel 2011, detestato: obbediva solo in parte agli ordini che arrivavano da #Bruxelles, mentre c’era il programmino di #Draghi e #Trichet da realizzare. Bisognava picconare lo Stato sociale, e Silvio perdeva tempo.

#Monti, nel 2012, ovviamente amatissimo: che ve lo dico a fare. Fu lo scolaretto modello, quello che dimostrò che certe cose si potevano fare. Come destrutturare l’articolo 18, sostenendo che il posto fisso fosse noioso. Lui, nominato senatore "a vita" da quell’altro salvatore della patria, #GiorgioNapolitano. Poi serviva mettere mano alle pensioni e alle lacrime di coccodrillo ci avrebbe pensato #ElsaFornero. Insomma, bisognava chiudere la stagione del welfare italiano e Monti fece tutti i compiti a casa. Copertina meritatissima.

Draghi nel 2013, ovviamente promosso con lode: il programmino per l’#Italia l’aveva firmato proprio lui. Come si fa a non dare il bacio accademico a uno che sigilla la condanna del proprio Paese? Peraltro era l'ultimo di una lunga serie di gesti apprezzatissimi. Certe cose meritano la menzione d’onore. E gli venne ampiamente riconosciuta.

#Salvini nel 2018: eh, qui non ci siamo proprio. Matteo protestava contro la mamma Unione Europea, metteva in discussione la tratta degli schiavi dal Nordafrica, tanto cara ai gruppi dominanti. Come fai, senza schiavi, a tenere bassi i prezzi in un sistema interamente votato all’export? Non reggi la compressione della domanda interna, quella di cui si è “lamentato” persino Draghi di recente (altre lacrime di coccodrillo). Meritava proprio il sette in condotta. Bocciato, il monello.

Ma guardatela, anche visivamente, la copertina riservata a Giorgia #Meloni: sembra Hermione Granger subito dopo aver alzato la mano per spiegare a cosa serve un bezoar. Salvini invece pareva Lord Voldemort in persona.
Dopo la ciliegina sulla torta, essersi astenuta sulla mozione di sfiducia a #VonDerLeyen, ha dimostrato pienamente il suo pentimento, la sua conversione. Merita di essere ammessa al club dei bimbi buoni.

Lei, che aveva promesso di mettere in riga l’#UE, che aveva garantito di mettere fine alla pacchia. Quella che doveva sbattere i pugni sul tavolo e ha finito per sbattere solo i tacchi. Promossa col 10, con targhetta onoraria: finalmente ha una copertina del Time da incorniciare e di cui andare orgogliosa.
L’importante è sapere per cosa.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Fri, 25 Jul 2025 10:33:04 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Thu, 24 Jul 2025 17:35:03 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 23 Jul 2025 17:40:52 +0300
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 23 Jul 2025 11:15:35 +0300
O mia bela Madunina: perché il “sistema Milano” è in realtà un problema antropologico
Francesco Marabotti

I. Un ricordo all’epoca di Expo

Oggi a Milano una stanza decente non costa meno di 650-700 euro, nelle zone vicino all’università, e il costo della vita è fra i più alti in Italia. È una città dove il consumo di cocaina è il doppio della media nazionale, e dove la voracità predatoria dell’urbanistica,… Continua... 👇
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Wed, 23 Jul 2025 11:01:43 +0300
L’abnegazione e il sacrificio nella biografia di Simone Weil
Ilaria Palomba

La biografia di Simone Weil è un esempio pratico di impegno e abnegazione. Nasce a Parigi il 3 febbraio del 1909 da padre (medico) e madre di origini ebraiche. Tra il 1919 e il 1921 studia al liceo Fénelon con ottimi risultati nelle materie umanistiche e scientifiche, mentre risulta piuttosto carente nelle attività pratiche,… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/23/labnegazione-e-il-sacrificio-nella-biografia-di-simone-weil/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 22 Jul 2025 16:45:07 +0300
📣 NOI E L’AMERICA
🌍 Atlantisti ed Eurofanatici

🗓 MARTEDÌ 22 LUGLIO — 🕡 ore 18:30
📍 Al Biondo Tevere, Via Ostiense 178 — ROMA

In occasione dell’uscita del nuovo numero della rivista La Fionda, ci troviamo per una discussione a più voci sul rapporto tra Italia, Unione Europea e Stati Uniti.

🎤 Ne parliamo con:
• ELENA BASILE (ex ambasciatrice)
• THOMAS FAZI (giornalista)
• GABRIELE GUZZI (economista)
• PAOLO CORNETTI (analista politico)

🧠 Per chi ama il dibattito e il pensiero critico. Per chi vuole capire il presente. Per chi ha ancora voglia di lanciare fiondate e non rimanere inerme davanti alle guerre.

🔻Ingresso libero. Diffondete.
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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 22 Jul 2025 16:17:20 +0300
Milano città-modello: della resa del pubblico agli interessi privati e dell'esclusione sociale

Alessio Mannino

Beppe Sala non si è dimesso. Al momento, il capro espiatorio è l'assessore all'urbanistica Tancredi. La scelta delle dimissioni è un fatto politico, non giudiziario: un conto è essere indagati per diffamazione, un altro per reati relativi al proprio ufficio, con relativo presunto giro di denaro. Per dire: Ignazio Marino, sindaco di Roma sempre col centrosinistra, quella volta fu costretto a lasciare dalla maggioranza che non lo sostenne più. Il Pd invece ha confermato il suo appoggio al manager di destra travestito da borgomastro di sinistra. Ma si sa che il raffazzonato partito tenuto insieme con lo scotch da Elly "Armocromia" Schlein è solo una Forza Italia con genetica differente, un Calenda party moltiplicato per dieci, al limite un Renzi army che non rivendica più il Job's Act.

In questo pezzo su InsideOver, cerco di andare a fondo su quel che sta succedendo nella "capitale morale" (sì, vabbè) d'Italia. Partendo dalla matrice: quella leggina ad hoc, la "Salva-Milano", che non è passata solo perché la magistratura, da troppi considerata in blocco brutta e cattiva, sta facendo il suo lavoro. E anche per l'opposizione non di tutta Fratelli d'Italia, ma di Ignazio La Russa, ras milanese del partito che ha messo i bastoni fra le ruote a Lega e Forza Italia, le quali invece erano in pole position per farla passare.

"La rivalità interna di FdI con Lega e forzisti ha il suo peso, in vista delle grandi manovre per le comunali della primavera 2027. Ma la valenza nazionale del presunto “modello” meneghino è fondata su ben altro, rispetto alle normali strategie di palazzo dei partiti. Se infatti si va a vedere la biografia dell’imprenditore-simbolo della raffica di arresti di questi giorni, Manfredi Catella, si capisce l’entità della posta in gioco. Prima di fondare la sua azienda, la Coima, Catella è stato per anni il rampante collaboratore di un colosso statunitense del real estate, la Hines, il cui portafoglio globale ammonta a qualcosa come 90 miliardi di dollari. Come riportava nel 2021 il Sole 24 Ore, per l’Italia la multinazionale a stelle e strisce aveva varato investimenti in appartamenti e logistica per quasi 1 miliardo. A Milano, per intenderci, piazza Gae Aulenti si deve alle immense risorse Hines. Catella si autonomizza con il progetto Porta Nuova, suo fiore all’occhiello: grattacieli e piazze su 350 mila metri quadrati, il tutto venduto nel 2015 al fondo sovrano del Qatar per la cifra di 2,5 miliardi di euro. Da lì, l’urbanista ha definitivamente spiccato il volo, staccandosi dalla Hines e ampliando il suo raggio d’azione all’intera città: oltre a Porta Nuova, la Biblioteca degli Alberi, il Bosco Verticale, il nuovo Pirellino portano tutti il suo marchio. (...)
A Milano non si sta parlando della ditta locale che gestisce qualche lotto, ma di un business multimilionario, se non miliardario, dietro cui si muovono fondi stranieri e realtà internazionali, non ultima l’onnipresente Airbnb. Titanici giganti inseriti in una rete di finanza di fronte alla quale è ovvio che il sistema partitico, in nome di uno “sviluppo” interpretato in maniera lasca e puramente cumulativa, cala le braghe in partenza. Se la Lombardia sotto le insegne del centrodestra è la prima regione d’Italia per alloggi vuoti (23 mila), se per il centrosinistra meneghino la riscrittura del piano regolatore o Pgt (Piano di Governo del Territorio) è solo una promessa, se Sala ha posto come condizione per le eventuali dimissioni non il piano casa ma quello del nuovo stadio, è perché il pubblico ha fatto della rinuncia a contenere il privato una sorta di ideologia implicita".

Segue...

https://it.insideover.com/cronaca/milano-citta-modello-della-resa-del-pubblico-agli-interessi-privati-e-dellesclusione-sociale.html

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 22 Jul 2025 10:43:27 +0300
Il paradosso Rubio: l’odio non può essere reato
Alessio Mannino

Indignarsi non basta. Certo: possiamo e, a parere di chi scrive, dobbiamo indignarci se, stando alla notizia riportata dal giornalista Alberto Fazolo, si è addirittura scomodato l’antiterrorismo per due post sui social di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, facendo irruzione a casa sua giovedì 17 luglio per sequestrargli computer, telefono e chiavette usb.… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/22/il-paradosso-rubio-lodio-non-puo-essere-reato/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Tue, 22 Jul 2025 10:31:02 +0300
In lode a Francesca
Matteo Parini

Il contesto. Francesca Albanese ha un mandato istituzionale e come lei sono altre cinquantasette le persone nel mondo designate in egual misura dall’ONU. Per inquadrare la situazione, di questi incarichi sono quarantacinque quelli “tematici”, dedicati a questioni globali come possono essere la tortura, i flussi migratori o l’ambiente, e tredici quelli “specifici”, attribuiti per… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/22/in-lode-a-francesca/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 21 Jul 2025 17:01:21 +0300
BREAKING NEWS: sventato attentato sinfonico del regime russo
Redazione

Mentre l’Italia continua serenamente a esportare armi in zone di conflitto (ma con spirito democratico), e Leonardo collabora quotidianamente alla produzione di strumenti di pace ad alto potenziale esplosivo, la società civile veglia.

Un manipolo di cittadini coraggiosi – sostenuti da intellettuali decorati con Nobel che nessuno aveva mai sentito prima e dalla prode… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2025/07/21/breaking-news-sventato-attentato-sinfonico-del-regime-russo/

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https://linkbaza.com/catalog/-1001250985454 Mon, 21 Jul 2025 16:14:39 +0300
📣 NOI E L’AMERICA
🌍 Atlantisti ed Eurofanatici

🗓 MARTEDÌ 22 LUGLIO — 🕡 ore 18:30
📍 Al Biondo Tevere, Via Ostiense 178 — ROMA

In occasione dell’uscita del nuovo numero della rivista La Fionda, ci troviamo per una discussione a più voci sul rapporto tra Italia, Unione Europea e Stati Uniti.

🎤 Ne parliamo con:
• ELENA BASILE (ex ambasciatrice)
• THOMAS FAZI (giornalista)
• GABRIELE GUZZI (economista)
• PAOLO CORNETTI (analista politico)

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