🖋️ «Si vuol sentir parlare di grandi programmi politici ed economici; ossia proprio di quelle cose che hanno sempre condotto i popoli a impantanarsi; ed ecco che uno viene a parlare di porte “nascoste, di sogni e di mondo interiore.

Tutto ciò è ridicolo: che cosa crede di ottenere questo nebuloso idealismo di fronte a un gigantesco programma economico, di fronte ai cosiddetti problemi della realtà?

Ma io non parlo alle nazioni; io mi rivolgo soltanto a pochi singoli uomini, per i quali vale come verità certa che le realtà del nostro mondo civile non cadono dal cielo, ma sono in ultima analisi opera di noi uomini singoli.

Se le grandi cose vanno male, è solo perché i singoli vanno male, perché io stesso vado male.

Perciò, per essere ragionevole, dovrò cominciare col giudicare me stesso.
E poiché l’autorità non mi dice più nulla, io ho bisogno di una conoscenza delle più specifiche e intime radici del mio essere soggettivo, per poter porre le mie basi sui fatti eterni dell’anima umana.»

📙 C.G. Jung - Opere Vol.10, Tomo II: Civiltà in transizione: Dopo la catastrofe. Commenti sulla storia contemporanea. 1945
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🖋️ «Di solito le donne lasciano uno spazio, nel loro mondo, per gli avvenimenti inesplicabili. Nel mondo delle donne possono succedere cose che sono escluse dal mondo degli uomini. Un uomo crede in modo assoluto nella propria immagine del mondo. Deve avere un'immagine esatta del proprio mondo perché ha bisogno del mondo; il mondo, invece, ha bisogno della donna.»

📙 C.G.Jung - Analisi dei sogni. Seminario tenuto nel 1928-30

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📸 in foto: Jung durante una festa in maschera al Club di Zurigo (a destra, poco più in alto, si vede anche Toni Wolff)

PS:
commenti irrelati sulla foto e giudizi di valore no-sense su Jung (in passato condivisi in modo molto basso e becero da psicologi per lo più, purtroppo) verranno rimossi, segnalati e bannati gli autori. Qui si fa cultura, non opinionismo ignobile da tv-show.
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🔰 Domenica 24 Agosto 2025, ore 19, diretta live con gli abbonati del Jung Italia Premium (via zoom)

Provate ad applicare tali principi psicologici delineati da Jung (validi e confermati dalla ricerca sociale e psicologica) ai tempi recenti appena passati:

🖋️ «Un sano istinto, perfino quello dell’autoconservazione (...) va perduto infatti nella misura in cui viene demandato allo Stato.

La delega allo Stato significa che ci si attende salvezza da ogni altro ( = Stato) tranne che da sé stessi. (...)

L’accrescersi delle attese nello Stato non è un buon sintomo, perché indica che il popolo è ben avviato a trasformarsi in gregge, che attende sempre dai pastori di essere condotto in buoni pascoli. (...)

Chiunque sia ancora in possesso del suo istinto di autoconservazione sa perfettamente che solo un impostore può volergli togliere la responsabilità, perché nessuno che sia sano di mente penserebbe mai di assumersi la responsabilità per l’esistenza di un altro [...]

[...] Il continuo espandersi dell’assistenza statale, mentre è da un lato indubbiamente “una buona cosa, dall’altro però presenta il rischio di espropriare l’individuo della sua responsabilità e di produrre esseri INFANTILI e PECORONI. (...)

Occorre fare in modo che il cittadino conservi a ogni costo il proprio istinto di autoconservazione, perché, una volta distaccato dalle radici nutritive dei propri istinti, l’uomo diviene un fantoccio in balìa di tutti i venti; allora non è più null’altro che un animale malato, demoralizzato e degenerato, e può ritrovare la salute solo tramite una catastrofe.»

📙 C.G . Jung - Opere Vol. 10: Civiltà in transizione: dopo la catastrofe

◾Insieme alle novità editoriali parleremo di questo e di alcune riflessioni di Jung tratte dai seminari sullo Zarathustra, domenica 24 agosto alle ore 19:00
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📙 Dedicato all'anima: gli scritti e i disegni di Emma Jung (2025) ➡️ amzn.to/45aXnC4

NOVITÀ ASSOLUTA nel panorama della psicologia!

🔰 Ne parlerò e condividerò immagini ed estratti da me tradotti nel Jung Italia Premium ➡️ https://bit.ly/PremiumJungItalia

🔶 Una raccolta riccamente illustrata di scritti e disegni inediti tratti dai taccuini, dai portfolio e dai documenti personali della moglie e collaboratrice di C. G. Jung.

Emma Jung (1882-1955) è stata la moglie e la compagna di vita e di lavoro di una delle più grandi figure intellettuali del XX secolo, ma ha mantenuto segreta gran parte della sua vita creativa e personale. Dedicated to the Soul raccoglie materiali inediti provenienti dall'archivio privato di Jung, introducendo la sua voce nella letteratura dei primi anni del movimento psicoanalitico e rivelando una vita interiore vibrante e una presenza luminosa che fino ad ora era nota solo alla sua famiglia e a una manciata di pazienti, studenti e amici.

Questa raccolta, corredata di note esaurienti, comprende appunti di diario, resoconti di sogni, disegni, dipinti e conferenze. Getta nuova luce su Jung come una delle prime collaboratrici nella creazione della psicologia analitica, che potrebbe aver dato origine al concetto di a Animus, uno dei costrutti centrali di C. G. Jung. Dipinge un ritratto affascinante di una donna dinamica che, determinata a liberarsi dal mondo convenzionale in cui era cresciuta, ha interrogato senza paura il suo ambiente sociale e ha sviluppato i propri sistemi di significato.

Con saggi introduttivi che tracciano lo sviluppo personale, intellettuale e psicologico di Jung, Dedicated to the Soul porta il lavoro creativo di questo spirito audacemente immaginativo e irriverente a un pubblico più ampio e offre nuove prospettive sul ruolo delle donne nella storia delle origini della psicologia analitica.

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▪ #JungItalia_LIBRI cliccando su questo hashtag scopri tutti i libri segnalati dal Jung Italia
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"La strada di una psichiatria futura, che deve afferrare il nocciolo della questione, è dunque chiara: può essere solo la strada psicologica."

(C.G. Jung)
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Dove la colpa è grande, la Grazia può essere ancora più abbondante e un evento di tal genere produce una trasformazione interiore che è infinitamente più importante di riforme politiche e sociali, le quali anche se le mettiamo tutte insieme, non son buone a nulla in mano a uomini che non siano in pace con sé stessi.

E' questo un principio che si continua a dimenticare, perché il nostro sguardo è attratto dalle contraddizioni esistenti attorno a noi, invece di spingersi a esaminare il nostro cuore e la nostra coscienza.

Ogni demagogo approfitta di questa debolezza umana quando fa il più grande strepito possibile sulle cose che non vanno nel mondo esterno. Ma quello che non va anzitutto e assolutamente è l'uomo stesso.

📙 C.G. Jung - Dopo la catastrofe, p.36

➡️ UN SAGGIO STUPENDO e ATTUALE di Jung: amzn.to/3oFGnyQ

Grazie della segnalazione all'amica e dott.ssa Zaira Cestari
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Jung una volta disse:

"Non bisogna mai intraprendere un'analisi a meno che non si possa fare altrimenti",

intendendo che se si riesce a cavarsela nella vita così come si è, bene e felicemente, allora si dovrebbe continuare così.

La mia esperienza, come quella di molti di questa generazione, è che non riusciamo più a vivere in questo mondo esterno con i suoi valori superficiali e a considerare la vita degna di essere vissuta.

Se si vive fenomeni strani e fuori dall'ordinario, e se la propria vita nella realtà esteriore è penetrata di tanto in tanto nel mondo misterioso, religioso, archetipico, si è costretti ad accettare l'esistenza e il potere di queste manifestazioni.

Sono felice di aver conosciuto un grande uomo [Jung] che ha osato cercare di spiegare, e certamente di accettare, la verità dei fenomeni inconsci.

📙 Irene Champernowne - A memoir of Toni Wolff ➡️ amzn.to/4kRYxs0

PS:
estratto inedito in italiano, tradotto dall'inglese (ulteriori estratti da libri rari o inediti in italiano saranno condivisi maggiormente all'interno del Jung Italia Premium)
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⭕ INCONTRI e DESTINO

🖋️ “Il ricordo dei fatti esteriori della mia vita si è in gran parte sbiadito, o è svanito del tutto: ma i miei incontri con l’«altra» realtà, gli scontri con l’inconscio, si sono impressi in modo indelebile nella mia memoria. In questo campo vi è stata sempre esuberanza e ricchezza, e ogni altra cosa al confronto ha perduto importanza.

In modo analogo, altre persone si sono stabilite permanentemente tra i miei ricordi, solo però in quanto i loro nomi sono stati scritti nel libro del mio destino da tempo immemorabile, e imbattermi in essi fu al tempo stesso una sorta di ricordo. […]

Gli incontri con la gente più varia, e di tanto differenti livelli psicologici, sono stati per me incomparabilmente più importanti di episodiche conversazioni con celebrità. I colloqui più belli e più significativi della mia vita furono anonimi. [...]

Presto sono giunto alla convinzione che, senza una risposta e una soluzione dall’interno, le vicende e le complicazioni della vita, alla fin fine, significano poco. […]

Posso comprendere me stesso solo nei termini delle vicende interiori: sono queste che hanno caratterizzato la mia vita, e di queste tratta la mia «autobiografia».”

📙 C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni
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