L'economia tedesca si è contratta più del previsto

Il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti

una contrazione 3 volte superiore a quella prevista dagli analisti

Anche gli investimenti hanno rappresentato un forte freno, crollando dell'1,4%

motivo? mentre gli USA hanno scatenato la Guerra Commerciale, l'Europa della dittatura ordoliberista non ha mosso un dito per far crescere i consumi interni, che continuano a rimanere al palo

vanno mandati #tuttiacasa

ottoliner, buongiornissimoh 🥰

per non dimenticare 😍

Settimana intesa e carica di grandi novità per la diplomazia internazionale.

Dopo l'incontro in Alaska, Re Donaldo ha incontrato i vertici dell'Unione Europea e Zelensky (con il nuovo abito della domenica, dopo la figuraccia della volta passata).

Sono andati tutti insieme a farsi bacchettare dal papino, che andando oltre la cortina fumogena della propaganda, ha scaricato Kiev e Bruxelles, con un franco: volete la guerra? PAGATEVELA.

Gli europei tornano a casa scodinzolando e ancora più confusi di prima.

Ne hanno parlato i nostri Clara Statello e Gabriele Germani con Giuseppe Germinario de L'Italia e il Mondo in una live ESCLUSIVA delle 18.30 qui https://www.youtube.com/live/-LLg-LZ4JJY?si=H_Fbw8Z8X2xH9haI

✋ Antisionista non significa antisemita ✡️

Semmai è il contrario: chi vuole allontanare la comunità ebraica dalle nostre società fa il gioco dei veri antisemiti.

📖 La storia ci ricorda le persecuzioni e le espulsioni: Spagna, Sicilia, Portogallo, i pogrom russi… eppure oggi il 60% degli ebrei del mondo non vive in Israele.
Il sionismo non è sinonimo di ebraismo: la maggioranza dei sionisti non è di religione ebraica, mentre sempre più ebrei nel mondo rifiutano questa ideologia.

🚨 Sapete chi sostiene il sionismo adesso? L’estrema destra occidentale, la stessa che per secoli ha perseguitato gli ebrei.

Io non voglio che gli ebrei vengano allontanati dall’Europa.
Io non sono antisemita.
Io sono contro un progetto coloniale che divide, separa e continua a produrre ingiustizia.

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Nel mondo del calcio, dove spesso si evita di prendere posizione, alcuni nomi noti hanno scelto di non restare in silenzio.

🇪🇬 Mohamed Salah ha criticato la UEFA per non aver raccontato la verità sulla morte del “Pelé palestinese” Suleiman al-Obeid, chiedendo: “Dite come è morto”.

🇫🇷 Karim Benzema, già nel 2023, aveva denunciato i bombardamenti su Gaza. E nel 2024 ha dato voce a un potente video messaggio scritto dal fotogiornalista Bisan Owda.

🇫🇷 Franck Ribery si è apertamente schierato contro le azioni di Israele.

🇮🇹 In Italia, Rafael Leão e Marcus Thuram hanno condiviso il post "Eyes on Rafah" per denunciare la tragedia umanitaria in corso.

🇫🇷 Paul Pogba, nel 2021, aveva sventolato la bandiera palestinese insieme ad Amad Diallo dopo una partita del Manchester United, un gesto forte che ha fatto il giro del mondo.

🎖️ E una menzione speciale va a Eric Cantona, storicamente impegnato su questi temi, che nel 2022 postava già foto con la maglia della Palestina.

Mentre Zelensky cerca rifugio dietro le spalle dei "volenterosi", la Russia pubblica i suoi elenchi: la lista della giornalista ucraina Diana Pachenko, che contiene i nomi di quasi 400 prigionieri politici e civili perseguitati dal regime di Kiev, e la lista delle perdite militari ucraine.

In tre anni e mezzo di guerra, l'Ucraina avrebbe perso circa 1.700.000 uomini tra caduti, dispersi, feriti non immediatamente recuperabili, secondo i dati che gli hacker di Killnet hanno rubato allo Stato Maggiore Ucraino.

Se confermati, sono numeri impressionanti...ma non per i leader europei, che puntano al fallimento dei negoziati, perché dicono di non fidarsi di Putin.

La strategia è quella di continuare ad inasprire le sanzioni antirusse e proporre garanzie di sicurezza che Mosca ha già definito inaccettabili, come l'invio di truppe in Ucraina e la sua ultra-militarizzazione.

Se in Europa i fantastici 5 (Macron, Starmer, Meloni, Merz, von der Leyen), sognano la guerra infinita contro la Russia, in Medio Oriente non riescono ad impedire il piano di invasione di Gaza, che Israele ha lanciato in questi giorni.

E come potrebbero, del resto, se non hanno adottato 1, dicasi UNO, provvedimento contro l'entità sionista ,per fermare il genocidio?

Ne parliamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/0Xkn1GfO1po?si=fJH78vc6p95ogy4J al NonTg di Ottolina, e chi non si collega è una Kaja Kallas!

Comunque, qualsiasi sia la vostra opinione, due fatti sembrano scolpiti sul marmo:

1) Putin a fine secolo scorso ha ereditato una colonia, e l'ha trasformata in una delle principali potenze globali

2) i nostri Prodi, i nostri Draghi e compagnia cantante hanno ereditato il mercato unico più importante del pianeta e l'hanno ridotto a una colonia

3) i dirigenti del PCC a fine secolo hanno ereditato un paese del terzo mondo, e l'hanno trasformato nella superpotenza economica del pianeta

4) le oligarchie USA a fine secolo hanno ereditato la più grande e potente superpotenza della storia umana, e dopo 20 anni sono costretti a chiedere in ginocchio la grazia a "una pompa di benzina con la bomba atomica"

Il resto sono chiacchiere

🌍 In Grecia e a Cipro cresce la mobilitazione contro il turismo sionista.

🚢 A Siro, oltre 1600 turisti israeliani non hanno potuto sbarcare.

🏝️ A Rodi, a fine luglio, solo l’intervento della polizia ha permesso l’attracco.

🏠 Intanto a Cipro il Partito Progressista dei Lavoratori denuncia: “Israele sta occupando l’isola”, mentre investitori israeliani hanno già comprato più di quattromila proprietà.

❌ Non si può condurre un genocidio in Palestina e poi fare vacanze spensierate nel Mediterraneo. È surreale.

✋ Condanniamo ogni violenza individuale, ma basta vittimismo: il problema è politico, collettivo, storico.

📢 Facciamo sentire la nostra voce.

✊ Denunciamo il genocidio.

📲 Condividi, commenta, sostieni.

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Dopo il vertice di Anchorage, lo stretto di Bering diventa il centro della nuova mappa geopolitica globale, mentre l'Europa atlantica scivola sempre più nell'irrilevanza e marginalità. 

L'accoglienza di Putin, atteso da Trump sul tappeto rosso, è la rappresentazione plastica della vittoria della Russia in Ucraina. 

I grandi sconfitti sono la NATO, l'Europa, l'America di Biden e, naturalmente, le loro proxy: i vertici politici e militari ucraini. 

Trump non vince ma non perde. Accetta al 100% la linea del Cremlino sulla fine della guerra e chiede a Zelensky di ritirarsi dal Donbass in cambio della pace. 

Lunedì il leader ucraino si recherà di nuovo a Washington: quali carte potrà giocare? 

Ne parliamo oggi alle 18.30 qui https://www.youtube.com/live/LHFYyXrFZ50?si=0t49GQ5dUwYm1--J in un'edizione speciale de La Bolla con Stefano Orsi e Francesco Dall'Aglio per un'edizione speciale de La Bolla condotta da Clara Statello.

IL RITORNO DELLA BOLLA, EDIZIONE SPECIALE!

Ci vediamo alle 18.30 con una super puntata con la nostra mitica Clara Statello e i nostri Stefano Orsi e Francesco Dall’Aglio per parlare del Summit Putin-Trump in Alaska.

Non mancate!

Mentre i leader dei Paesi NATO guardano attoniti con gli occhi sgranati, il presidente russo Putin ottiene ciò che vuole: dei negoziati senza precondizioni mentre l'operazione militare speciale prosegue, finalizzati non ad un cessate il fuoco ma ad un ACCORDO GLOBALE DI PACE. 

Uno schiaffo a Zelensky, Macron, Merz, Starmer e von der Leyen, un'umiliazione per il cosiddetto gruppo dei volenterosi. 

Non è chiaro ciò che ha ottenuto Trump, visto che i colloqui si sono svolti a porte chiuse, si sono conclusi senza un accordo o una dichiarazione congiunta, in conferenza stampa i giornalisti non hanno potuto rivolgere domande. 

Il presidente Trump, con il vertice in Alaska, ha però ottenuto due immediati risultati geopolitici: 

1. i Paesi dell'UE sono stati esclusi dalla partita in quanto giocatori attivi e relegati ai margini dello scenario geopolitico dell'Artico; 

2. inizia un nuovo corso tra Stati Uniti e Federazione Russa, mentre i leader dei Paesi Nato sono rimasti con il cerino in mano per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Ne parliamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/LrnoVoe8Tuw?si=UarPiNM2XcYc6tBL con il direttore di Analisi Difesa Gianandrea Gaiani e il giornalista Paolo Di Mizio, storico volto dei TG Mediaset.

La Cina non è un paese imperialista e non vuole sostituire gli Stati Uniti.

Vuole far parte di una comunità internazionale dove tutti siano sullo stesso piano ed essere un punto di riferimento per il grande sud globale.

Rispetta la sovranità altrui, non fa guerre, non colonizza e non schiavizza, e non compie atrocità come quelle che noi, invece, portiamo avanti a Gaza.

👉 Guarda l’intervista completa a Pino Arlacchi sul nostro canale YouTube qui https://youtu.be/0Kf09L_pxVc?si=s4ERC7EH9sksJXK2

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Torna l'incredibile David Colantoni che ci parla del conflitto sul campo in Ucraina, tramite l'accerchiamento che stanno subendo le truppe ucraine da parte di primi incursori russi in moto.

Motociclisti russi avrebbero aggirato le semi-trincee ucraine in alcune parti del fronte, colpendo le truppe avversarie da dietro e permettendo un'avanzata più generale dell'esercito di Mosca.

L'Ucraina è davanti a un potenziale cedimento strutturale dell'esercito per intero.

Alle 13.30 in ESCLUSIVA qui https://youtu.be/__khbWo_bdg?si=EpI6biymt7SdKDVt l'intervista col nostro Gabriele Germani.

🐔

🔴 PUTIN E TRUMP, LA FINE DELLA GUERRA?

Questo VENERDÌ un summit storico in Alaska potrebbe riscrivere gli equilibri mondiali 🌍

💥 La NATO sconfitta

🚫 Ucraina fuori dall’Alleanza Atlantica

🇷🇺 Le regioni occupate resteranno alla Russia

🇺🇸 Gli USA si preparano al nuovo ordine globale

L’Ucraina è solo l’inizio...

BRICS, Cina, dollaro, spazio e nuova guerra fredda: tutto è sul tavolo.

Chi vince davvero? E chi perderà tutto?

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#Putin #Trump #Ucraina #Geopolitica #Nato #Russia #USA #Guerra #BRICS #NuovoOrdineMondiale #ReelGeopolitico

Vagonate di maalox dirette a Bruxelles, la regina Ursula fa fuoco e fiamme per essere chiamata in Alaska, intanto Trump incontrerà i vassalli domani per imporgli la nuova pax trumpiana.

Intanto i russi alzano il tiro e picchiano duro sul fronte, in particolare nella zona di Pokrovsk: il Donbass sarà russo o con le buone o con le cattive.

Parleremo di questo ed altro con Francesco Dall'Aglio alle 18.30 qui https://www.youtube.com/live/BN3wpqYDlLA?si=wPPCds2WE483Phwj

Buona visione!

DEBOLE COI FORTI. Trump umilia l'Europa e scodinzola con XI e PUTIN.
 
Dopo la richiesta al Presidente russo di un summit bilaterale  necessario per rendere meno amara possibile la sconfitta in Ucraina e tentare disperatamente di sfilacciare l’asse del nuovo mondo multipolare, Trump ha appena annunciato su Truth di aver prorogato per altri 90 giorni l’entrata in vigore dei dazi alla Cina.
 
La proroga impedisce così alle tariffe statunitensi sulle merci cinesi di raggiungere il 145%, tassi che avrebbero portato a un embargo commerciale virtuale tra i due paesi.
 
Una guerra commerciale con la più importante economia del mondo. Dopo il goffo e sfortunato tentativo di sottomettere Lula e Modi è infatti l’ultima cosa che l’Impero in declino si possa permettere in questo momento.
 
Anche perché nel frattempo si complica sempre di più la partita dei chip per l’intelligenza artificiale. 
 
Dopo aver posto l’embargo sui Chip H20 di Nvidia, nell’ambito dei negoziati con Pechino Trump ha deciso di rimuoverli.
 
Ma come osservavano gli analisti cinesi, più che una concessione a Pechino, si trattava di una concessione alla stessa NVIDIA, e alle oligarchie finanziarie che continuano a pompare la sua bolla. Bloccare l’esportazione degli H20 in Cina sarebbe costato svariate decine di miliardi di fatturato l’anno, che avrebbero messo a rischio i conti del colosso USA dell’hardware AI.
 
In cambio Trump allora ha deciso di chiedere che NVIDIA versi il 15% dei ricavi cinesi nelle casse federali. Lo stesso identico 15% che fino a ieri costituiva la minimum global tax per le aziende dei paesi OCSE, e che Trump ha imposto venisse eliminata per le aziende USA. 
 
Insomma, Trump vuole avere la libertà di imporre tasse a piacere alle aziende, a seconda di quanto sono allineate con la sua agenda geopolitica. 
 
Come titola il Wall Street Journal, una sorta di “capitalismo di stato con caratteristiche americane” che riguarda anche le istituzioni USA.
 
Dopo aver imposto Stephen Miran alla FED, Trump ieri ha nominato un altro uomo dei think tank reazionari USA in un’altra istituzione chiave. Si chiama EJ Antoni, viene dalla Heritage foundation, e sarà il responsabile dei numeri del Bureau of Labor Statistics.
Trump non si limita a scodinzolare di fronte a Pechino. Tenta proprio di imitarla.
 
Di tutto questo, di come sia saltato il tentativo europeo di portare Zelenskij in gita a Ferragosto in Alaska e degli ultimi aggiornamenti dal distopico mondo del fascio-sionismo, parleremo tra pochissimo in una nuova imperdibile edizione del NonTg.

Ci vediamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/uRNH26TVOpE?si=QIteQYXhl_6U8da-

ottoliner, buongiornissimoh 🥰

📢 Chi controlla davvero il giornalismo mainstream? 📰✂️

Per anni le grandi testate – da NYT a BBC a CNN – hanno usato un linguaggio che nascondeva il colpevole, minimizzando o distorcendo la realtà di Gaza.

💔 Oltre 217 giornalisti uccisi dal 7 ottobre, più che in Vietnam e nella Seconda Guerra Mondiale messi insieme. Una strage di voci che stavano raccontando la verità.

⚠️ Non è informazione, è censura. E succede anche in Italia: redazioni sotto pressione, lettere dei giornalisti censurate, dimissioni per protesta.

📣 È ora di rompere il silenzio. Non sei solo un follower, sei una voce.

🇵🇸 Commenta con una bandiera della Palestina, condividi, fai sapere al mondo cosa sta accadendo.

La verità vive solo se la facciamo circolare.

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L’annuncio del Summit di Ferragosto in Alaska tra Trump e Putin ha scatenato il panico nelle cancellerie europee

E a ragione

E l’Ucraina potrebbe essere l’ultimo dei problemi

Dopo aver cercato ancora una volta di gettare zizzania tra i paesi BRICS, Trump è stato sonoramente rimbalzato 

E non solo, come è ormai abitudine, da Putin e Xi. Ma anche da Modi (e da Lula)

L’occidente a guida Washington non sembra avere più la deterrenza necessaria per intimorire le grandi potenze emergenti del Sud Globale

E ha bisogno di provare a scrivere le regole d’ingaggio della Nuova Guerra Fredda

Tenendo fuori dai tavoli che contano gli alleati/vassalli, che non potranno fare altro che inchinarsi ancora una volta di fronte al fatto compiuto

Ne abbiamo parlato con il direttore di Analisi Difesa Gianandrea Gaiani

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/uJK_vb94VzU?si=jKS5jxfstSxSpTmW

BUONA VISIONE

“Putin alle strette”

Così titola il Giornanale di oggi

La guerra in Ucraina è persa, e a dettare le regole è Putin

Trump, forse, finalmente, prova a farci i conti

L’Europa invasata di ipotesi, no

E si affida ai propagandisti di regime per provare a descrivere una realtà immaginaria

Sarà sufficente a consolarci del fatto che ormai siamo stati definitivamente esclusi da ogni tavolo che conta?

Dall’Ucraina a Gaza, dove Netanyahu procede sempre più esplicitamente verso la soluzione finale

Di tutto questo e di molto altro parleremo in questa nuova imperdibile edizione della Summer Edition del nostro NonTG

Ci vediamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/T7XCwY5GRzU?si=THCT4dkvDK3tA8N2

🌍🔥 L’impero francese sta crollando: in soli 3 anni chiuse 13 basi militari in Africa.

💣 Mali, Burkina Faso, Niger, Centrafrica: uno dopo l’altro hanno detto basta al Franco CFA e alle “missioni antiterrorismo” usate come scusa per saccheggiare uranio, oro e petrolio.

✊ I popoli africani si riprendono la propria libertà, mentre a Parigi si grida al “complotto russo” per
mascherare la catastrofe.

🇫🇷 L’ex padrone non comanda più: è la fine di un mondo costruito su rapina e sfruttamento.

📢 Noi stiamo con chi resiste.

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Per anni e anni ci hanno sfrucugliato le gonadi con questa storia dell’India come possibile alternativa democratica e filo-occidentale alla Repubblica Popolare di Cina

Ed ecco così che quando Trump ha deciso di dichiarargli Guerra Commerciale, sono rimasti un po’ tutti disorientati

Succede spesso: quando eccedi nella propaganda, va a finire che sei il primo a crederci

La realtà è che l’India per la sua industria, già fortemente diversificata, ma ancora di dimensioni decisamente ridotte, è TOTALMENTE DIPENDENTE dagli input cinesi

L’India come possibile alternativa alla Cina è PURA FANTASIA

Assecondarla per sperare di avere una quinta colonna all’interno dei BRICS non risolve nessuno dei problemi dell’occidente collettivo, e l’unico risultato concreto che ottiene è di disturbare un po’ un processo irreversibile, e di impedire all’India stessa e ai suoi 1,5 miliardi di abitanti di sperare in un futuro migliore

Di tutto questo e di molto altro abbiamo parlato in questo nuovo episodio di “Chiedilo a Joseph”, con Nadia Garbellini nella veste di coconduttrice e il leggendario Joseph Halevi nella veste di tuttologo

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/Riw1SL5i2U8?si=F-DIktJrjm20GJJw

Buona visione!

💩

Il grande giorno del pentimento USA si sta avvicinando?

Putin apre all'incontro diretto con Donald Trump, ma sbatte la porta in faccia a Zelensky.

L'Ucraina non è un interlocutore per Mosca, men che meno lo è un governo che ha sospeso di fatto le elezioni e la libertà del Parlamento di Kiev.

Intanto l'esercito russo avanza spedito e guadagna sempre più terreno sul campo, il fronte ucraino non crolla, ma si sgretola lentamente...

Evidentemente le pale di Mosca possono competere con tutto
l'arsenale dei paesi NATO/UE.

Ne parla il nostro Gabriele Germani oggi in una live esclusiva con Stefano Orsi, il generale Baffosky più amato da tutti gli italiani.

Ci vediamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/wAsVnBCHl7U?si=zJOQRXcYXzESac8F

ottoliner, buongiornissimoh 🥰

ECCO CHI SONO GLI ATTORI PIÙ SIONISTI DI HOLLYWOOD 🎬🇮🇱

Dai post social agli investimenti: ecco come alcune star sostengono attivamente Israele.

🔹 Leonardo DiCaprio investe a Tel Aviv con il colosso immobiliare Hagag e in startup israeliane.

🔹 Ben Stiller ringrazia Biden per il sostegno a Israele e condanna la resistenza palestinese.

🔹 Gal Gadot, ex IDF, incita i suoi 100+ milioni di follower a sostenere la causa israeliana.

🔹 Debra Messing vola in Israele a genocidio in corso.

🔹 E poi: Michael Douglas, Amy Schumer, Liev Schreiber, Jerry Seinfeld, Jamie Lee Curtis...

❌ E la maggioranza silenziosa? Come Beyoncé e Taylor Swift, che scelgono di non dire nulla.

👉 Guarda il reel e segui OttolinaTV per una controinformazione senza veli.

#Hollywood #Sionismo #Gaza #FreePalestine #LeonardoDiCaprio #BenStiller #GalGadot #Controinformazione #OttolinaTV #StopGenocide

L’Italia del Partito Unico della Guerra e degli Affari non fa che prendere continuamente schiaffi da Washington e da Bruxelles

Ma l’impotenza del Belpaese sembra molto spesso una scusa

40 anni di Controrivoluzione Neoliberista non sono bastate a radere completamente al suolo quegli elementi strutturali che in passato hanno fatto dell’Italia una potenza industriale e un paese ricco e dinamico

Da una parte, una delle Costituzioni più lungimiranti mai scritte, per quanto in buona parte svuotata, rappresenta ancora l’opportunità di organizzarsi per conquistare politicamente istituzioni che continuano ad avere prerogative ampie e significative

Dall’altro, lo Stato continua ad essere direttamente coinvolto in pezzi consistenti dell’Economia

Da Poste a Eni, da Enel a Leonardo, da Terna a Fincantieri, lo Stato italiano detiene ancora oggi il controllo di pezzi dell’economia sufficienti a sostenere una politica industriale di tutto rispetto

Se non lo fa, al netto di tutte le difficoltà, non è perché non può, ma perché il fine politico del Partito Unico non è reagire (ed eventualmente addirittura ribaltare) al declino

Ripartire dal ruolo che lo Stato continua a mantenere nell’economia reale, nonostante 40 anni di controrivoluzione, per tornare a progettare concretamente il proprio futuro, non è solo possibile, è NECESSARIO

ne abbiamo parlato con il nostro Alessandro Volpi in questo nuovo imperdibile episodio di Pane e Volpi

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/FmdZujTm400?si=NwYLy3bVqu_p6HQe

Nel mese di luglio le forze russe hanno ottenuto i progressi territoriali più significativi di tutto il 2025, avanzando di circa 564 chilometri quadrati e guadagnando terreno soprattutto nel settore di Pokrovsk.

Qui la penetrazione militare è ormai dentro il centro abitato, la Russia controlla le principali vie di accesso alla città. Le difese ucraine appaiono indebolite e composte da personale non addestrato, con pesanti interruzione delle linee logistiche.

Il rischio accerchiamento cresce di ora in ora.
Intanto l'UE ciancia di sanzioni alla Cina per il supporto dietro le quinte a Mosca, Trump vaneggia su economie morte commentando l'economia a più rapida crescita mondiale: l'India.

Ne parleranno in un duetto scoppiettante il nostro Gabriele Germani con David Colantoni alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/rCi2DqNeLUg?si=gbI2V3vEPwt4esgN in una LIVE ESCLUSIVA!

Forse abbiamo una speranza.

Nel Regno Unito è nato Your Party, il nuovo movimento neosocialista di Jeremy Corbyn e Zarah Sultana.

⚡ In meno di una settimana:
oltre 600.000 iscritti, già il primo partito per adesioni in UK.

🔥 Pro Palestina, anti NATO, anti capitalista.

Una rottura netta con la sinistra liberista alla Starmer e alla Elly Schlein.

📺 Dietro la rivoluzione: Novara Media, il media indipendente che ha fatto da cassa di risonanza e preparato il terreno.

👉 E in Italia? Serve un media per il 99%. Sostieni OttolinaTV su PayPal e GoFundMe.
E Chi non aderisce… è Margaret Thatcher.

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#Ottolinatv #YourParty #JeremyCorbyn #ZarahSultana #Neosocialismo #Controinformazione #OttolinaTV #NovaraMedia #Palestina #UKpolitics #sinistravera

Donald Trump, il presidente che avrebbe dovuto risolvere il conflitto in Europa orientale prima in ventiquattro ore, poi in una settimana, poi in un mese, infine impantanarsi in un lunghissimi negoziati, sembra ora passare alle cattive.

Sbraita nuove minacce di sanzioni alla Russia e ai paesi emergenti che da Mosca comprano il petrolio. A farne le spese, sono soprattutto gli amici degli Stati Uniti: India e Brasile, a riprova che l'impero non vuole alleati, ma solo vassalli da spremere (lezione che l'Unione Europea sta imparando a proprie spese).

Intanto in Ucraina le cose non vanno bene: la Russia ha aumentato le avanzate e conquiste su tutto il fronte, importanti nodi strategici sono armi nelle mani di Mosca e a Kiev si sente un tintinnar di manette per corruzione e folli spese legate al materiale
bellico (in particolare i droni).

I soldi che noi europei doniamo all'Ucraina sono in realtà destinati ad ingrassare qualche conto in banca svizzero-ucraino?

Ne parla il nostro Gabriele Germani con Francesco Dall'Aglio alle 18.30 qui https://www.youtube.com/live/dB1FjlI_AdY?si=9XvXncEDabOKNFM8 IN ESCLUSIVA su OttolinaTv.

La Realtà Materiale del Nuovo Ordine Multipolare continua a ostinarsi a dare torto a Forrest Trump

Licenzierà pure lei?

Imbeccato dall’intelligence neocon, Trump probabilmente si era convinto che la Russia davvero fosse ridotta a combattere con pale e muli e che, per non capitolare, fosse pronta non solo a rinunciare ai suoi obiettivi strategici in Ucraina, ma anche alla costruzione di un Nuovo Ordine Multipolare

Evidentemente, quelle informazioni non erano esattamente accuratissime

Serviva allora un piano B: fare leva sulle sanzioni secondarie per costringere i partner meno determinati ad andare contro i loro interessi nazionali pur di danneggiare economicamente Mosca

A quanto pare, non gli sta andando esattamente benissimo

“Modi sfida Trump”, titola Bloomberg

“India e Brasile respingono le richieste degli Stati Uniti”, rilancia Global Times

I due paesi hanno dichiarato senza tentennamenti che continueranno ad acquistare petrolio russo fino a quando sarà commercialmente conveniente

D’altronde, non tutti i paesi hanno il privilegio di trovarsi alla guida delle istituzioni Ursula Borderline e la nostra Georgie dai biondi capelli dorati

Ci vediamo alle 13.30 qui https://www.youtube.com/live/cXk_yTEw0LA?si=pepGjagdZCvEC2fU

i kantiani sono assetati, e non solo di sapere 🥰

Canada, Francia, Regno Unito, Portogallo, Malta e altri paesi stanno avviando la pratica di riconoscimento dello stato palestinese, alcuni hanno vincolato questo passaggio alla fine del genocidio, altri alla prossima sessione ONU di settembre.

Ma perché l'Occidente ha cambiato radicalmente posizione?

La crescita e il rafforzamento del movimento ProPal in Occidente sta costringendo la classe dirigente a cambiare approccio. L'idea è quella di responsabilizzare di quanto sta accadendo in Palestina il governo Netanyahu, le singole personalità, i singoli politici e non il sionismo in generale.

I governi occidentali vogliono che il genocidio proceda educatamente, di nascosto, senza interruzioni e reazione da parte delle vittime; non a caso, la nuova ondata di riconoscimento è sempre preceduta dalla condanna di Hamas.

Il nostro Gabriele Germani ne ha parlato con Elena Basile, questa sera alle 21:00 qui https://youtu.be/LT6jNnJtONQ?si=ei0upxFsCGemVu7H

Buona visione!

🇮🇹 L’Unità d’Italia: una conquista di libertà o una grande illusione?

Dietro l’epopea dei Mille e la retorica patriottica si nascondono verità scomode:

👑 la vanità dei Savoia
🏭 gli interessi dell’industria del Nord
🕴️ la mano invisibile della massoneria inglese.

Il Sud non fu liberato, ma conquistato, depredato e poi trattato come un peso.
Altro che “fratelli d’Italia”.

Un Paese nato sulla forza, sull’inganno e sulle disuguaglianze… non poteva che sfociare in fascismo e guerre.

Oggi si parla ancora di unità, ma sembra più una finzione da cerimonia ufficiale o da tifo calcistico ⚽.

Ha ancora senso parlare di Italia unita?

👉 Segui @OttolinaTV 📺🚀

L’espansionismo israeliano in Medio Oriente è un'aberrazione storica

e le aberrazioni storiche COSTANO

e gli USA, in declino, e circondati, quel costo non sono più in grado di sostenerlo

non c'è niente di strategico nella politica criminale che USraele sta perseguendo nell'Asia occidentale

solo il tentativo disperato di ostacolaro l'emergere di un Nuovo Ordine Multipolare, cercando di colpi l'Iran, individuato come l'anello più debole

gli ultimi sussulti di una bestia feroce ormai imprigionata

ne abbiamo parlato a fest8lina con Giacomo Gabellini

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/0q6MxkLz2JU?si=7cGyj9hj_5DUD64I

secondo Forbes, il patrimonio dei 100 uomini più ricchi degli USA è cresciuto dai 3 mila miliardi del 2019 ai 5 mila 400 del 2024

merito, anche, dei megaregali fiscali voluti da Forrest Trump e mantenuti da Rimbambiden

E che ora sono stati rinnovati con il Big Beautiful Bill che rappresenta il manifesto ideologico del Trump 2.0

Costeranno tra i 3 e i 400 miliardi di dollari l’anno

Che gli USA non avevano idea di come finanziare

Ed è un bel problema: sono proprio quei superricchi che, con 15 miliardi di donazioni ai principali partiti politici USA, decidono chi vincerà le elezioni

Accontentarli non è una scelta, è un obbligo. E proprio l’essenza di come è stato costruita la DEMOCRAZIA USA: fare in modo che la classe politica sia totalmente in balia della classe dell’aristocrazia finanziaria

E poi l’idea è arrivata: i DAZI

Esattamente quei 3/400 miliardi di entrate in più che permetteranno agli USA di accontentare la sua aristocrazia finanziaria, senza approfondire ulteriormente la voragine dei conti pubblici

La classe politica europea è lo sceriffo di Nottingham dell’Imperialismo a guida USA: l’esattore delle tasse che svuota le tasche dei suoi sudditi per riempire le casse dei PADRONI DEL MONDO

Scopri tutti i dettagli della rapina del secolo nell’ultimo imperdibile Pippone del Marru, che puoi rivedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=p01qtA5sOl0&t=497s

Secondo il PSNAI 2025 le Aree interne, soprattutto in Sardegna, Sicilia e Italia meridionale non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza al cronicizzato declino demografico e al sottosviluppo e quindi vanno accompagnate all'estinzione. 
 
In altre parole, 4000 comuni, 13 milioni di cittadini, il 23% della popolazione totale, il 60% del territorio nazionale, 42 aree nei Mezzogiorni, moriranno nel giro di 20 anni. 
 
In  questo contesto, la sardegna può diventare un modello per contrastare questa eutanasia di Stato. 
 
Ne abbiamo parlato su ottosofia con con Cristiano Sabino, Angelo Calemme, Marco Esposito, Giuseppe Mariano Delogu, Maria Grazia Demontis.

Ci vediamo alle 13.30 qui https://youtu.be/X0fWc62-yLE?si=xPE33Hc-Fmc57yRU