Questo canale nasce per darvi informazioni su quello che riguarda il momento che stiamo vivendo troverete anche notizie sempre aggiornate di avvocati e vari documenti che potranno servire a tutti voi
Информация о канале обновлена 17.11.2025.
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🔴 Esposto Roberto Burioni ✍️🖕🖕🖕🖕🖕
Ho provveduto ad inviare una segnalazione all’Ordine dei medici-chirurghi di Pesaro e Urbino, nonché al Prefetto di Pesaro-Urbino ed alla Procura della Repubblica, al fine di metterli a conoscenza delle affermazioni mendaci rilasciate dal dott. Burioni nella trasmissione televisiva condotta da Fabio Fazio, ove ebbe ad affermare:
“Questo è un vaccino sicurissimo! Non è vero, è una bugia che abbia causato effetti collaterali e tutte queste cose strane. Vuole che a dire ciò - queste bugie che sono pericolose per la salute pubblica, perché minano la fiducia nei vaccini, fondamentali per la nostra salute – siano medici, siano politici, siano persone che hanno responsabilità”.
Vi allego la copia della segnalazione, inviata anche a nome di altre persone, oscurata in parte per ragioni di privacy.
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La Cattedra Charlie Kirk offre la possibilità di un confronto franco su temi di attualità.
Ogni volta un ospite è invitato a presentare il suo punto di vista e chiunque, tramite una chat, può
intervenire per commentare, fare domande o avanzare contestazioni e obiezioni.
Il dibattito genera cambiamento.
Il confronto è fonte di nuova conoscenza!
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📅 GIOVEDI' 13 NOVEMBRE 2025, ORE 21.00
Ospite: Alessandro Fusillo (Difendersi Ora)
Coordina: Aurelio Mustacciuoli
Per seguire l’incontro e partecipare al dibattito è
sufficiente cliccare qui per accedere alla Zoom
Room (riservata agli associati e agli invitati) o
cliccare qui per la diretta YouTube.
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INFORMATIVA E MODELLO
DENUNCIA/QUERELA
per ATTI DI DISCRIMINAZIONE
Per sporgere una denuncia o querela per un fatto di discriminazione che si configura come reato, si deve presentare presso le autorità di polizia giudiziaria (Polizia di Stato o Carabinieri) o depositare un atto scritto presso la Procura della Repubblica.
Di seguito:
modello ufficiale di denuncia/querela già redatto in forma corretta e utilizzabile per presentazione diretta o protocollazione.
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MODELLO DI DENUNCIA/QUERELA PER DISCRIMINAZIONE
(da personalizzare)
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di [CITTÀ] .............
oppure
Alla Stazione dei Carabinieri / Questura di [CITTÀ] ............
Il/La sottoscritto/a:
Nome e Cognome: ............
Nato/a a .........il....... /......../......
Residente in ..................
C.F.: ........................
Telefono / e-mail: .............
OGGETTO: Denuncia–querela per presunta discriminazione e violazione dei diritti personali, statuito dall’art. 3 della Costituzione. Ai sensi dell'art. 604-bis e art. 604-ter del Codice Penale, nonché per eventuali violazioni delle norme sulla privacy (Reg. UE 2016/679 e D.Lgs. 196/2003).
ESPONE QUANTO SEGUE:
In data _ / _ / _, presso ____ (indicare la scuola, università o ente), veniva richiesto/a al/alla sottoscritto/a (o a mio/a figlio/a, se minore) di dichiarare o dimostrare la propria condizione vaccinale e/o di sottoporsi ad accertamenti diagnostici come condizione per poter accedere o partecipare ad attività scolastiche o di formazione-lavoro.
Tale richiesta, non prevista da alcuna norma vigente, si configura come ingiustificata ingerenza nella sfera privata e sanitaria, nonché come atto discriminatorio nei confronti di chi esercita il diritto al consenso libero e informato in materia di trattamenti sanitari (ai sensi della Legge 219/2017 Consenso Informato).
E D.L.vo n. 81/2008;
Capo III, art. 279 (Prevenzione e controllo), il Testo del comma 5:
Ritengo che tale comportamento possa integrare gli estremi in violazione della Costituzione Art. 3, e del reato di cui all’art. 604-bis e 604-ter del Codice Penale (atti di discriminazione o istigazione alla discriminazione), e in ogni caso un trattamento illecito di dati personali di natura sanitaria, in violazione dell'art 9 GDPR e del Codice della Privacy (Reg. UE 2016/679 e D.Lgs. 196/2003).
PER QUESTI MOTIVI
Il/La sottoscritto/a sporge formale denuncia-querela nei confronti dei responsabili del fatto sopra descritto, affinché siano accertate le relative responsabilità penali e amministrative.
Chiede inoltre di essere informato/a, ai sensi dell’art. 406 c.p.p., in caso di richiesta di archiviazione.
Luogo e data: ....................
Firma: ............................
__
✔️ Istruzioni pratiche:
• Allegare documenti o e-mail che dimostrano la richiesta dello stato vaccinale e/o test.
Eventuali comunicazioni o prove che dimostrano il rifiuto all’attività scolastica/lavorativa.
• Portare 2 copie firmate (una rimane protocollata a te).
• Presentare di persona o inviarla tramite PEC alla Procura o alla Stazione dei Carabinieri.
• Tipo di ente coinvolto (scuola, università, azienda convenzionata, ecc.)
● Elenco degli enti preposti a ricevere a seconda dei casi, una denuncia o segnalazione formale per discriminazione, violazione della privacy o richiesta illegittima di dati sanitari (come la condizione vaccinale o test diagnostici).
1. Garante per la protezione dei dati personali → se vuoi denunciare la violazione della privacy (richiesta illegittima di dati sanitari).
2. Ministero dell’Istruzione e del Merito / Ufficio Scolastico Regionale → se vuoi segnalare un comportamento discriminatorio o illegittimo di una scuola o università.
3. Procura della Repubblica → se vuoi presentare una denuncia penale per violazione di diritti fondamentali.
4. Prefettura o Difensore civico regionale → se vuoi presentare una segnalazione amministrativa o civica
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❌🇮🇹AVV. HOLZEISEN
"INCREDIBILE LA NUOVA PROPOSTA IN TRENTINO:
VACCINARE BAMBINI PER PROTEGGERE TUTTI"
LA GESTIONE DELLA PANDEMIA IN SENATO: IL CONTROLLO E LA PAURA
Non è stata solo una pandemia. È stato un esperimento di controllo. Un progetto globale che ha trasformato la medicina in amministrazione, la scienza in propaganda e i cittadini in sudditi disciplinati.
Il Covid è stato la più grande prova generale di gestione delle masse della storia moderna. Tutto è iniziato nel caos, ma quel caos è diventato metodo. Si è imposto il dominio della paura, ripetuta, misurata, alimentata ogni giorno da numeri e decreti. I morti contati in diretta, le conferenze stampa serali, la retorica dell’emergenza: un linguaggio uniforme, pensato per immobilizzare la mente collettiva.
La medicina non curava più, amministrava. I protocolli sostituivano il pensiero, le circolari il giudizio clinico. Il medico divenne un esecutore, non un osservatore. Chi curava fuori schema veniva sospeso, chi dubitava marchiato come negazionista. Il dissenso fu trattato come malattia da estirpare.
La paura è stata il primo farmaco di massa. Ha paralizzato la razionalità, ha reso accettabile l’assurdo: la chiusura delle scuole, l’isolamento degli anziani, l’idea che si potesse vietare il contatto umano “per il bene comune”. La popolazione fu rieducata alla distanza, all’obbedienza, al silenzio.
Le autopsie, il metodo clinico, la discussione scientifica, tutto ciò che definisce la medicina vera, vennero sospesi. Si doveva solo credere. Il pensiero critico era un rischio, la verifica un reato. Le decisioni scendevano dall’alto, spesso contraddittorie, ma sempre giustificate con una parola magica: sicurezza.
Si crearono nuove gerarchie: chi poteva parlare e chi doveva tacere. Si censurò in nome della verità, si punì in nome della scienza, si mentì in nome della salute. In pochi mesi il mondo libero divenne un laboratorio di controllo comportamentale.
Ci dissero che era per la sicurezza di tutti. Ma la sicurezza, in quei mesi, fu la nuova frontiera della discriminazione.
Mentre si celebravano gli eroi in camice, nei reparti si chiudevano le porte ai malati cronici, ai fragili, ai non conformi. La medicina si trasformò in un filtro morale. Curava chi aveva il documento giusto, non chi aveva bisogno.
Chi non possedeva un Green Pass non era più un cittadino, ma un sospetto. Non poteva entrare in ospedale, non poteva accompagnare un genitore, non poteva donare il sangue o ricevere un trapianto. Persone già malate vennero lasciate sole, come se la salute fosse una concessione e non un diritto.
Nei parcheggi degli ospedali, donne in travaglio partorivano senza poter entrare. Nelle oncologie, le terapie venivano rinviate o sospese. I reparti di riabilitazione si svuotavano. L’assistenza domiciliare sparì. Per mesi, la medicina smise di essere cura e divenne controllo.
In quei giorni, le immagini che circolavano parlavano un linguaggio surreale: personale sanitario che ballava, mentre pazienti reali morivano di abbandono, di solitudine, di ritardi evitabili. La realtà era più dura: i protocolli avevano sostituito il pensiero, i regolamenti la compassione.
Non è accettabile che in un Paese civile si neghi l’accesso alle cure in base a un codice digitale. La salute non può essere subordinata all’obbedienza
Le tecnologie digitali completarono l’opera. Il Green Pass, presentato come misura sanitaria, divenne uno strumento di selezione sociale. Un codice QR decise chi poteva entrare, lavorare, viaggiare, curarsi. Era la medicina trasformata in algoritmo.
La pandemia ha mostrato come il potere possa usare la salute come leva politica. Non per proteggere, ma per dirigere. Non per informare, ma per addestrare. Si è costruita una società della sorveglianza travestita da civiltà del benessere.
Oggi, in Senato, le prime verità cominciano ad affiorare. Si parla di errori, ma gli errori non bastano a spiegare un sistema così preciso, così coerente nella sua deriva. Dietro la confusione apparente, c’era un disegno: centralizzare, controllare, uniformare.
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🔴ULTIMA ORA: IL GIUDICE SUSANNA ZANDA ASSOLTA IN CASSAZIONE.
La Corte di Cassazione si è espressa con l'assoluzione della giudice Susanna Zanda dalle accuse rivoltegli.
La giudice ha subito provvedimenti e sanzioni disciplinari che minano la sua carriera e la sua dignità umana e professionale per aver emesso sentenze contro le restrizioni ingiustificate alle libertà dei cittadini durante il periodo della c. d. pandemia. Accuse che appaiono a molti come una ritorsione e un avvertimento verso quelle toghe che osano contraddire le decisioni dei Governi.
Aveva per prima rifiutato il Green Pass e esternato il suo dissenso tanto da vedersi deferita al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).
“Il supergreen pass tende ad indurre gli over 50 all’inoculo di un trattamento genico sperimentale, che si era già acclarato avere un’efficacia immunizzante ‘negativa’, come confermato dagli ultimi dati Aifa”, disse.
Inoltre la Giudice aveva ricordato che "La degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato, potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale" definendo il provvedimento della tessera verde come eversivo rispetto ai diritti disciplinati e garantiti in Costituzione.
Oggi la pronuncia di assoluzione dal provvedimento disciplinare aperto dalla Procura Generale della stessa Corte, per sindacare in merito alle decisioni prese dal Magistrato Zanda.
Ogni tanto una buona notizia.
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IL NUOVO DISEGNO DI LEGGE LORENZIN PER VACCINARE GLI ANZIANI
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1759165922.pdf
1) VACCINAZIONI NELLE MANI DI OMS E PFIZER
Il disegno di legge è composto da 6 articoli e viene presentato come un semplice disegno di legge volto a far aggiornare ogni anno il calendario delle vaccinazioni, ma è molto più di questo. L'art.3 che introduce l'aggiornamento annuale del calendario di vaccinazione merita di essere citato per intero:
L’aggiornamento del calendario vaccinale per la popolazione anziana e fragile avviene con cadenza annuale, sulla base delle evidenze epidemiologiche, dell’evoluzione scientifica e delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e prevede l’eventuale introduzione di nuovi vaccini per la popolazione anziana e fragile, inclusi i vaccini contro il COVID-19 e contro il virus respiratorio sinciziale.
Questo articolo obbligherà chiunque dovrà redigere il calendario delle vaccinazioni a proporre tutte le vaccinazioni gradite all'OMS.
L'art. 4 si propone di far istituire una cabina di regia adibita all'aggiornamento del calendario vaccinale, che deve essere composta da individui provenienti da diversi organi come l'ISS, l'AIFA etc. Tuttavia c'è scritto che in questa cabina di regia devono partecipare anche un esponente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SITI) e un esponente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (SIMIT). Queste due società lavorano a stretto contatto con le case farmaceutiche e soprattutto con Pfizer, per la quale hanno organizzato la propaganda mediatica di 2 campagne vaccinali (1, 2) e hanno già provato a fare pressioni sul Ministero della Salute affinché inserisse una dose di richiamo annuale di vaccino COVID nel calendario vaccinale.
La SIMIT promuove mRNA Accademy in partnership con Moderna, finalizzato a indottrinare all'uso dei veleni a mRNA e dell'IA in ambito sanitario.
La SITI gestisce un master in "One Health in sanità pubblica", che finalizzato a promuovere l'OMS.
2) ART. 5: MONITORAGGIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE
La legge non prevede di introdurre formalmente un obbligo, ma l'art. 5 prevede di individuare diversi indicatori finalizzati al monitoraggio e valutazione dell'efficacia delle campagne vaccinali. Al punto a dell'art 5. si può leggere che questi indicatori devono essere fatti per pressoché tutti i vaccini, incluso herpes zoster e COVID, e vogliono anche la percentuale di tutti i soggetti con ciclo di vaccinazione completo, ossia tutti quelli che si mantengono in regola con tutte le dosi annuali che verranno proposte. Tutto questo è finalizzato al punto c, ossia redigere statistiche sui diversi livelli di copertura nelle regioni italiane, e attuare "misure correttive" per ridurre queste differenze aumentando la copertura nelle Regioni dove è più scarsa, basandosi sui dati dell'Anagrafe nazionale vaccini. La narrazione delle "differenze territoriali" tra le regioni, sostiene che alcune regioni riuscirebbero meglio di altre a far accedere gli anziani alle vaccinazioni, e non tengono conto che molti italiani non vogliono neanche più sentire la parola "vaccino".
CONCLUSIONI
La Lorenzin è stata intervistata da Radio Radicale, e verso la fine dell'intervista ha dichiarato che gli USA sono minacciati da una "ideologia no vax" accostandola a Trump e che tale "ideologia" va tenuta fuori dalle istituzioni europee ed italiane. Questa oltre ad essere black propaganda è una forma di politicizzazione del dissenso, perché l'essere no vax non è un'ideologia politica, ma è la conseguenza dell'aver osservato direttamente i danni che causano i vaccini e dell'aver letto i molteplici studi che testimoniano la pericolosità e gli effetti avversi di questi.
Infine, ha dichiarato anche che la sua proposta di legge dovrebbe trovare facile approvazione in quanto secondo lei rientra pienamente negli obiettivi del governo Meloni.
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🗣 DOMANDA DAL PUBBLICO
🔲 Il medico di medicina generale (MMG), può inviare i dati sensibili sanitari a terzi, senza il consenso dell'assistito❓
📣 RISPOSTA AL PUBBLICO
◾️L'invio di dati sensibili sanitari a terzi SENZA IL CONSENSO DELL'ASSISTITO È VIETATO, salvo specifiche eccezioni previste dalla legge.
Anche quando il trattamento è necessario per la cura, il medico ha l'obbligo di fornire al paziente l'informativa e, in molti casi, di acquisire il consenso.
▪️ Qual'è la disposizione di Legge❓
✅ Gli articoli del GDPR sono disposizioni di una legge europea, il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che ha natura di regolamento e non di direttiva. Essendo un regolamento, le sue disposizioni (gli articoli) sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea, senza bisogno di recepimento nazionale.
✅ Il GDPR è una legge:
Il GDPR (Regolamento (UE) 2016/679) è un atto legislativo europeo a tutti gli effetti. Si tratta di una legge, nel senso che stabilisce norme giuridiche vincolanti per tutti gli Stati membri.
Gli articoli sono le disposizioni: I singoli articoli all'interno del GDPR sono le disposizioni specifiche che contengono le norme, i principi e i diritti relativi alla protezione dei dati personali.
✅ Natura di "regolamento" e non di "direttiva":
A differenza di una direttiva, che deve essere recepita dagli Stati membri attraverso leggi nazionali, un regolamento europeo è direttamente applicabile e vincolante in tutti gli Stati membri fin dalla sua entrata in vigore.
🇮🇪| L'Italia ha comunque adeguato la sua legislazione nazionale (il "Codice Privacy") con il Decreto Legislativo 101/2018 per armonizzarla con il GDPR, ma le disposizioni degli articoli del regolamento sono quelle che dettano le norme principali.
▪️ Qual'è l'articolo che vieta la diffusione di dati sanitari sensibili❓
📌 L'articolo che vieta la diffusione di dati sanitari sensibili è l'art. 9 del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), che li classifica come "categorie particolari di dati" e ne vieta il trattamento a meno che non sussistano specifiche eccezioni, come il consenso esplicito dell'interessato o la necessità per fini di cura o interesse pubblico. La legislazione italiana recepisce questa tutela, e il vecchio Codice Privacy (ora integrato dal GDPR) vieta la diffusione di tali dati.
📍Anche l'art. 622 del Codice Penale sanziona la violazione del segreto professionale medico.
🟥 Tutele principali
🔺🔻GDPR (art. 9):
Questo regolamento europeo classifica i dati sanitari come "categorie particolari di dati" e ne vieta il trattamento, a meno che non ricorrano specifiche eccezioni, come il consenso scritto dell'interessato.
♦️ Codice Privacy (Italia):
Il vecchio Codice Privacy, ora integrato dal GDPR, vieta specificamente la diffusione di dati idonei a rivelare lo stato di salute dei pazienti.
♦️Segreto professionale (art. 622 Codice Penale):
I medici hanno l'obbligo di mantenere il segreto professionale. Divulgare informazioni sanitarie riservate senza il consenso del paziente costituisce un reato e può portare a sanzioni penali.
Codice di Deontologia medica:
Stabilisce che i medici devono assicurare la non identificabilità dei soggetti quando pubblicano o divulgando dati e studi clinici.
♦️Condizioni per il trattamento dei dati sanitari
È importante notare che ci sono delle eccezioni alla regola generale che vieta il trattamento dei dati sanitari.
♦️Il Consenso esplicito:
La regola più importante. Il paziente deve dare il suo consenso scritto.
♦️Finalità di cura:
I dati possono essere trattati per la tutela dell'incolumità fisica o della salute dell'interessato.
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https://www.privacy-regulation.eu/it/9.htm#:~:text=%C3%88%20vietato%20trattare%20dati%20personali,o%20alla%20vita%20sessuale%20o
ESCLUSIVA EVENTI AVVERSI NEWS - LA SENTENZA DI ASTI SUI GRAVI DANNI NEUROLOGICI DA VACCINO COVID PFIZER
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"Gravi danni neurologici dopo il vaccino Covid”: il Tribunale riconosce il nesso e condanna il ministero a pagare indennizzo"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/14/danni-neurologici-vaccino-tribunale-ministero-condanna-notizie/8160305/
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