"ANCORA ITALIA. Per la sovranità democratica". Per pensare e agire altrimenti.
Информация о канале обновлена 23.08.2025.
"ANCORA ITALIA. Per la sovranità democratica". Per pensare e agire altrimenti.
Quando riavremo la nostra sovranità (quella prevista nel 1° articolo della Costituzione), potremo essere liberi di intessere relazioni con tutti gli Stati che vogliamo e, un minuto dopo, dovremmo pretendere lo smantellamento della basi militari NATO presenti sul nostro territorio.
Per tutto questo, però, occorre un'altra classe politica. Preparata, etica e non corrotta. Non è facile, ma possiamo riuscirci.
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Il gangsterismo politico è la prassi dell'Unione Europea, in cui, in questi giorni, si parla di "pace giusta", ovvero della prosecuzione di un conflitto che è già stato perso. Von der Layen & co. sono i collaborazionisti di un progetto che prevedeva la fine degli Stati e delle nazioni, un progetto che ha azzerato i confini, ma ha fatto morire di fame i bambini greci, un progetto di burocrati e banchieri. Questa Unione Europea è nata per subordinare la politica all'economia con un Parlamento che non ha alcun potere. Per secoli sarebbe apparsa inadeguata la figura di un banchiere alla guida di un Paese. Negli ultimi trent'anni i cittadini europei ci siamo abituati a questa aberrazione. Non è un caso che i cittadini del vecchio continente non siano mai stati coinvolti direttamente nell'approvazione dei Trattati con cui le nostre Costituzioni sono divenute ancillari. Tra qualche decade, i nostri pronipoti stenteranno a credere che un presidente della Repubblica abbia imposto come primo ministro (senza passare per le elezioni ) un ex membro della commissione trilaterale, del Bilderberg, un uomo di Rockefeller e di Goldman Sachs: Mario Monti. Tra qualche decade, i nostri pronipoti si chiederanno perché un presidente della Repubblica abbia imposto come primo ministro (senza passare per le elezioni) un ex presidente della Banca centrale europea, ex direttore esecutivo della Banca Mondiale, ex governatore della Banca d'Italia, tra i principali promotori della privatizzazione di diverse società fino ad allora partecipate in varia misura dallo Stato italiano, (IRI, Telecom, Eni, Enel, Comit, Credit e altre), ex vicepresidente e amministratore delegato di Goldman Sachs: Mario Draghi. Perché i banchieri o gli esperti di economia dovrebbero guidare un governo? Faranno gli interessi del popolo o delle banche, della finanza e delle società per cui hanno lavorato?
Questa modalità è divenuta prassi accettata ed ecco perché siamo arrivati alla fine degli Stati nazionali. Siamo governati dai banchieri e, i politici che siedono nelle istituzioni, seguono le loro direttive. Questo spiega perché ci hanno fatto entrare nell'Unione Europea imponendoci una valuta che implica il signoraggio e produce il debito pubblico, il ricatto per cui nessun governo nazionale può investire per iniziative a favore dei cittadini. L'Unione Europea è nata con questo intento. Perché nelle scuole non viene spiegato come viene creato l'euro, cosa sia il signoraggio, chi ci dà questa valuta e cosa chiede in cambio? Perché nelle scuole o nei programmi TV nessuno spiega perché siamo indebitati e come è stato concepito l'obbligo di non superamento della soglia di deficit strutturale superiore allo 0,5% del PIL? Perché nessuno ci spiega come mai il Regno Unito non ha mai aderito alla moneta unica e questo non abbia comportato per gli inglesi la catastrofe che ci veniva descritta da Prodi o Ciampi? Cosa significa la bandiera europea con 12 stelle? Perché talvolta sostituisce il nostro tricolore?
Non esiste nessun continente unito, come non esiste una lingua, un'arte o una letteratura europea. Gli attuali Stati dell'Unione Europea sono stati una realtà unitaria solo durante l'epoca dell'impero romano la cui lingua - il latino - è stata usata anche secoli dopo la fine dell'impero in molti campi del sapere. Il latino ha dato origine a molte delle lingue parlate nel continente. Ma stranamente ci dicono che le radici storico-culturali dell'Europa sono giudaico-cristiane, con ciò azzerando la cultura greca e quella romana di cui sono ancora permeate le nostre vite. Strasburgo, Londra, Parigi, Nimes, Treviri furono fondate dai Romani e non dagli antenati di Netanyahu. È urgente sottrarsi da questo cappio che ci obbliga a inviare armi e risorse a un cocainomane, ma a tagliare sulla sanità, la scuola e il welfare.
Creare una nuova realtà politica in Italia è molto difficile e, ammesso che ci si riesca, è impossibile fruire di finanziamenti tali da garantire la possibilità di esistere e di partecipare alla vita politica italiana, così come previsto dalla Costituzione. Senza finanziamenti, niente campagne elettorali, niente sezioni, niente addetti alla comunicazione; a ciò si aggiunga la difficoltà di candidarsi alla guida delle amministrazioni o del governo per l'altissimo numero di firme cui le nuove formazioni sono sottoposte. Un quadro normativo che deve scoraggiare qualsiasi nuovo progetto. Gli italiani avrebbero tutto da guadagnare nel prender parte a un nuovo progetto politico, capace di sradicare un sistema incancrenito e corrotto. Invece sono pronti ad accusare i volenterosi cittadini che decidano di difendere la nazione e la patria; li accusano di ambire a poltrone, che diverranno come gli altri, ecc. In tal modo svuotano di senso le nuove realtà politiche, disinnescandone la pericolosità per il Sistema. Molti cittadini, pur di non assumersi la responsabilità di operare una scelta (non solo al momento di votare, ma nel momento di svolgere una sia pur minima attività politica, cosa che dovrebbe essere imprescindibile in un regime democratico), teorizzano l'utilità dell'astensione.
I politici, dal canto loro, convincono i cittadini di vivere in stati democratici, mentre, in realtà, lo Stato, il governo è sempre blindato: nessuna nuova realtà costituisce una minaccia perché, nessun nuovo politico proveniente dal mondo dalle professioni e del lavoro, può entrare in Parlamento, a meno che non sia già noto (ne ho in mente almeno due che imperversano nell’area antisistema), ovvero sia spinto da altri politici di lungo corso che gli promettono una poltrona in cambio dell'allineamento e dell'accettazione dello status quo.
Di fronte a questa situazione oggettiva, gli italiani dovrebbero rendersi conto che, pur nell'assenza di democrazia, sopravvivono solo briciole di sovranità quotidianamente calpestate da tutti i partiti dell'arco costituzionale che fingono di essere schierati da una parte o da un'altra. Una recita che serve per garantire la sopravvivenza di questi organismi (detti partiti) già cadaveri, che, la maggior parte dei cittadini, crede esprimano valori di destra o di sinistra e che portino avanti progetti coerenti con la loro appartenenza.
#AncoraItalia
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#bastadittaturaeuropea
SE LA PRONUNCIA DI UNA DATA PRODUCE PIÙ SUDDITANZA DI UN'AGENDA POLITICA.
Nella comunicazione sul web è in voga da un po' di tempo l'utilizzo di un linguaggio figurato a base di metafore attinte al mondo delle dicotomie buio/luce e sonno/risveglio. Coloro che fanno uso di questo strumento retorico, ignorano che anche la controparte lo adopera. Talvolta capita di incrociare costoro che si autodefiniscono "illuminati" o "risvegliati" e sono in tutto uguali alla loro controparte per l'attitudine passiva che li contraddistingue a partire dalla maniera in cui maneggiano la lingua parlata. Ad esempio, trovo contraddittorio che un "illuminato" che dissente dalle politiche globaliste, parli di agenda "20-30". Se per contestare i tuoi avversari, utilizzi il loro linguaggio, non sei un "risvegliato", ma un conformista omologato. In italiano l'anno 2030 si pronuncia "duemilatrenta" e non venti-trenta. Il progetto globalista è passato proprio con il filtro della lingua inglese. E una lingua non è solo un modo di esprimersi, ma è una "forma mentis", un assetto cognitivo. E, questo, gli artefici dell'impero globalizzato (Churchilli in primis) lo sapevano e lo sanno molto bene. Se riconosci la sovranità della lingua dell'impero - mi spiace - ma stai dormendo alla grande. Anche se, nel delirio autoreferenziale, ritieni di conoscere ciò che gli altri non vedono. Qualsiasi critica all'Ordine esistente non può prescindere dalla contestazione del linguaggio attraverso cui quell'Ordine è stato imposto.
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#Agenda2030
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È noto che i gerarchi e i funzionari nazisti, accusati per aver collaborato alla Shoah, spiegarono di aver eseguito il loro lavoro. Ciò che accade nei totalitarismi, non è diverso da quanto accade nelle democrazie. Erich Fromm e Günther Anders compresero che l'uomo di oggi FA qualcosa collaborando per un prodotto finale e per un padrone che ignora. Fromm definì questa condizione " astrattizzazione"; Anders parlò di "medialità". I due intellettuali tedeschi si riferivano alla medesima condizione (che per Fromm è l'anticamera dell'alienazione): oggi l'uomo, il lavoratore funziona con l'azienda, a cui anche gli altri lavoratori appartengono, soltanto in qualità di parti del complesso. Questo approccio vale anche per il nostro FARE che non è che "un conformistico collaborare, dato che si svolge nell'ambito di complessi aziendali di cui non possiamo avere una visione d'insieme [...] l'esistenza odierna dell'uomo è attiva passiva neutrale, ovvero mediale. La medialità domina ovunque. Non soltanto in quei paesi che impongono il conformismo con la violenza, ma anche in quelli che lo impongono con la dolcezza."
Accadde nella Germania nazista, accade nei governi globalisti contemporanei in cui i governanti, non solo non governano i cittadini, ma non governano neanche le cose, perché, a loro volta, sono collaboratori mediali privi di consapevolezza. Ecco perché è molto difficile oggi che uomini e donne comprendano gli abomini e li combattano (basti pensare all'accettazione passiva del Greenpass): non riescono a scorgere il piano complessivo, non lo conoscono e le loro coscienze sono immuni dal senso di responsabilità. L'insegnante che indottrina sull'agenda 2030 ha la stessa incoscienza del soldato israeliano che bombarda Gaza; il cittadino che ha accettato il Greenpass (la sottomissione a un controllo bio-politico) nutre verso di esso lo stesso sospetto che nutriva un cittadino del reich verso le leggi di Norimberga. Come rammenta Anders, il primo paradosso è proprio quello di convivere con la consapevolezza dell'esistenza della bomba atomica, ovvero di una potenziale fine imminente per tutta la specie umana. Neanche ciò serve a produrre quello stato di angoscia che nei secoli passati ha prodotto l'idea della morte e dell'Apocalisse.
Pochi uomini e donne riescono a scorgere il piano, l'obiettivo e vogliono sottrarsi al "conformismo mediale" non collaborando e rischiando di apparire insani sabotatori. Oggi è molto più difficile innescare una rivolta, perché, quello che dovrebbe conoscere ogni individuo, non è il singolo segmento in cui è coinvolto, ma l'intero progetto di cui egli è parte e da cui deve dissociarsi se vuole impedire che la fine si realizzi con la sua collaborazione. Questo riguarda la guerra in Ucraina e l'invio di armi, riguarda il genocidio in corso a Gaza, riguarda la volontà della governance globale di farci sprofondare in un caos edonistico da cui uomini e donne responsabili devono prendere le distanze.
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#responsabilità
#collaborazionismo
Mentre i Paesi europei sono investiti da una crisi che non ha eguali dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (in parte dovuta alle sanzioni alla Russia e all'invio di armi in Ucraina), l'Unione Europea decide di spendere miliardi in armi, mentre a giugno 2025, nell'area euro, 2,241 milioni di giovani sotto i 25 anni sono disoccupati, con un tasso di disoccupazione giovanile del 14,1% e, seppur forniti di laurea, i giovani trovano al più lavoro di bassa qualità. La politica dovrebbe riflettere sul fatto che, tutti i Paesi che hanno raggiunto un apprezzabile successo economico, si trovano in Asia (Giappone, Cina, Singapore, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud). Questo accade perché i governi di questi Paesi hanno legato lo sviluppo a una focalizzazione sull'istruzione e sulla qualità del lavoro. Invece, in Europa e in Italia, il proliferare di corsi di laurea anche telematici, la facilità di accesso al titolo di studio (quest'estate alcuni studenti italiani hanno fatto scerna muta all'esame di stato, sapendo che - comunque - avevano il diploma assicurato) hanno ridotto il valore del titolo di studio e indebolito culturalmente le società europee.
L'istruzione è il fondamento di ogni società e, quella del vecchio continente, in queste condizioni, non sembra avere un grande futuro davanti.
#ancorismo
#istruzione
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