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Информация о канале обновлена 21.08.2025.
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Durante una partita di calcio della Premier League femminile in Ucraina, un’atleta ha ricevuto un cartellino giallo per aver parlato in lingua russa sul campo di gioco.
L'arbitro Anastasia Romaniuk ha motivato la sua scelta affermando che nel campionato d’Ucraina non si parla il russo, anche se ufficialmente non esistono restrizioni del genere.
Episodi simili di discriminazione dei russofoni, che continuano a rappresentare una parte importante della società ucraina, si verificano quotidianamente. Tutto ciò ovviamente continua ad essere ignorato da quell’Occidente che cerca in ogni modo far credere l’Ucraina di Zelensky sia un modello di democrazia da sostenere.
La questione linguistica nel Paese è stata una delle ragioni principali che hanno portato allo scoppio della guerra civile nel 2014, quando milioni di persone hanno rifiutato questo nuovo modello di Ucraina.
Soprattutto in questi ultimi tempi si parla dei confini ucraini e di possibili vie per la risoluzione del conflitto, ma pochi si preoccupano di considerare quello che vuole e pensa la popolazione che su questi confini ci vive.
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🇺🇸🇷🇺 Soldati russi all’assalto su mezzi NATO, sventolando la bandiera americana
Sui media russi è apparso un filmato di un assalto dei soldati russi della 42a divisione alle posizioni ucraine nei pressi di Malaya Tokmachka, nella regione di Zaporozhye.
Gli assaltatori russi hanno impiegato un M113, veicolo da trasporto truppe americano (anche l’Italia aveva fornito questi mezzi a Zelensky) precedentemente catturato sui campi di battaglia. Sul veicolo, oltre alla bandiera russa è stata esposta anche quella americana (ovviamente provocatoriamente).
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🇺🇸🇷🇺 Alaska, Trump ha affermato che lui e Putin sono riusciti a trovare un’intesa su "molti punti" della questione ucraina, ma un accordo complessivo non è stato raggiunto.
Nel corso della relativamente breve conferenza stampa (Putin ha parlato per otto minuti, Trump per quattro), dove non è stato lasciato spazio alle domande dei giornalisti, pubblicamente non sono stati annunciati colpi di scena. Il presidente americano e quello russo, tra complimenti reciproci, hanno espresso ottimismo e la volontà di proseguire gli incontri. Non è escluso che il prossimo round di colloqui si possa tenere a Mosca.
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🇺🇸🇷🇺 Stretta di mano storica tra Trump e Putin dopo che i due presidenti sono scesi contemporaneamente dagli aerei.
È iniziato l’incontro che potrebbe portare cambiamenti nel conflitto in Ucraina e non solo.
Secondo il NYT "Vladimir Putin sembrava soddisfatto e sinceramente incoraggiato mentre scendeva dall'aereo e salutava il presidente Trump. E aveva tutte le ragioni per farlo..."
Nelle scorse 24 ore le forze armate russe sono riuscite ad avanzare per più di 10 chilometri a nord di Pokrovsk, recidendo l’arteria stradale Kramatorsk-Dobropolye, di vitale importanza per la logistica militare di Kiev. Ad affermarlo sono le mappe redatte oggi pomeriggio dagli analisti militari ucraini di DeepState, la fonte principale di notizie sull’andamento del conflitto del Paese. Sergey Sternenko, attivista vicino all’esercito ucraino, definisce “critica” la situazione per il proprio esercito nel settore di Pokrovsk.
Nei giorni precedenti, dopo la morsa a tenaglia su Pokrovsk e le incursioni sempre più frequenti dei sabotatori russi verso il centro della città, nelle retrovie ucraine, sembrava che i russi fossero pronti per chiudere l’accerchiamento del centro abitato, approfittando appunto del panico presente tra i soldati di Kiev, caduti più volte in imboscate. Diversamente da queste previsioni, i comandanti russi hanno preferito premere nei punti deboli delle difese ucraine più sguarnite a nord della città, riuscendo a sviluppare una rapida manovra a est di Dobropolye, nodo logistico sul quale si appoggiava la linea difensiva attorno a Pokrovsk, connessa a sua volta con Kramatorsk.
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🇵🇱🇺🇦 L’orgoglio della “divisione” di giovani patrioti ucraini (lontani da casa e dal fronte) scuote la Polonia
Sabato pomeriggio. Mentre nelle trincee attorno a Pokrovsk, nel Donbass, gli operai di ieri, caricati a forza su un pulmino e abbandonati al fronte rischiano la loro vita, pur senza volerlo perché non ci sono alternative, tentando di tappare i buchi sulla linea del fronte per salvare Zelensky, qualcun altro a Odessa si dà disperatamente alla fuga per non farsi accalappiare come un cane dai reclutatori dell’esercito ucraino e non finire in trincea come migliaia di concittadini che non sono riusciti ad avere la meglio in questa corsa per la vita.
Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza dal fronte, nello stadio PGE Narodowy di Varsavia, si trovava un’intera divisione di giovani patrioti ucraini che con orgoglio ha mostrato i simboli del proprio esercito e insultato Putin a squarciagola, con tutta la forza possibile. Circa 60 mila giovani, si sono riuniti in occasione del concerto del rapper bielorusso Max Korzh, noto per le sue critiche verso il governo di Lukashenko e contro il conflitto in Ucraina. I cancelli dello stadio sono stati letteralmente presi d’assalto, la maggior parte dei presenti erano appunto ucraini.
Il concerto ha rischiato di non iniziare per via del comportamento pericoloso per la sicurezza pubblica di un’importante parte dei presenti. Le forze di polizia hanno fatto fatica a contenere gli esagitati. Solo la minaccia degli organizzatori di sospendere l’evento ha fatto scemare le tensioni. La polizia di Varsavia ha arrestato 109 persone accusate di possesso di droga, resistenza a pubblico ufficiale e uso di materiale pirotecnico vietato.
A destare più scalpore tra la popolazione locale non sono state tanto le teste calde, quanto lo sventolio di diverse bandiere dell’Ucraina con riportati i simboli nazionalisti ed i vessilli rossoneri dell'Esercito insurrezionale ucraino (UPA) che tra il 1943 e il 1945, combattendo al fianco di Hitler, ha ucciso decine di migliaia di polacchi nella regione della Volinia.
Questo oltraggio, unito al comportamento non meno rispettoso verso il Paese che ospita circa un milione di profughi ucraini, ha scosso i social network polacchi. Non sono mancate le reazioni dei politici.
«Se avete la forza di urlare nello stadio polacco tenendo in mano la bandiera degli assassini di bambini, donne e anziani polacchi, allora sicuramente avrete la forza di combattere per la vostra Patria. Fuori dalla Polonia!» ha affermato il deputato polacco Dariusz Matecki, promettendo di presentare una denuncia contro gli ucraini che hanno esibito la bandiera dell'UPA.
Credo che non faccia male sottolineare per l’ennesima volta i paradossi che emergono quando si parla di identità Ucraina, che anche questa volta non sono mancati. Sapete in che lingua canta Korzh? Esatto, gli alfieri del patriottismo ucraino hanno allegramente cantato le canzoni in lingua russa, cosa che non avrebbero potuto fare a casa propria perché vietato.
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🇺🇦🇺🇸🇷🇺 Zelensky probabilmente sarà in Alaska durante l'incontro tra Trump e Putin previsto il 15 agosto. A riportarlo è la CNN, citando fonti nell'amministrazione della Casa Bianca.
Zelensky, che ha già affermato di non essere disposto a considerare concessioni territoriali, potrebbe prendere parte ad alcuni incontri in seguito al meeting principale tra i presidenti di Russia e Stati Uniti.
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🇺🇦🇬🇪 La Georgia accusa l'Ucraina di temporeggiare sul rimpatrio degli ucraini bloccati al confine russo-georgiano
La Federazione Russa a giugno ha iniziato ad espellere dal Paese i cittadini ucraini che hanno finito di scontare le pene per reati gravi attraverso il valico di frontiera di Daryali, verso la Georgia. Sono più di 100 gli ucraini espulsi dalla Russia, rimasti nel limbo della zona grigia, senza la possibilità di entrare in Georgia. Le autorità georgiane affermano che la maggior parte di queste persone, oltre ad essere sprovvista di documenti, ha precedenti penali per crimini particolarmente gravi, “rappresentando una minaccia".
Il 5 agosto una parte di queste persone che si trova in questa situazione da diverse settimane ha indetto lo sciopero della fame chiedendo l’incontro con il console ucraino. Le stesse autorità georgiane denunciano la lentezza di Kiev nel reagire a questa situazione.
"Il ritardo artificiale del processo fa sorgere il sospetto che la parte ucraina desideri che queste persone rimangano a lungo nella cosiddetta zona neutrale, in modo che successivamente la parte georgiana sia costretta a lasciar attraversare il confine di stato. Dichiariamo categoricamente che non metteremo in pericolo la legge, l'ordine e la sicurezza della popolazione del nostro Paese", ha dichiarato Alexander Darakhvelidze, viceministro degli Interni della Georgia.
Secondo lui, la Georgia è pronta a coprire i costi necessari per il rimpatrio degli 87 cittadini ucraini bloccati, ma Kiev si astiene dal considerare le opzioni proposte dalla Georgia per il rimpatrio di queste persone.
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