Il nuovo canale del Prof. Augusto Sinagra da oggi anche su Telegram
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MATTARELLA, IL GOVERNO E LA GUERRA
la Costituzione dispone che conseguentemente alla decisione del governo, le Camere deliberano lo stato di guerra contro uno o più Stati e il Presidente della Repubblica la dichiara con atto formale.
L'art. 244 del codice penale dispone che chiunque compia atti ostili contro uno Stato estero, in modo da esporre lo Stato italiano al pericolo di una guerra, è punito con la reclusione fino a 18 anni; se la guerra avviene è punito con l'ergastolo.
L'attuale situazione italiana è che il governo italiano fornisce armamento anche pesante e offensivo (oltre che miliardi di euro di finanziamenti) e l'uso di basi militari presenti sul territorio nazionale, per sostenere l'Ucraina nella sua guerra contro la Federazione Russa.
A norma di Costituzione e di codice penale i casi sono due:
1. o l'Italia, prendendo parte attiva in termini di armi e di denaro, è sostanzialmente alleata dell'Ucraina e dunque è in guerra aperta contro la Federazione Russa, ovvero
2. il governo italiano, in violazione dell'art. 244 del codice penale, compie chiaramente atti ostili contro la Federazione Russa, esponendo l'Italia ad una guerra dichiarata e diretta, con responsabilità penale individuale di tutti i Ministri componenti il Consiglio dei Ministri che delibera l'invio di armi e denaro all'Ucraina.
L'una e l'altra interpretazione di ciò che accade nell'attualità, si presenta come una palese violazione della Costituzione e del codice penale, commessa dal governo e dal Parlamento nella individualità dei singoli che lo compongono e che approvano le decisioni del governo le quali integrano indubitabilmente quegli "atti ostili" di cui all'art. 244 c.p.
E Mattarella Sergio che fa? Assolutamente niente. Lui è impegnato a premiare virologi, commemorare giornalisti selettivamente "scelti", a compiere lui stesso "atti ostili" quando equipara la Russia alla Germania nazista, ed altre amenità di questo tipo, svolgendo funzioni di politica estera che non gli competono.
E le Procure della Repubblica, a cominciare da quella di Roma, territorialmente competente, cosa fanno? Anch'esse sono evidentemente impegnate in questioni più importanti di una possibile guerra devastante oppure sono impegnate a indagare esponenti di altre Procure per ipotizzati e gravi misfatti di corruzione in atti giudiziari. Garlasco docet.
Mi riferisco all'ex PM Venditti che ora è Presidente del Casinò di Campione d'Italia.
Mi riferisco anche all'ex PM Pignatone poi Presidente del Tribunale del Vaticano e ora indagato per mafia a Caltanissetta.
Nessuno si preoccupi: i nostri politici sanno quel che fanno e il pericolo maggiore di tutti è il ritorno del Fascismo.
Augusto Sinagra
MATTARELLA SERGIO: ORA BASTA
Non è più questione dell'età avanzata e conseguente affaticamento mentale di Mattarella.
Le sue esternazioni non sono più tollerabili e giustificabili.
Accade che, di recente, in occasione del conferimento del solito premio quirinalizio rapportato ai parametri che hanno visto premiati soggetti come Silvio Brusaferro o Roberto Burioni, l'immanente Mattarella ha dichiarato che i "Vaccini pediatrici sono fondamentali".
Qualcuno ha osservato che egli appare come un agente pubblicitario di Big Pharma.
A me ricorda i venditori ambulanti di pozioni magiche nel lontano e rischioso Farwest.
Mattarella poi ha aggiunto, sempre a proposito dei vaccini, che "La Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia".
Eh no, egregio Signore!
A parte che la Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia dall'assunzione di farmaci rischiosi o inutili, le ricordo che ben altri sono i doveri della Repubblica che lei forse intende come una specie di Consiglio di Amministrazione nazionale.
La Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia assicurando scuole sicure e insegnanti competenti.
La Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia dalle aggressioni e dagli abusi sessuali di soggetti clandestinamente entrati nel territorio nazionale (l’ultimo caso è di una bambina italiana di dieci anni) che dovrebbero essere immediatamente espulsi e, se tratti in arresto, e poi immediatamente rimessi in in libertà, dovrebbe provvedere alla immediata radiazione dalla magistratura di giudici più complici che imbecilli.
La Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia assicurando a questa adeguato accesso all'alimentazione e alle cure mediche adeguate.
La Repubblica ha il dovere di proteggere l'infanzia assicurando ai genitori salari idonei (ma fermi da più di 30 anni) ad assicurare ai propri figli cibi e salute.
Egregio Signore, lei, come è noto, non è molto "forte" su tematiche storiche. Cose che storicamente e politicamente non stanno né in cielo nè in terra ne ha già dette molte.
Ripassi la storia della Russia zarista con particolare riferimento all'anno 1917 e faccia in modo che il Palazzo del Quirinale sulle rive del Tevere non diventi il Palazzo d'Inverno sulle rive della Neva a San Pietroburgo.
Ancora accoratamente, nell'interesse suo e nell'interesse del Popolo italiano, si dimetta. E lo faccia in fretta.
Augusto Sinagra
Papa Leone XIV: "La NATO non ha iniziato alcuna guerra".Che bello! Ora non vestirà più in bianco ma a "stelle e strisce"!!!
GIORNALISTI ED ECCLESIASTICI NELLA CLOACA MASSIMA?
Su "X" gira la foto di un articolo pubblicato sul quotidiano "Avvenire" emanazione della Conferenza Episcopale Italiana presieduta dal noto Zuppi Cardinal Matteo (che la divina Provvidenza ci ha evitato come nuovo Papa).
Di tale fatto ne ha dato notizia Francesca Totolo che io so essere una giornalista molto attenta e una persona molto seria e anche prudente.
D'altra parte, nessuna smentita è comparsa da parte del detto quotidiano o dalla CEI sui social o su altri mezzi di comunicazione.
Tale articolo, apparso il 12 settembre scorso, reca come titolo a caratteri rilevanti la seguente ignobilità: "Ancora una volta nel sangue si spegne il veleno delle parole" con riferimento al barbaro assassinio del giovane americano Charlie Kirk che lascia una giovane moglie e due figli molto piccoli.
Se l'articolo è veramente apparso su "Avvenire", non ci sono per esso commenti adeguati se non che non viene in evidenza solo la amoralità del suo autore ma qualcosa di rilevante penalmente: si tratta di una palese istigazione all'omicidio e soltanto per un contrasto tra idee.
Forse il contrasto delle idee non c'è poiché idee ne aveva Charlie Kirk ma chi scrive porcherie di questo tipo non è solo un amorale ma anche uno privo di idee, che forse non sa quel che scrive.
In questa situazione l'augurio istintivo che mi sento di fare è che i responsabili di questa porcata giornalistica - ripeto, se vera - e con essi i responsabili della CEI, a cominciare da Zuppi Cardinal Matteo, dovrebbero sprofondare e permanere nella Cloaca Massima di Roma.
Io, noi, siamo di un altro mondo che non si esaurisce nella mera testimonianza religiosa ma coinvolge l'impegno civile. Noi siamo quelli che ovunque e soprattutto in Spagna, partecipando alla Crusada, abbiamo rimesso Cristo e la Croce sugli Altari di Dio.
La feccia anarcoidecomunista lo ricorda ancora molto bene. Erano quelli che riesumavano corpi ormai putrescenti di Sacerdoti e Monache per poterli fucilare.
Come fucilarono la statua del Cristo Redentore.
Buon sangue non mente: la Conferenza Episcopale Spagnola anni fa condannò il "franchismo"! ...
Augusto Sinagra
NUOVA LETTERA APERTA A MATTARELLA SERGIO
Sandro Pertini si rivolgeva a Re Umberto II senza chiamarlo mai con la sua vera aggettivazione formale di "Maestà".
Così, anch'io, egregio Signor Mattarella Sergio, la chiamo "Signore" e non Presidente perché avrei voluto per l'Italia un altro Presidente.
Come Sandro Pertini rifiutava il titolo dovuto a un Re, io opero il medesimo rifiuto anche se lei, come leggo correntemente, si presenta nell'attuale fase politica quasi come un Monarca.
Lei, Signor Mattarella, sa bene che non ho particolare apprezzamento per come svolge le sue funzioni, come ho spesso e schiettamente detto nei miei scritti e nei miei discorsi. E' il mio giudizio personale che vale quel poco che conta, ma io non ho alcuna considerazione per la sua attività.
Tuttavia, conoscendola da molto tempo, non posso sfuggire a un istinto di comprensione verso di lei e quasi di umana solidarietà verso la sua persona.
E ciò ancor più per il fatto che siamo quasi coetanei, entrambi del 1941.
In questo spirito io la esorto ancora una volta a porre maggiore riflessione nei suoi discorsi pubblici e a quel che dice proprio perché sono pensoso dell'immagine che lei da di se stesso.
Restando alle sue più recenti esternazioni, lei ha equiparato la Federazione Russa al Terzo Reich nazista. Lei ha dichiarato che l'Unione europea ci ha dato "benessere", non considerando i milioni di poveri esistenti in Italia, le centinaia di migliaia di bambini che non hanno adeguato accesso alla alimentazione e alle cure mediche.
Da ultimo ha dichiarato che l'Europa da 80 anni non ha fatto guerre e non ha minacciato nessuno, aggiungendo che l'Europa sarebbe minacciata dal Presidente Vladimir Putin.
Tale sua ultima enunciazione ha avuto riguardo ad alcuni droni caduti in territorio polacco per i quali le stesse Autorità militari polacche hanno escluso ogni responsabilità russa.
Mi permetto di ricordarle, egregio Signore, che lei era Ministro della Difesa e Vicepresidente del Consiglio quando l'Italia partecipò per 72 giorni a violenti bombardamenti della Serbia (nostra amica storica), senza autorizzazione ONU e senza neppure una decisione della NATO ma per sola volontà - e per l'Italia un ordine - del governo nordamericano.
Lei è la stessa persona che riceveva solennemente al Quirinale il Presidente Vladimir Putin quando già la Crimea per volontà popolare e democratica aveva deciso il suo ritorno alla Madrepatria russa, esortandolo ad intervenire militarmente nel Donbass per porre termine alle uccisioni avvenute per mano di neonazisti ucraini (lei ricorda i 50 lavoratori bruciati vivi nel Palazzo dei Sindacati a Odessa?).
E ora lei ci dice una cosa assolutamente priva di fondamento e che cioè la Santa Madre Russia ci minaccia, ma forse non si rende conto che questo accredita la folle corsa al riarmo dell'Europa (e soprattutto della Germania: è proprio vero che la storia non insegna mai niente), mettendo a rischio anche quanto dispone l'art. 11 della Costituzione a proposito della guerra.
L'ho vista mentre pronunciava il suo discorso per la consueta adunata di Cernobbio. Ho notato la sua visibile stanchezza, in particolare il suo sguardo palesemente affaticato e allora mi permetto suggerirle le dimissioni (auspicate da molti, e lei lo sa), e ritornare nella nostra meravigliosa Sicilia, in particolare Castellammare del Golfo, per prendersi cura di se stesso, di godere degli affetti familiari, di godere dei suoi nipotini e fare finalmente ciò che, per età, meglio conviene sia a lei che a me: il nonno.
Augusto Sinagra
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