Dopo il successo della Russia di Putin, che in Alaska ha visto riconosciuto il suo ruolo globale e sul campo di battaglia avanza in maniera sempre più netta, l'Ue è entrata in una crisi che secondo molti sarà letale. Ma in questo nuovo scenario quali sono le carte che l'Italia ha da giocare? Ed è possibile un diverso collocamento internazionale del nostro Paese? Ne parliamo con Giuseppe Masala.

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Alla vigilia dell'incontro in Alaska tra Trump e Putin, Zelensky e gli europei cercano in ogni modo di boicottare l'accordo, spingendo per un cessate il fuoco temporaneo invece di una pace duratura. Il presidente americano ha tra l'altro appena deciso la militarizzazione di Washington, dove la criminialità delle gang giovanili è fuori controllo. Da noi invece l'impunità è la norma, come mostra il caso dell'omicidio stradale ad opera di minorenni di un campo rom. Ma le istituzioni sembrano concentrate a colpire, con multe e burocrazia, i cittadini e i piccoli imprenditori italiani, specie quelli del settore balneare. D'altronde...ce lo chiede l'Europa.

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Putin e Trump si preparano all'incontro di ferragosto in Alaska, nel quale tenteranno di raggiungere un accordo per arrivare alla pace, e la prospettiva terrorizza gli europei, che puntano a proseguire il conflitto. Ma perché i Paesi del Vecchio Continente non vogliono la pace? E la disponibilità di Trump è reale o si tratta di una tattica per ingannare la Russia?

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Putin e Trump sono pronti ad incontrarsi, forse tra pochissimi giorni, ma appare sempre più chiaro che, in un eventuale accordo tra le due superpotenze , l'Europa avrà il ruoli di vittima sacrificale, e le sanzioni lo dimostrano. Ma l'Ue sembra essere votata all'autodistruzione, come mostrano i tagli a settori strategici come quello dell'agricoltura. Nel frattempo ci promettono il ponte sullo stretto di Messina, ma puntano davvero a realizzarlo?

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Ormai i media della propaganda globalista e transumana non nascondono più le loro intenzioni; e ammettono che puntano a rendere possibili gli espianti di organi anche su pazienti vivi.

Ultimamente ci sono stati vari episodi di persone dichiarate morte che si sono svegliate prima dell'espianto, questo dipende dal fatto che la così detta "morte celebrale" è in effetti un'invenzione filosofica, ma non basta.

Ora l'obbiettivo dei satanisti globali è quello di rendere legale il prelievo degli organi anche in pazienti che sono semplicemente "incurabili" e che non possono scappare.

Ovviamente lo fanno per il nostro bene.