✅ Invito a firmare l’appello
In solidarietà al Dott. Paolo Bellavite e al Dott. Eugenio Serravalle.
Care amiche e cari amici,
vi invitiamo a sottoscrivere l’appello a sostegno della libertà di ricerca, di parola e di confronto pluralistico in ambito scientifico, in difesa del diritto di ogni medico e scienziato di esprimere opinioni motivate e basate su prove documentate, senza subire delegittimazioni personali.
✉ Come firmare:
Entro venerdì 16 agosto, ore 18:00, inviate una mail all’indirizzo segreteria@assis.it con la vostra adesione.
ATTENZIONE, I SOGGETTI FIRMATARI POSSONO ESSERE SOLO ASSOCIAZIONI
Il testo integrale dell’appello è riportato di seguito. Vi invitiamo a leggerlo e a diffonderlo affinché sempre più voci si uniscano in questa richiesta di libertà, trasparenza e pluralismo scientifico.
Appello in solidarietà del Dott. Paolo Bellavite e del Dott. Eugenio Serravalle
Le Associazioni firmatarie esprimono apprezzamento per la recente decisione del Ministro della Salute di rinnovare il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG), adottando un’impostazione che riconosce e valorizza il pluralismo delle competenze.
Riteniamo che la tutela della salute pubblica richieda un dibattito aperto, inclusivo e basato sulle migliori prove scientifiche disponibili. La discussione deve essere libera, pluralistica e basata su prove documentate, e ogni forma di delegittimazione personale è contraria ai principi etici e ai diritti costituzionali perché va sempre garantita la libertà di ogni professionista di esprimersi nel rispetto della scienza e della propria coscienza. Limitare oggi la voce di chi chiede trasparenza sulla base delle prove scientifiche, mette a rischio il diritto di ogni cittadino a ricevere cure basate su verità rigorose e verificate e indipendenza professionale.
Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle sono stati etichettati da alcuni come “antiscientifici” per le loro posizioni critiche sulla gestione della pandemia e, in particolare, sui cosiddetti vaccini anti-COVID. Alcuni commentatori si sono arrogati il diritto di decidere cosa sia “scienza” e cosa non lo sia, pronunziando un verdetto senza possibilità di replica. Eppure, i loro curricula e le testimonianze della loro attività clinica dimostrano preparazione, esperienza e contributi reali alla ricerca. La loro “colpa” è aver mantenuto il diritto di porsi domande e di esprimere dubbi in pubblico — proprio ciò che, da sempre, alimenta il progresso e la conoscenza.
Etichettare e delegittimare non è scienza: è arbitrio. La scienza non è un dogma, è un metodo che si basa sulla verifica di teorie anche contrapposte: alla fine ‘vince’ chi porta i dati e le prove più valide e forti. Il fondamento del metodo è basato sul dubbio costruttivo e sul confronto delle prove, non su articoli di fede e censure. Di fronte a prove migliori di quelle che possono presentare, Bellavite e Serravalle hanno reso pubblico l’impegno a riconoscerlo pubblicamente, auspicando analoga disponibilità da parte degli interlocutori.
In un’epoca in cui decisioni complesse in sanità pubblica devono essere prese talvolta con dati incompleti, è indispensabile che organi come il NITAG siano composti da professionisti con competenze diverse, liberi da condizionamenti e capaci di valutare criticamente ogni prova.
Chiediamo che la libertà di ricerca e di parola dei medici e degli scienziati sia garantita, che il dissenso argomentato sia accolto come risorsa e che il pluralismo scientifico venga riconosciuto come condizione necessaria per decisioni equilibrate e trasparenti.
La scienza vive solo dove c’è confronto libero.