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Информация о канале обновлена 21.08.2025.
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Facciamo "POLETICA"
Non tutto il male vien per nuocere
Il dibattito acceso sulla composizione del Nitag ha fatto emergere inaspettatamente la questione dei conflitti di interessi di alcuni membri e quindi della infiltrazione di big pharma negli enti decisionali in sanità.
Schillaci non lo dice ma questa rivelazione deve aver pesato più del “pericolo” delle idee di Bellavite e Serravalle.
Anche solo per questo la battaglia ha portato frutto.
D’ora in poi l’argomento del conflitto di interessi sarà in primo piano nella medicina italiana e questo è sicuramente un bene, persino superiore ai risultati che potrebbe forse conseguire il Nitag!
Noi che vogliamo verità, giustizia e libertà dovremo sempre vigilare che non vada perso questo passaggio e chiedere che sia fatta pulizia da tale inquinamento delle istituzioni, anche rafforzando le normative di controllo.
La revoca del NITAG da parte del Ministro della Salute 𝗢𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗦𝗰𝗵𝗶𝗹𝗹𝗮𝗰𝗶 potrebbe non essere stata un atto arbitrario, ma l’unica mossa possibile per fronteggiare una situazione che rischiava di diventare insostenibile.
Si è cercato di far credere all’opinione pubblica che il problema fosse rappresentato dal 𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼 𝗕𝗲𝗹𝗹𝗮𝘃𝗶𝘁𝗲 e dal 𝗗𝗼𝘁𝘁. 𝗘𝘂𝗴𝗲𝗻𝗶𝗼 𝗦𝗲𝗿𝗿𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗲, etichettati in fretta e furia come “𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘯𝘰 𝘷𝘢𝘹” da associazioni e colleghi evidentemente allineati a un diktat che non ammette voci critiche. Ma forse il vero nodo non era questo.
Il punto cruciale, semmai, potrebbe essere un altro: la presenza, all’interno dello stesso NITAG, di figure con rapporti consolidati e documentati con le multinazionali del farmaco. E allora sorge spontanea una domanda: 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶?
Ecco alcuni casi che dovrebbero far riflettere:
𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗘𝗺𝗮𝗻𝘂𝗲𝗹𝗲 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗼𝗺𝗼𝗹𝗶, fondatore e presidente di 𝘝𝘪𝘴𝘔𝘦𝘥𝘦𝘳𝘪 e consigliere della 𝘚𝘤𝘭𝘢𝘷𝘰 𝘝𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘦 𝘈𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯, realtà legate direttamente a 𝘎𝘭𝘢𝘹𝘰𝘚𝘮𝘪𝘵𝘩𝘒𝘭𝘪𝘯𝘦 e ad altri colossi dei vaccini. Sarebbe questa la garanzia di terzietà?
𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗩𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲, che tra il 2022 e il 2024 avrebbe ricevuto oltre 17mila euro da 𝘎𝘴𝘬 per consulenze, firmando anche studi sponsorizzati dalla stessa multinazionale. Si può parlare di indipendenza in queste condizioni?
𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗻𝗶, ex 𝘊𝘛𝘚, consulente per 𝘗𝘧𝘪𝘻𝘦𝘳, 𝘚𝘢𝘯𝘰𝘧𝘪, 𝘈𝘣𝘣𝘝𝘪𝘦, 𝘎𝘴𝘬 𝘦 𝘈𝘴𝘵𝘳𝘢𝘡𝘦𝘯𝘦𝘤𝘢. Tutte aziende che avrebbero avuto un interesse diretto nelle decisioni del NITAG. Coincidenza?
𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗿𝘁𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, che in pubblicazioni scientifiche ha dichiarato rapporti economici con 𝘎𝘴𝘬 𝘦 𝘔𝘴𝘥, difendendo prodotti vaccinali da loro finanziati. Un caso isolato o un modello consolidato?
Secondo il regolamento, i membri del NITAG dovrebbero dichiarare l’assenza di conflitti di interesse. Ma nei fatti, questa regola non sembrerebbe essere stata rispettata con la dovuta serietà.
A questo punto, la domanda non è più se Bellavite e Serravalle fossero o meno scomodi, ma se un NITAG composto da membri con legami così stretti con l’industria potesse davvero garantire trasparenza.
Alla luce di tutto ciò, lo scioglimento del NITAG apparirebbe come l’unica via percorribile per evitare che le politiche vaccinali fossero condizionate da interessi privati più che da valutazioni scientifiche imparziali.
𝘓𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘦 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘳𝘪𝘱𝘢𝘳𝘰 𝘥𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰. 𝘔𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘯 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘶𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦, 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘢 𝘮𝘢𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘭𝘰 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰?
𝘾𝙝𝙚 𝙞𝙡 𝙁𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤 𝙘𝙞 𝙨𝙞𝙖 𝘼𝙢𝙞𝙘𝙤!⚖️🇮🇹⚔️
𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣𝙞𝙤 𝙋𝙤𝙧𝙩𝙤
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Ecco chi ha sostenuto i medici liberi Bellavite e Serravalle: oltre 130 ( nel pdf ) associazioni, comitati, cittadini e professionisti che hanno chiesto pluralismo scientifico, libertà di ricerca e tutela della salute pubblica. Ma la realtà è un’altra: hanno vinto i pagati da Sanofi, Pfizer, GSK e AstraZeneca.
Dopo anni di denunce, dopo inchieste giornalistiche che hanno smascherato conflitti d’interesse evidenti, il risultato qual è? La revoca di due medici scomodi perché indipendenti, mentre rimangono al loro posto coloro che hanno incassato consulenze, finanziamenti e sponsorizzazioni dalle stesse multinazionali su cui dovrebbero vigilare.
Questa non è scienza, è servitù volontaria alle lobby del farmaco.
La revoca di Bellavite e Serravalle non è solo un insulto alla loro professionalità, ma un atto gravissimo contro il metodo scientifico e la salute dei cittadini.
La storia segnerà questa pagina come l’ennesimo tradimento della salute pubblica e un popolo tradito.
Fanno più scandalo e notizia le posizioni critiche e professionali di BELLAVITE E SERRAVALLE del conflitto di interesse di molti altri componenti del NITAG!!
Gente che ha preso soldi da Big Pharma per certificare l'utilità di Big Pharma, con studi finanziati, controllati e seguiti da Big Pharma...
Wow!!!
Ma il problema sono le posizioni "NOVAX" di 2 componenti su 22...
Posizioni NOVAX o, forse, indisponibilità a scrivere dietro compenso?!?
🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
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