Il recente incontro tra Iran e Armenia lascia intendere le tensioni nell'area dell'Asia Occidentale/Caucaso.

La Turchia prova a intendersi con Yerevan, scalzando russi e francesi dal ruolo di protettori storici.

Anche Trump fa un sgambetto ai vecchi protagonisti proponendosi come sponsor del corridoio turco-azero.

Su tutto incombe la nuova intesa Trump - Putin che forse nasconde un baratto non detto: Caucaso per Ucraina?

Ne parliamo alle 18.30 con Enrico Tomaselli qui https://youtu.be/tUwaZOcfL1Y?si=ljvnCD7uyhkSIsIt

Abbiamo parlato con il Rabbino Elhanan Beck, una delle voci di spicco della comunità ebraica ultra-ortodossa di Londra, che sostiene che il sionismo sia contrario all’ebraismo—e che la cosiddetta “soluzione dei due Stati” non sia né religiosamente legittima né un giusto accordo politico.

Secondo lui, l’uso strumentale di una religione a fini politici rappresenta un tradimento della religione stessa e ne perverte il vero significato a vantaggio di obiettivi geopolitici ed economici prosaici.

In questa potente conversazione, il Rabbino Beck condivide il suo percorso personale, mette in discussione il diffuso tentativo di equiparare l’antisionismo all’antisemitismo e spiega perché ritenga che lo Stato di Israele sia il luogo più pericoloso per gli ebrei.

Esploriamo le radici storiche del sionismo, il ruolo dei leader religiosi che si opposero o che sostennero il progetto, e la falsa “soluzione dei due Stati”, giudicata illegittima sia dal punto di vista religioso che da quello politico e secolare.

Il Rabbino Beck offre inoltre la sua prospettiva sull’attuale retorica politica, sul genocidio in corso a Gaza, sulla repressione del dissenso nel Regno Unito e sulla relazione tra ebrei ortodossi e comunità musulmana.

Una prospettiva rara e provocatoria che mette in discussione le narrazioni dominanti—da non perdere!

Ci vediamo qui alle 17:00 https://youtu.be/6MWYN_XVuiM?si=AVoTPKoEBTzDuCSP

Soldati europei sul terreno e 100 miliardi di dollari per armi USA da destinare al regime di KIEV. 

Sarebbero queste le famose “garanzie si sicurezza” sulle quali i nostri leader europei stanno lavorando per l’“Ucraina post-bellica”.
 
Si, avete capito bene. 

Dalla riunione virtuale di ieri dei Volenterosi, copresieduta da Keir Starmer ed Emmanuel Macron, è arrivata la conferma: “I team militari della coalizione si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni per definire solide garanzie di sicurezza” e per “preparare l’invio di una forza di rassicurazione” dopo la guerra.
 
E Zelensky avrebbe proposto lunedì al presidente americano di acquistare armi dal Pentagono, finanziate però dall’Europa….
 
I contribuenti europei dovrebbero insomma pagare un’ennesima tassa (agli Usa) pur di accontentare la volontà di disimpegno di Trump in Europa, di armare Zelenskj e continuare le ostilità con la Russia una volta raggiunto un cessate il fuoco e congelata la linea del fronte....ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.  s
 
Secondo l’ultimo rapporto de Kiel Institute, il totale degli aiuti occidentali diretti a Kiev da febbraio 2022 a metà 2025 è di circa 267 miliardi di euro. 
 
Di questi 143 miliardi sono assistenza militare: 65 miliardi da Washington e 78 dagli europei, che hanno quindi ufficialmente superato gli USA negli aiuti.
 
E per ottenere che cosa?
 
In questi anni abbiamo finanziato pesantemente la nostra sconfitta, e invece di ammettere la catastrofe e cambiare completamente rotta i nostri governanti insistono su questa linea facendo pagare ai loro popoli un conto salatissimo. 
 
Mandiamoli #tuttiacasa.
 
Di tutto questo e tanto altro parliamo alle 13:30 qui https://www.youtube.com/live/lxB-DbXAFeM?si=q6lJowm6v_fdtG2P nel nostro NonTg.

L'ha detto veramente…
Andrea Lombardi nega persino il genocidio

Qui sta parlando del caffè Lava, un bar in cui i gazawi potrebbero prendere serenamente frullati e drink, un caso oscuro: con pochi post, niente telefono o indirizzo, geolocalizzazioni generiche, che non fornisce licenza o foto degli esterni che permettano di collocarlo fisicamente

Chissà magari secondo Andrea succede anche a Napoli.

la verità forse la racconta proprio lui pochi minuti prima quando dice che spesso le immagini possono esser finte...

Episodi di questo tipo sono stati già denunciati da Misbar e altre testate internazionali, tutti covi dei soliti comunisti

l'account di Gazawood avrebbe proprio questo compito: creare una normalità fasulla per negare la catastrofe umanitaria.

C'è poi la ventenne palestinese giunta a Pisa nell'ambito di un'operazione umanitaria e morta di fame, perché giunta in condizioni troppo critiche, vogliamo chiedere a lei la prova?


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Davanti a microfoni e telecamere, Zelensky e i leader europei cantano vittoria dopo il round di colloqui con Trump, che si è svolto lunedì sera allo Studio Ovale. 

Meloni, Stubb, Merz, Macron, Starmer, von der Leyen, Rutte: ognuno di loro recitava la sua parte, secondo un semplice schema. Quello di ossequiare il Daddy. 

Ma cosa è successo davvero quando la stampa è uscita dalla sala delle riunioni, chiudendo le porte. 

Ciò che sappiamo è che l'Ucraina non entrerà nella NATO, la Crimea non è sul tavolo dei negoziati, entrambe le parti dovranno accettare compromessi, l'obiettivo dei colloqui non è un cessate il fuoco ma un accordo di pace duratura. 

Le trattative proseguiranno per sciogliere il nodo dei confini, che dovranno essere definiti nel trattato di pace, lo scambio dei territori, le garanzie di sicurezza per Ucraina, sanzioni, etc. 

E' stato stabilito che Putin e Zelensky si incontreranno, non si sa ancora dove e quando. 

Chi sta vincendo la partita diplomatica? Ne parliamo con il direttore di InsideOver, Fulvio Scaglione, e con il giornalista Roberto Vivaldelli.

Ci vediamo alle 18.30 qui https://youtu.be/AY-pOaKPS0M?si=aTJdRMC-fz02yhWi

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